Il caso di Lucia Annibali è stato nuovamente affrontato ieri nel corso della nuova puntata di Porta a Porta, il programma di Rai 1 condotto da Bruno Vespa. Luca Varani, condannato a 20 anni di reclusione per l’aggressione con l’acido a carico della sua ex fidanzata (accusato di essere il mandante), ha scritto una lettera al padrone di casa della trasmissione in cui afferma di provare vergogna e si dichiara molto pentito, sebbene abbia trovato conforto nella fede. Uno stralcio della missiva è stato reso noto durante Porta a Porta, seguito dai commenti degli opinionisti presenti in studio. “In questi 4 anni, nella durezza del carcere ho capito la gravità dei miei errori e non c’è giorno che non pensi a quanto dolore ho provocato a Lucia, alla sua famiglia ed anche alla mia”: esordisce così Luca Varani nella lettera di pentimento ed all’interno della quale emerge un appello importante riservato agli uomini che rischiano di macchiarsi del medesimo crimine che lo ha visto protagonista. “Vivo macerato dal rimorso e dalla vergogna e la mia sola speranza è che un giorno abbia misericordia riuscendo a perdonare”: confida nel perdono, Varani, da parte di Lucia Annibali, diventata oggi simbolo della lotta ad una violenza che colpisce, purtroppo, sempre più donne. Oggi si dice un uomo diverso e per tale ragione è diventato pioniere di un sentito appello “a tutti gli uomini, in particolare a quelli che si trovano a vivere relazioni sentimentali che possono, in qualche modo, creare un disagio emotivo”. Nel suo appello Luca Varani invita a non fare mai ricorso alla violenza, “affinché si accettino le decisioni degli altri, affinché nei momenti di difficoltà si possa aprire il proprio animo ai familiari, agli amici e a tutti quanti ci possono aiutare. Non fate come me che mi sono tenuto tutto dentro e alla fine mi sono perso”, ha chiosato. Secondo gli opinionisti in studio, si sarebbe trattato di un appello disinteressato contenente però, forse per la prima volta, un appello ad altri uomini, affinché non seguano la stessa strada da lui percorsa. Un messaggio che contiene al tempo stesso anche la richiesta di perdono a Lucia Annibali. “Sarebbe anche il caso che raccontasse fino in fondo quello che ha fatto. Se vogliamo fare gli appelli prima facciamo una piena presa di coscienza e responsabilità”, ha commentato la criminologa Roberta Bruzzone, tra gli ospiti del programma. Il suo intervento è giunto dopo il commento di Alberto Siracusano, psichiatra presso l’Università Tor Vergata, Roma, il quale aveva invece definito quella subita da Lucia Annibali da parte di Luca Varani come la “forma più tremenda di odio verso una donna”. “Le donne sono sempre le vittime e questo dovrebbe essere un’ulteriore attenzione”, ha aggiunto l’esperto.