Un sgarbo praticamente quello che sarebbe stato fatto a Papa Francesco, conferendogli la laurea honoris causa in medicina: così tanto che Bergoglio ha deciso di rifiutare, con garbo però, non accettando il prestigioso premio che aveva deciso di consegnarli l’Università di Salerno nelle scorse settimane. «La Scuola Medica Salernitana intende conferire la laurea honoris causa al Santo Padre per le sue doti e capacità, universalmente riconosciute, di medico delle anime e di intimo conoscitore dei bisogni delle persone più deboli, più povere, più bisognose della divina misericordia e della umana solidarietà», avevano annunciato pubblicamente il direttore del dipartimento di medicina e il rettore stesso dell’ateneo campano. E invece il Papa, da sempre restio ad accettare onorificenze, ha declinato l’invito: «Il Papa non accetta mai onorificenze», ha precisato oggi la Santa Sede chiudendo la querelle. Probabilmente la Chiesa in Vaticano ha ritenuto un po’ eccessivo l’annuncio pubblico dell’Università di Salerno senza prima attendere una risposta o un assenso all’adesione, ben conoscenza come Bergoglio in questi anni non ha quasi mai accettato onorificenze anche maggiori. Unica eccezione, è il Premio Carlo Magno consegnatoli in Vaticano un anno fa dai vertici dell’Unione Europea per il suo impegno verso la pace e la fratellanza in tempi assai oscuri. Insomma cari salernitani, forse questa volta il passo è stato leggermente più lungo della gamba, pur mossi da spiriti certamente nobili. 



Per una laurea che viene rifiutata c’è un messaggio che viene mandato da Papa Francesco: è uscito oggi infatti il messaggio che il Santo Padre ha inviato per la Giornata Mondiale della Gioventù, in programma il 9 aprile 2017 a livello diocesano. «Maria non si chiude in casa, non si lascia paralizzare dalla paura o dall’orgoglio. Maria non è il tipo che per stare bene ha bisogno di un buon divano dove starsene comoda e al sicuro. Non è una giovane-divano!», ha ricordato il Papa nel messaggio mandato oggi, sottolineando un passaggio del suo discorso alla Gmg di Cracovia dello scorso luglio. Una vita che non sia un vagabondare senza senso, ma un seguire con costanza un cammino ben preciso, come ha fatto la giovane madre di Gesù: «Ma la giovane di Nazareth, spinta dallo Spirito Santo, non conosce ostacoli. Sicuramente le giornate di cammino l’hanno aiutata a meditare sull’evento meraviglioso in cui era coinvolta», ricorda Francesco che poi punta dritto alla nostra condizione di donne e uomini ai nostri giorni. «Così succede anche a noi quando ci mettiamo in pellegrinaggio: lungo la strada ci tornano alla mente i fatti della vita, e possiamo maturarne il senso e approfondire la nostra vocazione, svelata poi nell’incontro con Dio e nel servizio agli altri». Al termine del messaggio Bergoglio invita tutti i giovani da ogni parte del mondo a partecipare alla Gmg internazionale di Panama dal 22 al 27 gennaio 2019.

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