In un telegramma inviato ieri dal segretario di stato cardinale Parolin al cardinale Nichols, arcivescovo di Westminster e presidente dei vescovi inglesi, il papa ha psresso “profonda tristezza” per l’attentato di due giorni fa: “Profondamente rattristato nell’apprendere la perdita di vite e i feriti causati dall’attacco nel centro di Londra, Sua Santità papa Francesco esprime la sua preghiera e solidarietà con tutti coloro che sono stati colpiti dalla tragedia. Raccomandando coloro che sono morti all’amorevole misericordia dell’Onnipotente, Sua Santità invoca la forza divina e la pace sulle famiglie in lutto e assicura alla nazione le sue preghiere”.
Un incendio divampato nel reparto di psichiatria dell’ospedale di Santorso in provincia di Vicenza ha provocato la morte di un paziente di 63 anni. Secondo le prime ricostruzioni sembra che l’uomo si sia addormentato con una sigaretta accesa. Se così fosse, ci si chiede che tipo di controlli e di sicurezza ci possano essere in quel reparto, o piuttosto se i pazienti siano abbandonati a se stessi. Il corpo senza vita è stato ritrovato dai vigili del fuoco accorsi a spegnere l’incendio, intanto i carabinieri hanno aperto una inchiesta sul caso. Si tratterebbe di un precedente gravissimo.
Si chiama Khalid Masood, aveva 52 anni, faceva il professore in una scuola ed era nato nella regione de Kent il giorno di Natale del 1964. Bizzarra coincidenza, l’uomo che ha portato la morte nel cuore di Londra nascere il giorno di Natale. Da qualche anno viveva a Birmingham, la città con più abitanti del Regno Unito dopo Londra, dove l’ideologia dell’Isis ha conquistato molti musulmani. Era conosciuto dalla polizia per piccoli precedenti non legati al terrorismo, ma a una personalità evidentemente disturbata: risse, aggressioni, possesso di armi. Il tipico personaggio su cui fa affidamento l’Isis, un disgraziato senza alcun valore nella vita da mandare al martirio. Era sposato, qualcuno dice che aveva un figlio, altri dicono tre. Una ex vicina di casa dice che era una brava persona che teneva ben curato il suo giardino. Poi una mattina si è svegliato e ha deciso di portare la morte.
L’Isis ha rivendicato l’attentato di Westminster a Londra, città sotto choc per l’aggressione più grave dopo quella del 2005. Tre morti, compreso il terrorista, oltre 40 feriti di cui 29 ancora ricoverati e 7 in condizioni critiche. Stanno bene invece le due italiane rimaste leggermente ferite. Intanto 8 persone sono stante arrestate in un blitz tra Londra e Birmingham, considerata la capitale del ‘califfato’ in Inghilterra. Durissimo discorso della premier May alla House of Commons: “Possibili nuovi attacchi, ma non abbiamo paura e non ci arrenderemo davanti al terrorismo”. La Regina Elisabetta ha parlato di “terribile violenza”. L’attentatore si chiamava Khalid Masood, 52 anni, cittadino britannico, originario del Kent. Era sposato ed è padre di tre figli. Era già noto agli 007 per aggressioni e possesso d’armi, ma contro di lui non c’era alcuna indagine per terrorismo. Secondo gli esperti è difficile, se non impossibile definire il profilo di questi attentatori. Il ponte di Westminster è stato già riaperto, ma la città è presidiata da elicotteri e gommoni.
A Treviso, Mihail Savciuc,19 anni, ha massacrato a colpi di pietra l’ex fidanzata Irina Bakal,21, perché si rifiutava di abortire. L’ha colpita senza pietà fino a spezzarle la mascella, poi l’ha strangolata per essere sicuro che non respirasse più. Il ragazzo le ha sottratto gioielli, soldi e cellulare dopo averla sepolta sotto un cumulo di foglie secche nel bosco dove si erano dati appuntamento per chiarire. La famiglia di Irina ne aveva denunciato la scomparsa domenica scorsa e non sapeva che aspettasse un bambino. A inchiodare il ragazzo, le telecamere del “ComproOro” dove era andato a vendere la refurtiva insanguinata.
E’ morto per un ictus Tomas Milian. Aveva 84 anni e viveva da tempo a Miami. Attore in film d’autore, formatosi nelle più importanti scuole americane di recitazione, divenne famoso per il ruolo di “Er Monnezza” nei film polizieschi all’italiana degli anni ’70. E sempre oggi, a Milano si è spento Cino Tortorella, autore e regista, ma soprattutto l’amatissimo mago Zurlì, che a giugno avrebbe compiuto 90 anni. Soffriva di cuore. Per 50 anni ha condotto lo Zecchino d’Oro, il fortunato programma da lui stesso creato. A 87 anni si lanciò con il paracadute insieme alla figlia Chiara.
La Juventus, in una fase cruciale della stagione, deve guardarsi anche degli assalti delle super potenze calcistiche. Il Chelsea dell’ex tecnico bianconero Antonio Conte starebbe puntando ad acquistare il forte difensore centrale Leonardo Bonucci, uno degli elementi cardine della rosa juventina. Secondo i tabloid britannici la permanenza di Bonucci alla Juventus sarebbe legata al futuro di Massimiliano Allegri. Se il tecnico dovesse rimanere a Torino il calciatore potrebbe decidere di partire e la destinazione più probabile al momento è proprio Londra, dove ritroverebbe Conte che lo ha reso uno dei difensori più forti in circolazione.
Il Mondiale di Formula Uno è alle porte e il pilota della Ferrari Sebastian Vettel è desideroso di scendere in pista. Dopo un dominio assoluto delle Mercedes la scuderia del Cavallino vuole tornare a recitare un ruolo da protagonista. La macchina ha già dato ottime risposte nelle prove e Vettel è fiducioso per la gara del prossimo fine settimana. Secondo quanto ha affermato il pilota tedesco l’attuale Ferrari è la macchina più veloce che abbia mai guidato. Sul rinnovo il pilota non si è pronunciato, affermando che c’è ancora tanto tempo per discuterne.
Luciano Spalletti e la Roma ancora insieme in futuro? Al momento questa ipotesi appare più lontana. Il tecnico toscano è ancora dubbioso su cosa fare nell’immediato futuro. Chi invece non ha dubbi è il presidente americano James Pallotta, che vorrebbe proseguire con Spalletti alla guida della squadra. Due condizioni indispensabili per un nuovo matrimonio sarebbero i rinnovi dei centrocampisti Radja Nainggolan e Kevin Strootman, due perni fondamentali. Chi è molto vicino ad abbandonare il club giallorosso è il difensore Kostas Manolas, vicino all’approdo all’Inter.