Le indagini sulla misteriosa morte di Maria Ungureanu continuano a concentrarsi in modo particolare su Daniel Ciocan, principale indagato per l’omicidio della bambina di quasi 10 anni e per le violenze sessuali a suo carico. Analizzando il suo cellulare, gli inquirenti sarebbero giunti a conoscere le orrende perversioni di Daniel. E’ quanto reso noto dal settimanale Giallo dal quale emergono nuovi inquietanti particolari. Navigando su Internet, l’indagato aveva eseguito alcune ricerche shock nel periodo precedente alla morte di Maria Ungureanu. Nello specifico aveva cercato per ben otto volte la precisa sequenza di parole: “adolescente con su abuelo”, ovvero “adolescente con suo nonno”. Per gli inquirenti, “la dizione è chiaramente riconducibile a una ricerca per rintracciare contenuti pornografici su adolescenti”. Un capitolo a parte è invece riservato alle frequentazioni del 21enne indagato: a quanto pare, infatti, Daniel solo aveva rapporti anche di natura sessuale con Maria, ma per gli inquirenti tentava di approcciare anche altre bambine, “la cui finalità era quella di cercare un incontro per uscire con loro”.
Emerge un colpo di scena inaspettato nel delitto di Maria Ungureanu, la bambina di quasi 10 anni di origini romene trovata senza vita la sera del 19 giugno scorso nella piscina del resort di San Salvatore Telesino. A rivelarlo è il settimanale specializzato in cronaca nera, Giallo, che rende noto in esclusiva l’ingresso nel registro degli indagati di un terzo nome. Oltre a Daniel Ciocan, indagato a piede libero per l’omicidio della bambina e le violenze sessuali a suo carico e la sorella Cristina, indagata per concorso in omicidio, spunta ora il nome di Giovanni Angelino. Si tratta di un uomo di 80 anni detto “Zi Giovanni” ed oggi indagato in quanto ritenuto il responsabile del reato di falso. Nello specifico, l’anziano signore entrato nell’inchiesta sull’omicidio di Maria Ungureanu, sarebbe reo di aver dichiarato falsamente la presenza di Daniel e Cristina Ciocan la sera del 19 giugno scorso (mentre la bambina veniva uccisa) al fine di escludere la presenza dei due fratelli sul luogo del delitto. Fu lui, due giorni dopo la morte della piccola giunta in Italia da pochi anni, a fornire un alibi al principale indagato ed alla sorella. Dopo mesi di indagini, tuttavia, gli inquirenti sarebbero giunti alla conclusione che l’uomo stava mentendo e per questo ora è accusato di favoreggiamento. Con l’iscrizione nel registro degli indagati del terzo nome, dunque, cade ufficialmente l’alibi di Daniel Ciocan e la sua posizione rischia ora di complicarsi sempre di più. Gli inquirenti non avrebbero dubbi: Daniel e Cristina si trovavano insieme la sera del delitto di Maria Ungureanu e quasi certamente erano insieme anche quando la bambina veniva assassinata. Si complica a questo punto anche la posizione di Cristina Ciocan, la quale finora ha sempre tentato di coprire il fratello, sebbene sia stata tradita da una intercettazione ambientale importantissima. La donna infatti sarebbe stata intercettata nel corso di una drammatica conversazione con una persona non identificata, alla quale in lacrime aveva detto: “Io stavo in macchina con lei… la bambina quando è arrivata era molto impaurita”. Parole inequivocabili e che confermerebbero il suo coinvolgimento nell’intricata ed ancora misteriosa vicenda. Secondo le indagini condotte ad oggi dagli inquirenti, infatti, i fratelli Ciocan sarebbero stati insieme a Maria Ungureanu, la sera in cui fu uccisa, dalle ore 20:30 in poi. È quanto emerso da una serie di riscontri dai quali sarebbero venute alla luce anche ulteriori intercettazioni con protagonista un altro fratello Ciocan che, nel parlare di Daniel avrebbe asserito: “Hai capito? Ma che è? L’hai uccisa subito?”. Gli inquirenti si sono trovati inoltre anche ad analizzare un altro inquietante capitolo dell’intera vicenda, le violenze sessuali a carico della bambina di neppure 10 anni. Anche in questo caso non avrebbero dubbi sulla colpevolezza di Daniel Ciocan che tuttavia continua a restare in libertà.