Uno studio pubblicato dalla rivista Evolutionary Psychological Science e ripreso anche dal quotidiano The Times, spiega perché nei prossimi anni l’ateismo e il secolarismo sono destinati a declinare mentre la religiosità aumenterà in modo consistente. Lo studio è stato eseguito su un campione di 4mila studenti in Malesia e negli Stati Uniti. Il risultato è stato che coloro che erano credenti avevano più figli dei non credenti. Sin dal 19esimo secolo, hanno commentato i responsabili dello studio, le persone non religiose sono sempre state quelle che hanno fatto il maggior uso dei metodi di prevenzione delle nascite: “E’ ironico che i metodi di controllo delle nascite siano stati sviluppati dai non credenti, cosa che ha fatto sì che si registrasse in proporzione un numero in diminuzione di secolaristi nelle generazioni successive”. Insomma atei e secolaristi fanno pochi figli o non li fanno affatto, mentre le coppie religiose continuano a farne. L’ateismo, in conclusione, continuerà a diminuire nel corso del 21esimo secolo in Europa e nelle società industrializzate, dall’attuale 16% al 13% nel 2050.