Sono moltissime le citazioni all’interno di letteratura, arte e film del mercoledì delle ceneri che si celebra oggi. Si parte dal poema Ash Wednesday di Thomas Stearns Eliot per arrivare al romanzo scritto dall’attore Ethan Hawke che porta proprio il titolo di Mercoledì delle ceneri. Così come i film di Edward Burns e Larry Peerce. Il cantautore Elvis Perkins ha addirittura scritto un album che porta questo titolo e che ha regalato molte emozioni negli anni. I pittori Julian Falat, Carl Spitzweg e Riccardo Tommasi Ferroni hanno realizzato dei quadri sul tema rispettamente un acquarello, un dipinto a olio e un quadro. A partecipare a queste opere abbiamo anche il gruppo americano degli Shivaree che hanno scritto in passato la canzone Ash Wednesday. Come ogni evento importante sono tantissime le opere e dunque gli artisti che si interessanto a questi, dando lustro alla loro bravura e anche alla volontà di riportare sempre situazioni interessanti al pubblico.
Si chiama “La parola è un dono, l’altro è un dono” il messaggio per la Quaresima 2017 di Papa Francesco, diffuso oggi primo giorno del periodo pasquale con il mercoledì delle ceneri. Bergoglio ritaglia una fattore molto importante per l’eseprienza dell’incontro con il Cristo vivo nella sua Parola, nell’altro che incontriamo e nei Sacramenti. «lo Spirito Santo ci guidi a compiere un vero cammino di conversione, per riscoprire il dono della Parola di Dio, essere purificati dal peccato che ci acceca e servire Cristo presente nei fratelli bisognosi. Lazzaro ci insegna che l’altro è un dono. Anche il povero alla porta del ricco non è un fastidioso ingombro, ma un appello a convertirsi e a cambiare vita». Il Papa si riferisce nel messaggio per la Quaresima anche verso a quel “ricco” della parabola di Francesco, «La sua vita è prigioniera dell’esteriorità, della dimensione più superficiale ed effimera dell’esistenza. Il gradino più basso di questo degrado morale è la superbia. Per l’uomo corrotto dall’amore per le ricchezze non esiste altro che il proprio io. Il frutto dell’attaccamento al denaro è dunque una sorta di cecità: il ricco non vede il povero affamato, piagato e prostrato nella sua umiliazione».
Oggi è il Mercoledì delle Ceneri che segna l’inizio della Quaresima e contemporaneamente la fine del Carnevale dopo il martedì grasso. Con la festività di oggi, scatta il periodo cristiano prima della Pasqua del Signore. Nel Giorno delle ceneri tutti i cattolici sono tenuti ad osservare il digiuno e l’astinenza dalle carni. Di cosa si tratta effettivamente? E quale significato ha questa giornata? Le Ceneri richiamano la funzione liturgica del primo giorno di quaresima: si sparge, infatti, un po’ di cenere benedetta sul capo o sulla fronte dei fedeli per ricordare che la fugacità della vita terrena e per spronarli a fare penitenza. Durante il rito di imposizione delle ceneri si pronuncia un’espressione di ammonimento: «Convertitevi e credete al Vangelo» è la formula più recente. Secondo la teologia biblica comunque l’uso delle ceneri ha un duplice significato: oltre a rappresentare la debolezza della condizione umana, è il segno di colui che si pente e decide di camminare verso il Signore.
«La Quaresima è un nuovo inizio, una strada che conduce verso una meta sicura: la Pasqua di Risurrezione, la vittoria di Cristo sulla morte. E sempre questo tempo ci rivolge un forte invito alla conversione: il cristiano è chiamato a tornare a Dio «con tutto il cuore» (Gl 2,12), per non accontentarsi di una vita mediocre, ma crescere nell’amicizia con il Signore»: con queste parole inizia il messaggio di Papa Francesco per il primo giorno di Quaresima, in questo mercoledì delle ceneri che fa scattare i quaranta giorni d’ordinanza e tradizione verso la Pasqua del Signore. Questo itinerario di quaranta giorni che conduce al Triduo pasquale, memoria della passione, morte e risurrezione del Signore, cuore del mistero di Salvezza, è un tempo di cambiamento interiore e di pentimento in cui «il cristiano è chiamato a tornare a Dio “con tutto il cuore” per non accontentarsi di una vita mediocre». La Chiesa da sempre sottolinea come il tempo della Quaresima sia il periodo più adatto per la preghiera, incarnata in due forme particolari: elemosina e digiuno, «sono le due ali della preghiera» diceva Sant’Agostino.
Per il Mercoledì delle Ceneri, che apre la Quaresima, Papa Francesco andrà nella chiesa di Sant’Anselmo dell’avventino: avrà inizio così la liturgia “stazionale”, cui farà seguito la processione penitenziale verso la Basilica di Santa Sabina, dove verrà celebrata la Santa Messa con il rito di benedizione e di imposizione delle ceneri. «Con il sudore della fronte mangerai il pane; finché tornerai alla terra, perché da essa sei stato tratto: polvere tu sei e in polvere tornerai!» è la frase che veniva recitata il Mercoledì delle Ceneri quando il sacerdote imponeva le ceneri, ottenute bruciando i rami d’ulivo benedetti la domenica delle Palme. Con la riforma liturgica la frase è stata modificata con la locuzione: «Convertitevi e credete al Vangelo». Da questa frase non emerge solo il carattere penitenziale della Quaresima, ma anche un aspetto positivo, quello cioè della conversione, del ritorno a Dio.