Anche per le nipoti di Antonella Lettieri, Salvatore Fuscaldo, il vicino di casa fermato per l’omicidio di Cirò Marina “era di famiglia”. A parlare nel corso della trasmissione Pomeriggio 5 sono state proprio le quattro giovani nipoti della 42enne uccisa brutalmente lo scorso 8 marzo. “Non vogliamo vendetta perché sarebbe troppo facile, ammazzarlo sarebbe troppo facile. Ma lui deve soffrire ogni pena, ogni giorno. Deve stare in carcere a vita perché chi uccide non si merita di stare in civiltà”: lo ha dichiarato una delle nipoti di Antonella Lettieri, ai microfoni del programma condotto da Barbara d’Urso. Tutte concordano nel ritenere l’amata zia “una mamma”. “Siamo tutti troppo sconvolti, vogliamo solo giustizia per quello che hanno fatto a nostra zia”, ha aggiunto un’altra nipote. Non si placano i ricordi delle nipoti giunte dalla Germania in seguito all’immane tragedia. “Non ci sono parole, non possiamo ancora realizzarlo, non ci crediamo ancora”, hanno aggiunto. E sul motivo di tanta violenza, le ragazze hanno chiosato: “Il perché non lo sappiamo ancora, sono tanti pensieri ma non riusciamo a metterli insieme”.
Dopo il fermo del vicino di casa di Antonella Lettieri, già indagato per il suo omicidio, oggi nel corso della striscia quotidiana di Chi l’ha visto è intervenuto l’avvocato Salerno, difensore della famiglia della vittima, il quale ha dichiarato soddisfatto: “Lo Stato vince sempre”. Il legale ha confessato quali sono state le reazioni delle sorelle di Antonella, travolte da una “miscela di emozioni”, dal senso di liberazione alla rabbia, passando per lo stupore di vedere il “sedicente amico essere l’orco” della loro cara. L’avvocato si è detto “folgorato” dalla competenza e dalla professionalità dei Ris di Messina. Grazie al loro lavoro è stato possibile giungere a Salvatore Fuscaldo, che fino a ieri si trincerava dietro il silenzio. In merito al movente, non si esclude alcuna pista in assenza di una confessione, bensì resti prevalente quella economica. Intanto proseguono le analisi dei Ris che hanno permesso, attraverso il profilo genetico di un “pelucco” trovato sul sedile dell’auto di Fuscaldo, di confrontarlo con il suo Dna trovandone riscontro. “Preciso che questo è l’inizio di questa indagine e non certo la fine e potrebbero venire a galla anche possibili altri coinvolgimenti”, ha chiarito l’avvocato Salerno. Il riferimento è ai capelli trovati tra le mani della vittima e al materiale sotto le unghie di Antonella Lettieri, sui quali si stanno svolgendo le indagini in questo preciso momento. “Se questi reperti corrispondo al profilo genetico di Salvatore il campo si restringe altrimenti l’inchiesta potrebbe allargarsi ad altre persone”, ha aggiunto il legale. Intanto, è stato disposto nullaosta alla restituzione della salma ai familiari.
Il presunto assassino di Antonella Lettieri a Cirò Marina, è stato linciato da una folla che si è radunata davanti alla caserma dove si trovava il fermato. L’uomo si chiama Salvatore Fuscaldo, ha 50 anni ed è un bracciante agricolo: è un vicino di casa di Antonella Lettieri ed è stato sottoposto a fermo con l’accusa di omicidio pluriaggravato. Secondo gli inquirenti sarebbe stato lui a uccidere la commessa di 42 anni uccisa la sera dello scorso 8 marzo nella sua abitazione con alcune coltellate e con vari colpi alla testa utilizzando un corpo contundente. Salvatore Fuscaldo sarebbe stato fermato, riporta il Corriere della Sera, dopo il ritrovamento di tracce di sangue su alcuni suoi vestiti sequestrati poco dopo il delitto. Al momento del fermo l’uomo non avrebbe detto niente agli investigatori. Ha rischiato però il linciaggio da parte delle tante persone che, saputo del suo fermo, si sono presentate davanti alla caserma dei carabinieri della Compagnia di Ciro’ Marina. L’auto dei carabinieri che stava portando in carcere Salvatore Fuscaldo è stata circondata dalla folla ed è stato rotto il lunotto posteriore. Clicca qui per vedere il video.
