Quella dell’insegnante sta diventando sempre più una professione al femminile: sono in aumento infatti le donne, rispetto agli uomini, dietro le cattedre delle scuole di ogni ordine e grado. Non è solo un’impressione di alunni e genitori che si ritrovano docenti donne per le varie materie di insegnamento, uno studio ha rilevato infatti questa peculiarità di genere per questo tipo di lavoro. E non solo in Italia ma anche in tanti altri Stati di tutti i continenti. I dati sulla predominanza dell’insegnamento femminile su quello maschile arrivano dall’Ocse, l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, che ha pubblicato a inizio marzo il rapporto “Gender imbalances in the teaching profession”, “Squilibri di genere nella professione docente”. Secondo l’organizzazione internazionale di studi economici la quota di insegnanti donne è in aumento negli ultimi dieci anni e ha raggiunto il 68% nel 2014 per tutti i livelli di istruzione. L’Ocse spiega che la disparità di genere tra gli insegnanti diminuisce gradualmente con il livello di istruzione: si passa dal 97% delle docenti donne nell’istruzione prescolare al 43% nell’istruzione superiore. Tra il 2005 e il 2014 quindi il divario di genere è aumentato nelle scuole primarie e secondarie ma è diminuito in quelle superiori.
Secondo i dati del rapporto dell’Ocse sugli insegnanti nelle scuole la dimensione dell’aumento delle docenti donne sugli uomini varia ampiamente tra i Paesi: è stato registrato un incremento di meno dell’1% in Slovenia e negli Stati Uniti, di oltre il 15% in Germania, Grecia e Giappone. In Giappone e Germania per esempio il tasso di occupazione delle donne nelle scuole è aumentato di oltre l’11%, a fronte di un aumento dell’8% in media negli altri Paesi. Nel complesso i dati dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico aprono una riflessione sul ruolo delle insegnanti donne nell’istruzione. Sottolinea l’Ocse che la quota maggiore di donne si trova nella nuova generazione di insegnanti, con un’età inferiore ai 30 anni e questo “solleva preoccupazioni per l’intensificazione degli squilibri di genere nel corso del tempo, in particolare a i livelli di istruzione più bassi, dove le donne costituiscono la grande maggioranza degli insegnanti”. Alcuni Paesi stanno correndo ai ripari. In Gran Bretagna sono state messe in atto infatti politiche che incoraggiano il reclutamento di insegnanti uomini proprio per contrastare la crescente femminilizzazione di questa professione. Clicca qui per leggere tutti i dati.