In concomitanza con l’arresto ai domiciliari di Nicola Scoppetta, ex responsabile del Pronto Soccorso di Saronno, nel quale lavoravano Laura Taroni e Leonardo Cazzaniga, in carcere dallo scorso novembre per le morti sospette in corsia, proseguono le indagini. Come rivela il quotidiano Il Giorno, sarebbero già al lavoro alcuni superperiti (Cristina Cattaneo, Gaetano Iapichino, Marina Caligara, Vera Gloria Merelli) al fine di far luce sulla morte di Luciano Guerra, ex suocero della Taroni. Saranno loro a stabilire attraverso la formula dell’incidente probatorio, come sarebbe morto l’uomo e quali sarebbero le responsabilità dell’infermiera e del suo amante Leonardo Cazzaniga. Il prossimo 22 marzo i periti milanesi riceveranno l’incarico e decideranno quindi se procedere nella medesima giornata all’esumazione della salma di Guerra, presso il cimitero di Lomazzo, rimandato nelle passate settimane. Oltre alle morti sospette in corsia contestate al medico anestesista, non si esclude che a provocare i decessi tra alcuni familiari della Taroni possa essere stata proprio la coppia diabolica attraverso l’applicazione del cosiddetto “protocollo Cazzaniga”, un mix letale di farmaci.

Nicola Scoppetta, ex responsabile del Pronto soccorso dell’ospedale di Saronno, al centro delle indagini per le morti sospette per cui sono accusati Laura Taroni e Leonardo Cazzaniga, è finito agli arresti domiciliari. Nei confronti dell’ex primario, secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, è stata eseguita l’ordinanza di custodia cautelare, con sottoposizione agli arresti domiciliari: Scoppetta è accusato di favoreggiamento personale e omessa denuncia. Secondo gli inquirenti l’ex responsabile del Pronto soccorso sarebbe stato a conoscenza del ‘protocollo Cazzaniga’ con cui il medico anestesista avrebbe causato la morte di almeno quattro pazienti. Il provvedimento nei confronti di Scoppetta è stato eseguito stamattina: l’arresto è stato effettuato dopo la decisione del Tribunale del Riesame di Milano che ha accolto la richiesta della Procura contro il rigetto del gip del Tribunale di Busto Arsizio. La difesa di Nicola Scoppetta si era opposta alla decisione presentando ricorso in Cassazione: il ricorso è stato però respinto dai giudici della Corte Suprema e quindi il provvedimento del Tribunale del Riesame è stato reso esecutivo.

L’inchiesta sulle morti sospette in corsia all’ospedale di Saronno, in provincia di Varese, prosegue con nuovi esami per stabilire le cause di alcuni decessi. Sono accusati di aver provocato la morte di alcuni pazienti Laura Taroni e Leonardo Cazzaniga, i due amanti rispettivamente infermiera e medico anestesista: secondo gli inquirenti la coppia avrebbe utilizzato un mix letale di sedativi per uccidere varie persone, tra cui anche il marito della Taroni, Massimo Guerra, e il suocero, Luciano Guerra. Per quanto riguarda quest’ultimo è stata disposta la riesumazione della salma proprio per capire se anche per l’uomo è stato applicato il cosiddetto ‘protocollo Cazzaniga’. La Procura di Busto Arsizio, che sta portando avanti l’inchiesta chiamata ‘Angeli e Demoni’ vuole far luce su una serie di morti sospette. Tra i casi di decessi sotto indagine ci sarebbe anche quello della madre di Laura Taroni, Maria Rita Clerici.