Interessante dibattito oggi a Storie Vere verso il finire della puntata: nasce tutto dal caso del bullismo a Vigevano con l’orrore di una gang di figli di famiglie benestanti che devastavano con attacchi e violenze treni, compagni di scuola e passanti. Intervistata in esclusiva dal programma di Eleonora Daniele, ha parlato Selvaggia Lucarelli da tempo ormai schierata contro le violenze sul web, il nuovo “fronte” del bullismo purtroppo sempre più crescente. «Io sono impavida, non mi spaventano leoni da tastiera, ma devo ammettere che psicologicamente alcuni giorni è difficile sopportare minacce a a me, alla mia famiglia, al mio essere donna. Gente che cerca il mio indirizzo e arriva a minacciarmi di morte. Ma la verità è che io sono strutturata e riesco a sopportare, ma come può reagire un ragazzo o una ragazza che subisce questo da persone di ogni genere, frustati e vigliacchi che scaricano la loro rabbia sul web?». La discussione poi si sposta sul caso scottante di Vigevano, e qui prendiamo le parole direttamente dal post scritto dalla bella giudice di Ballando con le stelle: «come possibile che i genitori non si accorgano di quanto fanno i figli? La storia dei bulli di Vigevano è agghiacciante, tra le cose lette c’è anche il fatto che le forze dell’ordine, nella stanza di uno di loro, abbia trovato 5 martelletti per le emergenze sui treni in bella vista su una mensola. Non so voi. Ma se mio figlio di 15 anni porta a casa dei martelletti e se li tiene come trofei, io lo prendo per un orecchio e glielo faccio roteare da destra a sinistra finché non mi dice come e dove se li è procurati, andando poi a verificare se ha detto caz….te». Selvaggia prosegue provano a mettersi nei panni di quelle madri, «Non sono una madre assillante. Semplicemente, so che su alcune cose posso ancora vigilare e intervenire ed è mio dovere farlo, soprattutto ad un’età in cui di tuo figlio sai cosa fa minuto per minuto, volendo. (può sfuggire qualcosa, ma davvero solo qualcosa durante i loro 13/15 anni, se si vigila) Mi domando come si spiegassero quei martelletti sulla mensola mamma e papà. Davvero. Perché non sappiamo mai cosa passi nella testa dei nostri figli, ma cosa passa dalla porta di casa, almeno quello, sì. Se poi facciamo finta di non vedere perché abbiamo pilates o la Juve in prima serata, è un’altra questione». 



Alla provocazione di Selvaggia Lucarelli al programma Storie Vere, ha fatto eco la riflessione lanciata da Klaus Davi sui vari casi di bullismo e violenze, pane quotidiano delle cronache nostrane anche se non una novità nel mondo adolescenza – come ha giustamente fatto notare Piero Sansonetti, anche lui ospite del programma in mattinata di Rai 1 “noi eravamo più seguiti dai genitori ma sparavamo di più e facevamo più morti, il bullismo c’è sempre stato ma è semplicemente variato insieme alla società”. Secondo Davi invece, il tema è tutto spostato sulla mancanza di autorità: «non voglio essere assolutorio verso genitori italiani, però passano tante ore sui social e si occupano poco dei figli. Basta con questo ideologismo post-68 dove genitori sono amici dei figli, non c’è più autorità ed educazione. Come fa ad essere autorevole una madre se mette foto mezza nuda su Facebook?». Una madre, rappresentante del Moige, presente in studio prova a difendersi: «non basta dare colpa a noi, oggi io come genitore sono sola contro tutti, prima la società educava insieme a noi, oggi è del tutto contro».

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