Un’agenda ricca di appuntamenti quella di oggi per Papa Francesco a Milano. Dopo aver celebrato Messa al parco di Monza, il Pontefice a breve si recherà allo stadio San Siro, dove ad attenderlo per un incontro previsto per le 17 ci sono i cresimandi della diocesi meneghina. Per la precisione ad attendere il Santo Padre al termine di un tour de force che ha coinvolto centinaia di migliaia di persone saranno in 78mila tra ragazzi, genitori, catechiste, educatori. Come riportato da Il Giorno, com’è nello stile di una rockstar che non inizia il suo concerto in orario, anche l’intervento di Papa Bergoglio al Meazza dovrebbe avere inizio intorno alle ore 17:30. Sul prato di San Siro il Papa pregherà insieme ai presenti, e si rilasserà assistendo ad alcune animazioni affidate a un migliaio di adolescenti. Molto atteso però il messaggio finale che il Papa riserverà ai ragazzi e alle loro famiglie, nonché ai padrini e alle madrine dei cresimandi. (aggiornamento di Dario D’Angelo)



Sta per concludersi la messa al parco di Monza, ma prosegue la visita di papa Francesco a Milano. Che durante l’omelia ha voluto rivolgere parole speciali ai milanesi, ricordando che sono “un popolo formato da mille volti, storie e provenienze, un popolo multiculturale e multietnico”. Lo stesso popolo che forma la Chiesa, un popolo quindi che accoglie chi ha bisogno, “perché sa che lì è presente il suo Signore”. Il Santo Padre ha poi ripreso le parole del Vangelo sull’Annunciazione ascoltato poco prima, in cui l’angelo rassicura Maria sul fatto che “nulla è impossibile a Dio”. “Quando crediamo che tutto dipenda esclusivamente da noi rimaniamo prigionieri delle nostre capacità, delle nostre forze”, ha detto. “Quando invece ci disponiamo a lasciarci aiutare, a lasciarci consigliare, quando ci apriamo alla grazia, sembra che l’impossibile incominci a diventare realtà”, ha quindi aggiunto Francesco. Ricordando in questo senso le tante persone di Milano che “superando il pessimismo sterile e divisore, si sono aperti all’iniziativa di Dio e sono diventati segno di quanto feconda possa essere una terra che non si lascia chiudere nelle proprie idee, nei propri limiti e nelle proprie capacità e si apre agli altri”. 



Prosegue la visita di papa Francesco a Milano. Il Santo Padre è da poco entrato al parco di Monza, dove sta celebrando la messa. Prima del suo arrivo, tanti milanesi lo hanno salutato lungo viale Zara e viale Fulvio Testi: è lì che è passato dopo aver lasciato il carcere di San Vittore, dove ha trascorso quasi tre ore. Dopo aver lasciato piazza Duomo, infatti, in papamobile è stato portato fino a piazza Filangieri, dove davanti all’ingresso del carecere ha avuto un breve incontro con Luigi Pagano, provveditore regionale della Lombardia, dalla direttrice del penitenziario, Gloria Manzelli, dal Commissario Capo Manuela Federico e dal cappellano, don Marco Recalcati. Poi ha salutato e detenuti e ha pranzato con cento di loro. Ai carcerati ha voluto dare un messaggio molto chiaro: “Ognuno di voi per me è Gesù”. Quindi, prima di ripartire alla volta di Monza, ha fatto una piccola siesta nella stanza del cappellano. 



Dopo aver incontrato i sacerdoti, le suore e tutti i religiosi della Diocesi di Milano riuniti nel Duomo di Milano, Papa Francesco è uscito sul sagrato per l’Angelus. Ad attenderlo una piazza piena di fedeli. Il Santo Padre non si è però trattenuto molto, rallegrandosi tuttavia con le persone accorse in piazza per il fatto che la nebbia avesse lasciato spazio a un bel sole. “Grazie tante per il vostro affetto, e vi chiedo di pregare per me, perché possa svolgere il mio servizio e fare la volontà del Padre”, ha detto Francesco prima di risalire sulla papamobile, che l’ha portato al carcere di San Vittore. Certamente questo è uno dei momenti più significativi della visita del Papa a Milano, anche perché ha scelto di pranzarvi e di prepararsi prima di recarsi a Monza per la messa. Non è ovviamente un caso che abbia deciso di passare una fetta importante del suo tempo proprio tra i carcerati, così come non lo è stato il fatto che abbia voluto iniziare la sua visita dalle case bianche. Intanto al parco di Monza sono già tantissimi i fedeli che stanno aspettando il Papa per celebrare con lui la messa.

