Dopo la riapertura delle indagini sulla morte di Carlotta Benusiglio, la stilista trovata impiccata ad un albero di Piazza Napoli, a Milano, il 31 maggio scorso, ecco arrivare una notizia tragica legata al suo mondo. Si è spenta ieri, a causa di un tumore che l’ha sconfitta a soli 28 anni, Veronica Sogni, che della Benusiglio era la modella di punta. A confermarlo su Facebook è stata Giorgia, sorella della stilista, che attraverso un messaggio molto commovente ha ricordato proprio il legame tra Carlotta e Veronica:”Veronica era una ragazza che aveva una vita davanti, era bellissima, intelligente, aveva una voce meravigliosa. Un talento unico. Purtroppo oggi Veronica non c’è più e con lei se ne è andata un’altra parte importante legata a mia sorella. Veronica era la modella di punta di mia sorella. Quante volte durante gli shooting fotografici abbiamo parlato della sua malattia, dei suoi sogni del suo talento nel canto. Buon viaggio guerriera, abbraccia forte forte la mia sorellina. Chissà se anche da lassù state creando delle splendide sfilate insieme”.
Si avvicina il primo anniversario della morte di Carlotta Benusiglio, la stilista 37enne milanese, trovata impiccata ad un albero di Piazza Napoli, nel capoluogo lombardo, all’alba del 31 maggio scorso. Per lunghi mesi la procura ha sostenuto la pista del suicidio, alla quale la famiglia della donna trovata morta non ha mai voluto credere, tanto da insistere affinché il caso non venisse tristemente archiviato. La richiesta di archiviazione era stata avanzata lo scorso ottobre dal pm Antonio Cristillo, il quale dopo poco aveva lasciato la procura trasferendo così i fascicoli dell’intera inchiesta al nuovo pubblico ministero, Gianfranco Gallo. A differenza del precedente, però, questo pm ha ritenuto necessario svolgere ulteriori accertamenti sulla morte di Carlotta Benusiglio, ritenendo numerosi gli elementi sui quali occorre ancora far luce, come da sempre sostenuto dalla stessa famiglia della stilista impiccata. Una soddisfazione enorme soprattutto per la sorella Giorgia, che da mesi cerca di allontanare l’idea del suicidio di Carlotta evidenziando al tempo stesso tutto ciò che ancora non torna, a partire dagli atteggiamenti e dalle parole (ma anche dai silenzi) di Marco Venturi, fidanzato violento della Benusiglio. La stilista 37enne da tempo portava avanti una relazione turbolenta con il 40enne Venturi, nella quale alle dimostrazioni di affetto si alternavano spesso le botte. Lo dimostra un’intera cartella rinvenuta sul pc della donna morta e denominata “M”, contenente mail, foto e referti medici che testimonierebbero un vero e proprio archivio di violenze a carico di Carlotta Benusiglio. In merito allo stalking, alle lesioni e agli atti persecutori, reati per il quale Marco Venturi è indagato, esiste già un fascicolo aperto, ma è in riferimento alla morte della sua fidanzata che sarebbero emersi alcuni sospetti ad oggi mai spazzati via. Giorgia Benusiglio, a tal proposito, evidenzia proprio l’ultimo comportamento ambiguo dell’uomo il quale, convocato dal nuovo pm per un interrogatorio (il terzo a suo carico dall’inizio del giallo), si sarebbe avvalso della facoltà di non rispondere. Come mai? “Se non ha nulla da nascondere, perché ora si rifiuta di parlare?”, si domanda Giorgia sulle pagine del settimanale Giallo. Proprio lui, infatti, come ribadisce anche la ragazza, dovrebbe essere il primo a voler far luce sull’intricata vicenda, eppure dai suoi precedenti racconti agli inquirenti non si possono non notare le numerose incongruenze emerse. Si passa infatti dai tanti “non ricordo” tra il primo ed il secondo interrogatorio, alle incongruenze sugli orari. Ci sono poi le intercettazioni dello scorso giugno, nelle quali Marco Venturi continua a ribadire come quanto accaduto a Carlotta Benusiglio fosse stato solo un incidente. Lo aveva riferito esplicitamente anche ad un’amica: “E’ stato un incidente. Lei era ubriaca… è stato un incidente… Sai che ha sempre quelle sciarpe. E’ inciampata”. I nuovi accertamenti chiesti dal pm Gallo serviranno proprio a far luce sulle cause della morte della stilista. I legali della famiglia della vittima, infatti, credono che non si tratti affatto di suicidio ma che la morte della donna sia sopraggiunta per asfissia durante una pratica sessuale estrema. Lo evidenzierebbero alcuni dettagli legati ai pantaloni e agli slip della vittima, al momento del ritrovamento, così come la presenza di tracce di sperma sui suoi indumenti (non solo intimi). Nel frattempo Marco Venturi non smette di postare video e foto su Facebook dedicati a Carlotta Benusiglio, come avvenuto ad esempio lo scorso 9 febbraio, in occasione del compleanno della donna, quando il 40enne ha pubblicato sul social il video della canzone “Sarà perché ti amo” ed alcune foto di loro due insieme e felici.