Paolo Brosio non ci sta e dopo le clamorose dichiarazioni del vescovo di Mostar sulla Madonna di Medjugorje e sulle apparizioni sotto inchiesta – “non sono autentiche le apparizioni di cui tutti parlano a Medjugorje” – risponde a tono sia su Facebook e sia rispondendo alle domande “punzecchianti” della Zanzara. Nella trasmissione di Giuseppe Cruciani ieri sera, alle domane insistenti sulla possibilità di una mega truffa a Medjugorje, il giornalista convertito proprio con l’incontro della fede nel santuario mariano “non ufficiale” replica a tono. «Un attacco diffamatorio, senza precedenti. Con toni diffamatori e denigratori contro tutti i primi accadimenti delle apparizioni dei primi mesi del 1981». Secondo Brosio, le parole del Vescovo (tra l’altro non nuove, come sottolinea lo stesso cronista convertito) fanno diventare la Madonna «una cubista. qui sta accadendo il finimondo, la notizia è su tutti i giornali e su tutte le televisioni, ne parlano nelle radio, nei Balcani sono inferociti. Queste frasi sono lesive sia del lavoro di Ruini che della devozione popolare di milioni di persone che hanno fatto di questo luogo una ragione di vita».Altro che truffa insomma, le apparizioni sono vere e dimostrate da anni di studi e contro studi che non hanno rilevato alcun elemento di invenzione o finzione dei giovani pellegrini oggi diventati adulti rispetto alla presenza della madre di Dio che loro vedono spesso durante l’anno, difende ancora Brosio.
«E’ pazzesco quanto è accaduto, mi stanno telefonando tantissime persone, io sono proprio qui in Bosnia a Medjugorje. Il vescovo Peric ha attaccato tutti, a partire dai pellegrini che da 36 anni arrivano da tutto il mondo, a cui ha dato dei visionari. Il vescovo di Mostar ha attaccato pellegrini, francescani, il primo parroco di Medjugorje, Padre Jozo, un uomo eroico per aver accettato la prigionia e la tortura pur di non rinnegare la veridicità delle apparizioni». Sono le parole di Paolo Brosio rilasciate a IntelligoNews pochi giorni fa dopo le gravi parole del vescovo di Mostar contro le apparizioni di Medjugorje, riprese poi anche ieri a La Zanzara. «E’ un attacco frontale, senza precedenti, anche contro il Papa perché questo documento arriva proprio nel momento in cui la Santa Sede ha deciso di nominare un inviato speciale del Pontefice, l’arcivescovo di Varsavia-Praga Hoser». Secondo Brosio l’attacco da Mostar arriva con una coincidenza temporale assai sospetta, «Una mossa mediatica, dalle conseguenze altamente negative, per destabilizzare l’ambiente e mettere in difficoltà l’inviato del Papa che dovrebbe arrivare a giorni. Mi chiedo se il vescovo non farebbe meglio a venire a Medjugorje a fare il suo lavoro invece di diffamare tutti creando gravi tensioni». La speranza che rilancia il giornalista convertito in questo periodo molto difficile per i pellegrini e l’intero flusso di fedeli nel “santuario” della Madonna, è riposta nella visita dell’inviato papale: «non si entrerà nel merito delle apparizioni mariane ma che Medjugorje, alla quale manca una guida pastorale da quarant’anni, verrà riconosciuta santuario. Come Loreto e Pompei, una delegazione pontificia sotto il controllo del Vaticano. Il Papa sa benissimo che a Medjugorje c’è una mancanza totale di un pastore che possa seguire l’attività dei francescani e dei veggenti e dei pellegrini. C’è un enorme vuoto pastorale e l’inviato di Francesco ridarà alla cittadina bosniaca un pastore dopo quarant’anni».