Papa Francesco sta parlando ai preti, alle suore e ai religiosi della Diocesi ambrosiana riuniti nel Duomo di Milano, poco prima di pronunciare l’Angelus sul sagrato affollato di fedeli. Il Pontefice ha posto l’accento sulle sfide della nostra società: “Una parola che mi viene in mente è la parola sfida”, ha detto Papa Francesco, aggiungendo che “non dobbiamo temere le sfide”. Papa Francesco è arrivato a Milano questa mattina presto per la sua visita di un giorno, ricca di appuntamenti, nel capoluogo lombardo. La sua prima tappa è stata la visita al quartiere Forlanini, delle “Case Bianche”, estrema periferia della città: al suo arrivo è stato accolto da numerosi fedeli che si sono accalcati dietro le transenne con la speranza di poterlo vedere da vicino. Papa Francesco ha incontrato alcune famiglie del quartiere, sottolineando di essere arrivato a Milano “come sacerdote”. Il Pontefice ha anche ringraziato per i doni ricevuti, la stola da sacerdote e un’immagine della Madonnina delle “Case Bianche”. (aggiornamento di Stefania La Malfa)

Papa Francesco ha sempre detto di voler partire e arrivare alle periferie: e così farà, come primissimo gesto nella sua visita a Milano che fino a questa sera vedrà il Pontefice viaggiare in alcune tappe della città in festa per il suo arrivo.  La visita partirà dalle periferie più emarginate di Milano, quelle “Case Bianche” di via Salomone nella Parrocchia di san Galdino (ingresso solo con biglietti, già esauriti), dove darà un saluto ai rappresentanti delle famiglie rom, immigrate e islamiche. La struttura è imponente, le Case Bianche infatti sono un complesso di 477 alloggi con oltre 1000 abitanti che da anni abita nella zona meno centrale della città, un concentrato di degrado edilizio e disagio sociale, povertà, occupazioni abusive e numerose altre illegalità. Proprio da qui, dalla periferie potremmo dire anche più “infima” che Papa Francesco ha deciso di far partire il suo viaggio al centro della diocesi di Milano; come a dimostrare che il vero cuore sono le periferie, il luogo centrale dove riporre l’ordine della fede cristiana, quella “povertà” di Cristo che ha annunciato al mondo intero con il suo Vangelo. Dalle fonti che abbiamo raccolto per il Sussidiario.net apprendiamo che il Santo Padre durante la visita al complesso di via Salomone questa mattina andrà a trovare personalmente in casa loro una famiglia di anziani, una famiglia con un figlio disabile dalla nascita, e infine un nucleo famigliare di immigrati. In una delle lettere mandate dalle famiglie di Case Bianche al pontefice, e pubblicate da Avvenire, riporta l’essenza della richiesta pura e semplice quanto drammatica: «La ringraziamo per la sua visita alle umili abitazioni. Abbiamo bisogno di luce e di speranza e solo voi papa Francesco potete darcela».

Una giornata molto intensa quella che scatta quest’oggi a Milano con la visita di Papa Francesco che fino alle 19 è atteso da un calendario fitto di tappe importanti e scandite dal rigido protocollo per la sicurezza, con un dispiegamento difficilmente visto in altre occasioni per il rischio attentati presente lungo tutto il percorso che Bergoglio affronterà dallo sbarco a Linate questa mattina alle 8 fino all’incontro con i cresimandi questa sera allo Stadio San Siro. In mezzo il fulcro della visita: per prima cosa visiterà le famiglie delle periferie alle “Case Bianche” nella zona est della città in via Salomone ; è poi atteso alle ore 10 in Duomo per l’incontro con tutti i preti, sacerdoti, diaconi, vescovi curiali e ovviamente anche il Cardinale Angelo Scola. Dopo un breve momento di preghiera, per le ore 11 è atteso sul sagrato del Duomo per l’Angelus in piazza verso tutti i fedeli riuniti fin dalle 9 del mattino. Terminato il quale si recherà con l’intero cordone di sicurezza verso il Carcere di San Vittore dove incontrerà tutti i detenuti e pranzerà con loro, prima di spostarsi verso il Parco di Monza dove alle ore 15 terrà la Santa Messa ai circa 700mila fedeli raccolti da tutta la Diocesi di Milano. Alle ore 17.30 è poi atteso allo Stadio Meazza per l’incontro finale con tutti i cresimandi e i ragazzi della diocesi. Al termine si recherà verso l’aeroporto di Linate per far ritorno a Roma in serata: il tutto sarà ovviamente possibile seguirlo tramite aggiornamenti costanti sul nostro quotidiano e tramite diretta streaming video live anche dal canale TV2000 e dal canale YouTube del Centro Televisivo Vaticano, con collegamento video che trovate qui sotto. Clicca qui per l’intero programma, tappa per tappa, della visita di Papa Francesco a Milano