Il caso di Antonella Lettieri caratterizzerà anche nella giornata odierna un ampio comparto dedicato alla cronaca nera nell’ambito della trasmissione dell’ammiraglia Mediaset, Pomeriggio 5. Il giallo della 42enne uccisa a Cirò Marina e per il cui delitto si trova in carcere il vicino di casa Salvatore Fuscaldo, potrebbe essere presto caratterizzato da una imminente svolta. La domanda centrale degli inquirenti e della famiglia della vittima, tuttavia, ad oggi resta solo una: perché Fuscaldo avrebbe dovuto uccidere la donna? Si era parlato di una folle quanto ingestibile gelosia da parte del vicino di casa, bracciante agricolo 50enne, sposato e con figli, nei confronti di Antonella Lettieri, ma la verità potrebbe essere anche un’altra. Come riporta Il messaggero citando il settimanale Giallo, non si esclude, infatti che dietro il delitto possa esserci un prestito di denaro che la 42enne aveva fatto a Fuscaldo e che ora pretendeva di avere indietro. Ad incastrare l’uomo sarebbero diversi indizi, tra cui anche alcune tracce di sangue ritrovate nella sua auto dai Ris di Messina ed appartenenti proprio ad Antonella Lettieri.

Potrebbe esserci una folle gelosia alla base del delitto terribile di Antonella Lettieri. A distanza di oltre tre settimanale dal caso che ha sconvolto l’intera comunità di Cirò Marina, la trasmissione Quarto Grado torna a dedicare un ampio comparto al giallo, nel quale sarebbero ancora tanti i tasselli mancanti. All’appello mancherebbero infatti l’arma (o le armi) usata per massacrare la commessa 42enne all’interno del suo appartamento la sera dell’8 marzo scorso, così come il movente, attorno al quale finora sarebbero trapelate solo numerose ipotesi ed indiscrezioni ma in assenza di elementi forti capaci di supportarle. L’ultima tesi, come rivelato dal sito UrbanPost.it, avrebbe a che fare con un presunto libretto di risparmi che la vittima avrebbe affidato all’amica e vicina di casa Caterina ed al marito Salvatore Fuscaldo, quest’ultimo in carcere dallo scorso 16 marzo con l’accusa di omicidio pluriaggravato. Il bracciante agricolo 50enne con la passione per le armi e la caccia, tuttavia, dal carcere continuerebbe a respingere con determinazione le accuse contro di lui, avanzando possibili quanto poco credibili giustificazioni anche in merito alla presenza di tracce di sangue di Antonella Lettieri all’interno della sua auto. Tornando alla possibile pista economica, questa sarebbe letteralmente sovrastata da quella passionale. Anche su questo aspetto, la moglie di Fuscaldo, alla stessa trasmissione Quarto Grado nei giorni scorsi aveva categoricamente smentito una relazione tra l’uomo ora indagato e la vittima 42enne. Alla luce di diverse testimonianze ad oggi raccolte, tuttavia, avrebbe preso corpo la presunta quanto folle gelosia maturata nel tempo da Salvatore Fuscaldo nei confronti di Antonella Lettieri provocata dall’attrazione che il 50enne provava nei confronti della sua amica e vicina di casa, ma non ricambiata dalla vittima. E’ possibile che sia stato questo a far scattare nel presunto assassino il raptus omicida che l’avrebbe spinto, forse con l’aiuto di un complice, a recarsi nell’appartamento di Antonella Lettieri del quale disponeva delle chiavi di ingresso, dove l’avrebbe poi massacrata infierendo sul suo corpo anche dopo i numerosi colpi. L’ipotesi degli inquirenti è che Fuscaldo, letteralmente invaghito ma non corrisposto da Antonella, il giorno precedente all’omicidio, in concomitanza con il compleanno della donna, abbia assistito in negozio ad una scena che lo avrebbe reso folle di gelosia. Il riferimento è ad un regalo che Francesco, il ragazzo che da anni corteggiava Antonella Lettieri, le aveva portato nel negozio dove lavorava come commessa. Non si esclude che ciò sia avvenuto sotto lo sguardo di Salvatore Fuscaldo nel quale sarebbe scattata una gelosia tale da tramutarsi il giorno seguente in un vero e proprio massacro ai danni della povera donna.