Si torna a discutere di Tiziana Cantone e dei recenti casi di cronaca di altre ragazze, al centro di gogne mediatiche e social, a causa della diffusione di video hard. Spesso fatti con fidanzati, e che nel caso di Tiziana è sfociato tutto nel suo suicidio. “Era depersonalizzata, non era più quella di prima”. Aveva cambiato mentalità, stando alle parole della madre di Tiziana Cantone, in seguito all’inizio della relazione con il fidanzato storico, come ha rivelato ieri durante la puntata di Porta a Porta. Sergio Di Palo si troverebbe ora sotto indagine proprio per via di un sms molto particolare che avrebbe inviato alla ragazza poco prima della sua morte. La procura potrebbe quindi trovare presto un sospettato per l’indagine di istigazione al suicidio, per il cui reato non è previsto attualmente alcun indagato. La tesi della difesa prevede appunto che qualcuno possa aver spinto Tiziana Cantone verso il suicidio. In studio, Antonella Bruzzone ha sottolineato come esiste anche un’altra indagine in corso, che riguarda proprio il materiale informatico, per appurare chi abbia diffuso per primo i video hard sulla ragazza. In questa direzione, si è finalmente sbloccato l’iPhone della vittima, dentro cui potrebbero esserci ulteriori indizi utili alla risoluzione del caso. Secondo le prime indiscrezioni, Tiziana Cantone avrebbe inviato alcuni dei filmati amatoriali a qualcuno dei cinque indagati, ma non quelli che sono finiti poi su internet. 



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