Ore di sgomento per gli abitanti di Cirò Marina, che in queste ultime ore hanno vissuto il fermo di un concittadino per l’omicidio di Antonella Lettieri. In base alle prime indiscrezioni, si tratta di Salvatore Fuscaldo, chiamato dagli inquirenti per un nuovo interrogatorio. In questi giorni, infatti, le autorità hanno interrogato amici e parenti alla ricerca di un sospettato, un atto dovuto come confermato dal Procuratore, ma che ora potrebbero finalmente identificare l’assasino della casalinga di Cirò Marina. In base a quanto riportato dai quotidiani locali, l’uomo sarebbe rientrato nelle indagini delle autorità fin dalle prime ore successive al delitto. Il fermo è scattato nelle prime ore della serata di ieri, quando l’uomo, di 50 anni, è stato prelevato dalle forze dell’ordine per essere trasportato nella Caserma della cittadina. Secondo le prime conclusono degli inquirenti, sottolinea TgCom24, il movente potrebbe essere di tipo economico.
Chi ha ucciso Antonella Lettieri? E’ questa la domanda ricorrente che ruota attorno al feroce omicidio di Cirò Marina, consumatosi lo scorso 8 marzo all’interno della sua abitazione. Un delitto di un’efferatezza rara e che si scontra oggi con l’omertà degli abitanti del paese in provincia di Crotone, sconvolti da quanto accaduto ma allo stesso tempo restii a farsi avanti con gli inquirenti. Il giallo sulla morte violenta di Antonella Lettieri sarà affrontato questa sera nel corso della nuova puntata di Quarto Grado, che porrà l’accento sulle ultime indiscrezioni e sulle novità importanti che lascerebbero presagire una svolta imminente. Stando a quanto emerso dalla trasmissione Pomeriggio 5, nelle prossime ore le Forze dell’Ordine intraprenderanno delle ricerche nella pineta sul Lungomare nord di Cirò Marina, alla ricerca dell’arma (o delle armi) usata per uccidere in modo barbaro la commessa 42enne. Il luogo indicato si troverebbe poco distante dall’abitazione nella quale si sarebbe consumato l’orrendo omicidio ma anche dalla casa nella quale vivono i due coniugi, Caterina e Salvatore, indagati come atto dovuto insieme ad un terzo uomo, coetaneo della vittima e con il quale la donna aveva una relazione sentimentale. Proprio sugli indagati si è concentrata ieri anche la trasmissione La vita in diretta, a testimonianza di come questo omicidio abbia sin da subito attirato l’attenzione mediatica, in attesa di una clamorosa svolta che potrebbe non tardare a giungere. Secondo l’inviata del programma di Rai 1, la prima persona giunta sul luogo del delitto la mattina del 9 marzo scorso sarebbe stata proprio la donna indagata. A chiamarla sarebbe stata la sorella gemella della vittima, preoccupata di fronte all’assenza in negozio di Antonella. L’indagata sarebbe giunta davanti alla porta sul retro, vedendola aperta. Dopo un veloce sguardo all’interno avrebbe richiamato la sorella della sua vicina invitandola a venire al più presto, avendo intravisto qualcosa che non andava, a partire dall’abitazione messa a soqquadro. Poco dopo, sarebbe giunto sul posto il cognato che si sarebbe trovato di fronte il cadavere della 42enne massacrato e riverso in una pozza di sangue. Stando alle indiscrezioni, i due coniugi indagati sarebbero stati in possesso delle chiavi di casa di Antonella Lettieri con le quali avrebbero avuto accesso da entrambe le porte presenti. Questo testimonierebbe il rapporto molto stretto con la vittima. Nonostante ciò, però, la coppia non intende parlare confermando così la facoltà di non rispondere della quale si sarebbe avvalsa anche nel corso dell’interrogatorio al cospetto degli inquirenti. Era stato lo stesso avvocato difensore dei coniugi, ai microfoni della medesima trasmissione, a dichiarare nei giorni scorsi: “In quella giornata erano super stressati, una giornata là in caserma senza mangiare, lo stress e tutto… Loro volevano anche rispondere ma sono stato io a consigliare di aspettare”. In riferimento al rapporto dei suoi assistiti con Antonella Lettieri, il legale avrebbe sì confermato un legame molto stretto non solo con la vittima ma anche con la sua famiglia, eppure ha ammesso, smentendo le voci di paese: “Era una frequentazione assidua ma non si vedevano tutte le sere”. Lo scorso 8 marzo, nell’orario in cui sarebbe avvenuto l’omicidio della donna, secondo l’avvocato la coppia di vicini si trovava in casa. Stando al movente, resta in piedi quello passionale ma non si esclude che l’assassino (o gli assassini) della 42enne abbia agito anche per motivi legati al denaro. Antonella, secondo le indiscrezioni raccolte a Cirò Marina, aveva prestato del denaro alla coppia di amici. Un nuovo particolare che entra nelle indagini e che potrebbe portare a nuovi dubbi sull’omicidio della commessa.