-La baby gang delle stazioni ferroviarie di Vigevano, come è stata definita dai carabinieri di Vigevano, è stata sgominata. Come riportato dall’edizione online de La Repubblica a finire in manette sono stati 4 giovani di età compresa tra i 15 e i 16 anni che avevano deciso di prendere di mira i propri coetanei picchiandoli e vessandoli alla maniera di un “branco”. A subire le angherie dei bulli erano in particolare i coetanei indifesi, individuati a regola d’arte dai componenti della gang e sottoposti a violenze fisiche, psicologiche e sessuali. La vittima preferita della baby gang, come riportato da TgCom24, negli ultimi tempi era diventata un 15enne di un istituto tecnico superiore molto fragile, ridotto dal branco alla stregua di uno schiavo. In uno dei tanti atti persecutori subiti in questi mesi, il giovane era stato fatto ubriacare e costretto a camminare per strada al guinzaglio come fosse un cano. Un’altra volta era stato denudato e fatto penzolare per le gambe da un ponte, mentre subiva atti di natura sessuale che puntualmente venivano diffusi sui social: da Facebook a Whatsapp, da Instagram a Telegram. I carabinieri, scoperta l’attività di bullismo, hanno convinto i genitori delle vittime a sporgere denuncia: subito dopo, visto la gravità dei fatti, hanno perpetrato immediatamente l’arresto dei componenti della baby gang per concorso in violenza sessuale, riduzione o mantenimento in schiavitù o in servitù, pornografia minorile, violenza privata aggravata mediante lo stato di incapacità procurato della vittima. Tra i giovani del branco vi è anche un tredicenne, che vista l’età non è stato rinchiuso, al pari degli altri, nell’Istituto Penale Minorile “Cesare Beccaria” di Milano: per lui, vista la pericolosità del soggetto, sono al vaglio altre misure di prevenzione.