Nel giallo sulla morte di Isabella Noventa, la tabaccaia veneziana Manuela Cacco avrebbe giocato un ruolo molto importante. Ne sarebbero convinti gli inquirenti, al punto da averla accusata, al pari dei fratelli Sorgato, dell’omicidio volontario in concorso e dell’occultamento di cadavere della segretaria 55enne. Nei giorni scorsi, intanto, come riporta Il Gazzettino nella sua edizione online, la trasmissione Chi l’ha visto ha trasmesso un video relativo alla famosa passeggiata che avvenne la notte del delitto di Isabella Noventa in pieno centro a Padova, quando la Cacco finse di essere la segretaria uccisa, indossando il suo piumino e rendendosi protagonista della celebre messinscena. Ora spunta un nuovo filmato che immortala Manuela Cacco, accusata anche di stalking e simulazione di reato all’angolo tra corso Milano e via Dante con addosso il medesimo giubbotto. E’ qui che Freddy Sorgato la lasciò al fine di realizzare la messinscena prima di fare ritorno nella villetta di via Sabbioni a Noventa Padovana dove poco prima si sarebbe consumato l’omicidio della donna, del quale ad oggi non è ancora emerso il cadavere.
Dopo processo con rito abbreviato come chiesto da Paolo Noventa, è stato condannato il fratello di Isabella Noventa ancora per reato di abuso di professione. Come già avvenuto in passato, il fratello della donna sparita nel nulla e per la quale è in procinto di scattare il processo contro il terzetto di accusati per omicidio, è stato condannato perché trovato in esercizio abusivo di dentista, avendo lui solo un diploma da odontotecnico. L’8 novembre 2014 il programma tivù “Le Iene”, in onda su Italia 1, trasmette il servizio su un dentista abusivo che lavora nell’hinterland di Padova dividendosi fra più studi. È quanto basta per far scattare l’ennesima inchiesta dei carabinieri del Nas: dopo tre anni viene condannato nuovamente per lo stesso reato, stavolta, dal giudice padovano Laura Alcaro che ha inflitto un anno e due mesi di reclusione al 52enne con la qualifica di delinquente abituale, e l’applicazione della misura di sicurezza della libertà vigilata per un anno, a pena espiata. Come riporta Il Mattino di Padova, si è costituito come parte civile l’Ordine dei medici e degli Odontoiatri che ha ottenuto 20 mila euro di risarcimento, mentre altri 5 mila sono stati riconosciuti al medico di base Sandro Terrazzan. Il pm aveva citato anche la stessa Isabella a giudizio, visto che lavorava come impiegata presso lo studio abusivo: la sua posizione è stata stralciata.
Guai in vista per Manuela Cacco, una delle tre persone imputate nel processo sul delitto di Isabella Noventa, la segretaria di Albignasego uccisa in circostanze misteriose la notte a cavallo tra il 15 ed il 16 gennaio 2016. La tabaccaia di Camponogara, in carcere a Venezia con l’accusa di omicidio volontario in concorso ed occultamento di cadavere (al pari dell’ex amante Freddy Sorgato e della sorella di quest’ultimo Debora), dovrà rispondere anche delle accuse di stalking e simulazione di reato per aver fatto finta di perdere il cellulare. L’accusa è convinta che la donna lo utilizzasse per perseguitare Isabella Noventa nei mesi precedenti alla sua uccisione la quale, sempre secondo il pm Giorgio Falcone, sarebbe avvenuta per mano dei due fratelli Sorgato. I nuovi guai a carico della Cacco, come rivela il quotidiano Mattino di Padova nella sua edizione online, non riguarderebbero questa volta le grane giudiziarie, bensì quelle fisiche. Manuela, infatti, si sarebbe infortunata durante il suo periodo di detenzione e per questo motivo nelle prossime settimane sarà costretta a sottoporsi ad un intervento chirurgico al ginocchio. Questo significherà per la donna uscire dal carcere della Giudecca almeno per un giorno, sebbene ciò accadrà per circostanze tutt’altro che piacevoli. A constatare il problema fisico della sua assistita è stato l’avvocato Alessandro Menegazzo il quale avrebbe appreso l’ultima novità sulla salute della donna dopo averle fatto visita in carcere. Il legale ha spiegato come l’infortunio al ginocchio e che la porterà presto fuori dal carcere in vista di un intervento chirurgico, sia stato del tutto accidentale. “Da un primo controllo fatto in infermeria, dovrà operarsi l’arto per rottura legamenti ed altri problemi”, ha spiegato l’avvocato Menegazzo, precisando come nei prossimi giorni sarà fissata la data dell’intervento con uno specialista ortopedico. L’operazione a Manuela Cacco, avverrà a poche settimane dall’inizio del processo con rito abbreviato e che la vedrà protagonista insieme a Freddy e Debora Sorgato in qualità di imputati. Il primo appuntamento in aula è fissato al prossimo 9 maggio, con sentenza prevista per il 6 giugno, ovvero a distanza di meno di un mese durante il quale i tre soggetti coinvolti nel delitto di Isabella Noventa – e le loro relative difese – faranno di tutto per evitare la condanna all’ergastolo. Intanto, in merito alla posizione della tabaccaia, il suo avvocato sembra al momento intenzionato a non chiedere la scarcerazione, né gli arresti domiciliari, non prima del processo con rito abbreviato a carico della sua assistita.