Il giorno dopo l’attentato di Londra viene smantellata in Italia dalla Procura di Perugia una cellula jihadista pro-Isis che operava tra la città umbra, Milano e la Germania con scambi di informazioni, proselitismi online e condivisione di comunicati e propaganda dell’ideologia fondamentalista islamista. Un lavoro di mesi che ha portato la Procura perugina oggi all’arresto di quattro persone, tre tunisini e un marocchini, tutti arrestati su territorio italiano questa mattina. Il lavoro delle forze speciali e di intelligence ha portato alla luce come i quattro arrestati diffondevano in Rete migliaia di post con foto, video, scritti, appelli pro-Califfato. Una continua diffusione dell’ideologia più estrema del fondamentalismo islamista sul nostro territorio con legami fino alla Germania: al momento non pare vi siano invece legami con l’attentatore di Berlino, Anis Amri, che come tutti ricordano venne trovato a Sesto san Giovanni e ucciso da una normale pattuglia della polizia italiana. 



Con l’operazione mandata in porto oggi a Perugia si chiude l’ennesima indagine sulle cellule jihadiste presenti sul nostro territorio come sull’intero confine dell’Europa. A tutti gli indagati in questo nuovo filone d’inchiesta sulla lotta al terrorismo islamico, è stata contestata l’istigazione a delinquere con aggravante di aver commesso il fatto tramite mezzo informatico con finalità di terrorismo. Inchiesta nominata DaWa è stata svolta dagli uomini della Postale di Perugia, coadiuvati dalla Digos e dal reparto prevenzione crimine della Regione Lombardia; come ha specificato il titolare dell’indagine nella conferenza stampa di questa mattina a Perugia, i 4 arrestati rappresentavano «una espressa condivisione dell’ideologia fondamentalista delle frange estreme dell’islamismo, nonché delle azioni armate delle milizie del cosiddetto Califfato e di attentati terroristici di matrice jihadista». Il tutto avviene un giorno dopo l’ennesimo attentato che ha sconvolto l’Europa, questa volta a Londra, con 4 morti, 40 feriti e il terrore che viene fatto ripiombare drammaticamente in questo inizio 2017. L’Isis ha rivendicato oggi la matrice dell’attentato sul ponte di Westminster, e si cerca ora anche in Inghilterra tracce di una possibile cellula collegata all’attentatore solitario: dalla Francia al Regno Unito, dal Belgio alla Germania fino all’Italia, il terrorismo islamista si presenta sotto facce diverse e con un’unica grande azione di propaganda, proprio quella svolta sul web dalle frange estremiste pro-Isis. Esattamente come quella di Perugia, smantellata questa mattina.

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