Sono in grado di ridurre grandi città nel caos con la loro ondata di violenza, ma chi sono veramente i Black Bloc? Questo è il termine con cui si definisce la loro tattica, ma con il passare del tempo è servita per identificare un gruppo di stampo anarchico le cui azioni di protesta sfociano in violenza, atti vandalici, disordini e scontri con le forze dell’ordine. Black bloc, una massa di persone vestite di nero che non si riuniscono, ma si ritrovano per organizzare un’azione particolare. Il tema è tornato d’attualità, perché oggi è in programma il summit europeo dei 40 capi di Stato per la celebrazione del 60esimo anniversario dei Trattati di Roma e sono attesi nella Capital ben 800 Black bloc pronti a creare caos e scompiglio. La minaccia è alta e, quindi, sono state rafforzate per l’occasione le misure di sicurezza, tra cui un grandissimo dispiegamento di agenti (anche in borghese).



Purtroppo i precedenti sono numerosi: in Italia erano poco conosciuti prima del 2001, cioè dei fatti del G8 di Genova, dove dietro vita a manifestazioni di dissenso che sfociarono in gravi tumulti e scontri. Ai black bloc sono stati attribuiti gli scontri verificatisi il 15 ottobre 2011 in occasione del corteo degli Indignados a Roma: anche in quel caso i simboli del capitalismo furono presi di mira. Fu devastata Milano, invece, il 1° maggio 2015, in occasione delle manifestazioni contro l’Expo, che era stato appena inaugurato. Ma i black bloc si sono presentati anche a Napoli più recentemente: i momenti di tensione sono sfociati un paio di settimane fa in uno scontro violento con le forze dell’ordine per il comizio di Matteo Salvini alla Mostra d’Oltremare. 



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