L’epatite C è un dramma per chi ne soffre, ma può anche essere fonte di speculazione e, infatti, la gestione di un farmaco salvavita in grado di debellare per sempre il virus HCV sta facendo discutere in queste ultime settimane. Si tratta del Sovaldi, farmaco a base di Sofosbuvir, prodotto dal colosso farmaceutico americano Gilead sciences inc. La Procura della Repubblica di Pavia ha aperto un’indagine sul dramma di centinaia di malati di epatite C, visto che è disponibile solo per il 3% di loro, e sulla trattativa tra il governo di Matteo Renzi e l’azienda, il cui fatturato supera i 30 miliardi di dollari e il cui utile netto si aggira sui 13,5 miliardi di dollari.



Va accertato il motivo per il quale il servizio sanitario nazionale paga in media 15mila euro ogni scatola di questo farmaco, che in India si trova invece a meno di mille euro. La verità emersa dalle indagini è impressionante: come riportato da Libero, la trattativa tra l’ex direttore generale dell’Aifa, Luca Pani, con la Gilead è stata secretata, quindi nessuno a parte Pani ne conosceva i dettagli. Tra l’altro si era opposto alla richiesta del Tar del Lazio di secretare gli atti, che sono stati consegnati solo dopo l’ordine di sequestro della Procura della Repubblica di Pavia. Questo farmaco, dunque, avrebbe potuto salvare tutti i malati italiani di epatite C nel giro di tre anni, ma sono è stato fissato un tetto di 33mila malati all’anno, quindi per debellare questa malattia sarebbero necessari più di trent’anni.



Inoltre, il servizio sanitario nazionale ha disposto che il farmaco debba essere prescritto solo dai centri iper-specializzati in malattie infettive, ma dalle carte sequestrate è emerso che potrebbe essere prescritto anche da medici internisti, infettivologi e gastroenterologi. Questo stesso farmaco, però, viene venduto dalla Gilead come generico in Egitto e in India al prezzo di 300 dollari al flacone, quindi servono 700 euro lì per l’intera cura. Mentre la sanità pubblica dorme (o finge di dormire), le agenzie specializzate che organizzano viaggi turistici e farmaceutici in Egitto e in India e fanno affari con pacchetti da 1.500-2.000 euro, comprensivi delle tre confezioni necessarie per guarire dall’epatite C.



FonteTrueNumbers, Parlamento Europeo