In una intervista al Corriere del Mezzogiorno, Giuseppina Tommasielli, medico ed ex assessore allo sport a Napoli è un vero e proprio fiume in piena. La donna, accusata di peculato e sostituzione di persona, oltre ad avere intenzione di dimostrare la sua totale innocenza rispetto alle accuse a suo carico, ha colto l’occasione per lanciare pesanti critiche non solo nei confronti del Comune ma anche del Calcio Napoli. Tommasielli è a processo per aver fatto annullare indebitamente quattro multe al cognato (sindaco di Villaricca) e di aver regalato alcuni biglietti per le partite del Napoli alla figlia, tra quelli destinati alle scuole. Per tale ragione, Comune e società si sono costituiti parte civile in un processo che però fa fatica a decollare, al punto che lo stesso ex assessore si dice pronta ad andare in Procura. Al cospetto dei magistrati, Giuseppina Tommasielli ha annunciato di voler raccontare molte cose di ciò che sa sul Comune di Napoli e non solo. Ma perché avrebbe deciso di rivolgersi solo ora alla magistratura? Perché solo dopo aver letto le carte del processo ha compreso “di essere rimasta incastrata. Vittima di poteri forti”. E parlando dei suoi guai non ha potuto fare a meno che citarne tre: “Bagnoli, stadio San Paolo e ippodromo di Agnano”.
Si è detta pronta a raccontare alla procura tutto ciò che sa, Giuseppina Tommasielli, ex assessore a Napoli. Tra le tante emergenze che lei ha riscontrato, spicca quella di Bagnoli. Il riferimento è alla terribile situazione legata alla mortalità per tumori i cui ultimi dati risalirebbero al 2007. Tuttavia, durante i suoi anni di assessore, nel 2012, “Pina” aveva avviato uno studio i cui risultati sono facilmente consultabili sul web e rivelerebbero dati shock, legati alle “tonnellate di amianto” che si respirano nel quartiere: “troppi casi di mesotelioma, alta mortalità, tantissimi malati di asbestosi”. I dati in questione furono portati in prefettura ma mai presi in esame: “Perché non se ne parla? Si teme forse di dar fastidio a qualcuno?”, si domanda oggi l’ex assessore. Un’altra tegola è rappresentata dai lavori al San Paolo all’epoca della giunta Iervolino: “De Laurentiis aveva anticipato oltre 4 milioni di euro e ancor oggi li rivendica”, ha commentato. Eppure secondo Tommasielli quei soldi non giungeranno mai poiché mancherebbero documenti che attestino quei lavori. “Ecco perché non siamo mai riusciti a rinnovare la convenzione con il Calcio Napoli”, ha aggiunto. Le accuse lanciate dal medico sono gravissime e riguardano anche l’ippodromo di Agnano, il cui precedente gestore non pagava l’affitto. Le cose si sistemarono dopo che un imprenditore vinse la gara di assegnazione, ma a sua detta fu ampiamente ostacolata anche dal Comune. Parla di “situazione degradata”, Pina, prima di finire al centro di una intercettazione che non la riguardava ma che la mise nei guai. Su tutto ciò e su molto altro ora Giuseppina chiede l’intervento della magistratura: “La Procura batta un colpo, io ci sono”, ha chiosato.