Nella giornata di oggi sono emerse importantissime novità in merito al caso di Manuela Teverini, la donna misteriosamente scomparsa quasi 17 anni fa. Il marito Costante Alessandri, già indagato per l’omicidio e l’occultamento di cadavere della moglie, ora risulta indagato anche per detenzione di materiale pedopornografico. L’uomo ha anche una figlia che ai tempi della scomparsa di Manuela Teverini aveva 4 anni. Adesso ne ha 20 e studia all’estero e questo la rende più tranquilla in quanto qui continuava a vivere nell’ansia e nella paura. La giovane Lisa Alessandri è stata intervista dalla trasmissione Chi l’ha visto, alla quale ha dichiarato che il padre, in tutti questi anni, l’ha contattata solo qualche volta. Eppure, la ragazza non ha voluto parlare a lungo di lui, “perché è un’altra parte della mia storia che rimane tra me e lui nel senso che il nostro rapporto è stato fermato quando ero una bambina”, ha dichiarato ai microfoni del programma di Rai 3. “Non ci siamo visti per tutto questo tempo quindi non lo conosco. Quello che so mi è stato raccontato, forse un giorno riusciremo a parlare a quattrocchi ma adesso non mi sento pronta a farlo”, ha chiosato. Costante Alessandri le avrebbe spesso chiesto di incontrarlo, ma la figlia non si sentirebbe emotivamente pronta, sebbene non escluda che ciò possa accadere in futuro. “Lui c’era, è stato indagato poi non è stato incarcerato e questo significa che se si riaprono le indagini si dovrà decidere su chi indirizzarle e questo è compito della polizia, io non sono qui per accusare nessuno”, ha infine aggiunto la figlia di Manuela Teverini.
Si riaccendono i riflettori sul caso di Manuela Teverini, la donna scomparsa nel nulla quasi 17 anni fa ed in merito al quale risulta indagato per il suo omicidio il marito Costante Alessandri. Nella casa dell’uomo, la polizia è tornata oggi per la terza volta al fine di eseguire ulteriori indagini. A darne notizia è stata la trasmissione Chi l’ha visto 12.25 che, nella fascia quotidiana, oggi ha rivelato un nuovo avviso di garanzia notificato a carico di Alessandri. La posizione dell’uomo si aggrava ulteriormente poiché ora risulta anche indagato per detenzione di materiale pedopornografico. Quella in corso rappresenta una inchiesta separata rispetto a quella principale di omicidio e occultamento di cadavere di Manuela Teverini, scomparsa misteriosamente il 5 aprile 2000 da Capannaguzzo, frazione di Cesena e la quale risulta essere di competenza del Tribunale di Forlì. La nuova inchiesta sarà invece gestita dal Tribunale di Bologna. Questa mattina, come emerso dalla trasmissione di Rai 3, la polizia si è recata sul posto di lavoro di Costante Alessandri, un’azienda agricola nella quale l’uomo ha sempre lavorato sin dai tempi della scomparsa di Manuela Teverini e dove fino ad oggi le Forze dell’ordine non erano mai andate. I militari avrebbero parlato con l’uomo indagato, visionato il suo ufficio e successivamente effettuato una perquisizione della sua auto, prima di recarsi nella sua abitazione. Durante le varie operazioni della polizia, Costante Alessandri sarebbe rimasto sempre impassibile, osservando lo svolgimento del lavoro dei militari. La perquisizione di oggi ha riguardato anche il camper dell’uomo, ancora intestato alla moglie misteriosamente scomparsa e con il quale Costante è solito uscire la sera. Il medesimo mezzo, nei passati anni era stato al centro delle indagini in quanto era risultato essere il luogo di incontri tra l’indagato ed alcune prostitute. Con il nuovo avviso di garanzia consegnato ad Alessandri, si apre un nuovo capito dell’intricata vicenda relativa al giallo di Manuela Teverini. L’inviata di Chi l’ha visto ha ricordato come nel corso della prima perquisizione nell’appartamento dell’uomo, i militari avevano sequestrato il suo Pc, dal quale è emersa una nuova verità shock. Dalle operazioni degli esperti sarebbero emersi gli accessi con relativi download di foto di bambine tratte da siti pedopornografici. Foto che poi Costante avrebbe prontamente eliminato ma che la polizia ha comunque rivelato. La perquisizione di questa mattina era mirata al sequestro di ulteriori possibili supporti elettromagnetici (chiavette Usb, dischi e cassette) contenenti eventualmente ulteriore materiale pedopornografico, aprendo così un altro file sul conto del controverso uomo. (Emanuela Longo)