Sul caso del finto santone di Torino e degli stupri nelle sedute spiritiche è stato aperto un fascicolo: gli inquirenti non solo vogliono risalire a tutte le donne che sarebbero entrate in contatto con Paolo Meraglia e il suo gruppo per verificare se tutte le persone coinvolte sono rimaste vittime o meno di abusi, ma anche chiarire l’aspetto economico. Come riportato da La Stampa, finora non sono stati trovati riscontri su eventuali pagamenti delle prestazioni da parte di chi si rivolgeva al pensionato per «sconfiggere le negatività». Gli arrestati le chiamavano “sedute curative”, ma in realtà erano stupri di gruppo, come emerso dalla denuncia di una 17enne. «Le era stato fatto credere che si erano addensate delle negatività su di lei. Le venivano somministrate sostanze che inibivano la sua volontà» ha dichiarato il capo della Squadra mobile di Torino, Marco Martino, a SkyTg24. Clicca qui per vedere il video dell’arresto della Polizia di Stato di Torino.
Il “Mago”, Paolo Meraglia, custodiva nel suo pc i filmati hard di tutte le ragazze che si affidavano ai suoi sortilegi e finivano per essere vittime di stupri di gruppo durante presunte sedute spiritiche. Una sorta di archivio, che l’ex insegnante in pensione originario di Gioia del Colle, conservava gelosamente, pronto a minacciare la vittima di turno paventando la possibilità di rendere pubblici quei video, rovinandogli la reputazione. A scombinare i piani, come riportato da Il Corriere della Sera, il coraggio di una studentessa 17enne, che per “scacciare le negatività” ha preferito rivolgersi alle autorità anziché continuare a subire gli abusi fisici e psicologici dei finti santoni in un appartamento di Mirafiori Sud o in una soffitta in quartiere San Donato. Dalla sua segnalazione sono scattate le indagini che hanno portato la squadra mobile di Torino a compiere 3 arresti e diverse denunce: nella rete del mago, purtroppo, sarebbero finite circa una ventina di ragazze. Per averne la certezza bisognerà avere il tempo di scandagliare attentamente l’archivio video del “Mago”.
Il finto santone l’aveva convinta nel settembre 2015 che fosse portatrice di gravi negatività: necessitava di un processo di purificazione che, dall’alto del suo potere e sapere esoterico, si traduceva in sedute spiritiche caratterizzate da stupri di gruppo. È questa la storia di una studentessa violentata per anni a Torino, per la precisione nel quartiere di San Donato, di cui dà conto la versione online de Il Fatto Quotidiano. La giovane era finita al centro di una struttura gerarchizzata al cui vertice vi era il “Maestro” Paolo Meraglia, insegnante 69enne in pensione, coadiuvato fra gli altri da Biagino Viotti, 74 anni, e dal fidanzato 22enne della ragazza, anche lui complice di un’organizzazione che al suo interno vedeva la presenza di apostoli, vestali, catalizzatori e ancelle. Nel corso delle sedute spiritiche la malcapitata veniva narcotizzata e violentata: i rapporti sessuali, spesso di gruppo, venivano consumati in una mansarda o nell’abitazione del “Maestro” nella periferia sud di Torino. La studentessa era sottoposta a continue minacce: se per caso avesse trovato il coraggio di parlare, ecco che i filmati dei suoi rapporti sarebbero presto diventati di dominio pubblico. Fatto sta che dopo anni di tortura fisica e psicologica, aggravata dal fatto che nei rituali spiritici le sostanze stupefacenti erano l’abitudine, la ragazza ha trovato il modo di ribellarsi e di denunciare tutto al Centro Antiviolenza del Comune. Le indagini, coordinate dai pm Marco Sanini e Fabiola D’Errico, hanno l’intento di capire se altre donne siano state interessate dal raggiro e soprattutto se altre persone sono state coinvolte nella sua organizzazione, se è vero che anche la mamma del fidanzato della ragazza e un amico del “mago” hanno preso parte ai rituali che di spirituali avevano davvero poco.