Nel documento depositato nei giorni e contenente le motivazioni della sentenza di condanna a carico di Antonio Logli, marito di Roberta Ragusa, il gup evidenzia anche due aspetti importanti: i graffi e la simulazione ad opera dell’imputato. Nel primo caso l’uomo avrebbe fornito due differenti versioni ai carabinieri ed alla domestica ma in realtà, come scrive il giudice, la vittima avrebbe cercato di difendersi da Logli, al culmine di una furiosa lite, al punto da graffiarlo con violenza. Il secondo tassello oltremodo importante è invece rappresentato dalla simulazione. In auto Antonio Logli riproduce l’avvistamento del supertestimone Loris Gozi in via Gigli, ma pubblicamente la notizia riportata indicava via Dini. “Come faceva Logli a sapere di essere stato visto in una macchina a luci spente?”, si domanda il gup Elsa Iadaresta nelle motivazioni, “E perché le prove le effettuò in via Gigli e non in via Dini?”. E’ chiaro che, agli occhi del giudice, Logli conoscesse circostanze non ancora trapelate sui media e di cui solo i testimoni e gli inquirenti ne erano a conoscenza, oltre allo stesso imputato, presunto assassino di Roberta Ragusa. (Aggiornamento di Emanuela Longo)

La trasmissione Quarto Grado – La domenica, questa sera tornerà ad occuparsi del caso di Roberta Ragusa, la donna misteriosamente scomparsa dalla provincia di Pisa da oltre cinque anni. Per il gup Elsa Iadaresta, che ha condannato il marito Antonio Logli a 20 anni di carcere in primo grado, la donna sarebbe stata uccisa proprio dall’uomo, il quale ne avrebbe poi distrutto il cadavere. Intanto, come annunciato dalla pagina Facebook ufficiale del programma di Rete 4, questa sera saranno resi noti nuovi documenti esclusivi sul giallo, dopo l’intervista all’ex fidanzata di Antonio Logli e che ha contribuito a gettare nuove ombre sulla figura dell’unico imputato per la fine tragica della donna. Non solo: a parlare nel corso della trasmissione sarà il supertestimone del caso Roberta Ragusa, Loris Gozi, ritenuto dal giudice credibile e che interverrà questa sera nella nuova puntata della trasmissione. I commenti allo stato Facebook di Quarto Grado continuano a chiedere giustizia per la povera Roberta ed a rivolgere parole poco clementi nei confronti del suo presunto assassino. Clicca qui per leggere lo stato. (Aggiornamento di Emanuela Longo)

La trasmissione di Rete 4, anche nell’edizione domenicale, tornerà ad occuparsi del giallo di Roberta Ragusa, alla luce delle motivazioni della sentenza con la quale il gup Elsa Iadaresta ha condannato a 20 anni di reclusione Antonio Logli. L’uomo è stato definito bugiardo ed insensibile e sono tanti i passaggi nelle 134 pagine delle motivazioni depositate, nei quali si evidenzia l’indole menzognera del presunto assassino di Roberta Ragusa. Tra questi quello relativo al falso alibi reso dall’uomo, il quale aveva detto agli inquirenti di essere stato in casa la sera della scomparsa della moglie. Niente di più falso: Logli, infatti, fu visto da ben tre testimoni: Gozi, Gombi e Piampiani. Per tale ragione il giudice ha scritto di lui descrivendolo come un “costruttore di falsi alibi, protagonista di una galassia di menzogne che non risparmiavano nessuno”, compresa l’amante Sara Calzolaio. Loris Gozi e Silvana Piampiani, ritenuti entrambi credibili, da differenti prospettive, come evidenzia Il Tirreno online, aveva sostenuto di aver visto Logli in via Gigli tra le 00:20 e le 1:30 del 14 gennaio 2012, un orario nel quale l’uomo ha sempre sostenuto di trovarsi a letto. (Aggiornamento di Emanuela Longo)

La trasmissione Quarto Grado, nella versione domenicale tornerà a parlare del caso di Roberta Ragusa, la donna misteriosamente scomparsa da Gello di San Giuliano terme oltre cinque anni fa. Nella puntata si tornerà nuovamente sulle motivazioni della sentenza di condanna di Antonio Logli, marito della donna e condannato in primo grado a 20 anni per il suo omicidio e la distruzione di cadavere. Oggi, però, a far discutere e lasciare interdetti sembra essere la recente intervista ad una ex fidanzata di Logli, la donna con la quale l’uomo stava insieme prima di lasciarla per Roberta Ragusa. Come rivela UrbanPost.it, Mary Masini, ex fidanzata di Antonio Logli, ha fornito ai microfoni del programma tv una descrizione inquietante dell’uomo. Al centro delle sue affermazioni, le tante bugie che Logli le raccontava soprattutto in merito alla loro vita di coppia. “Si doveva sempre fare come voleva lui”, ha sostenuto la donna, ribadendo anche il lato violento di Logli. “Diede fuoco in mia presenza all’auto di un rivale in amore, eravamo ragazzi… mi tradiva certamente, mi raccontava bugie”, ha aggiunto l’ex del presunto killer di Roberta Ragusa. Mary scoprì di essere stata lasciata solo consultando una cartomante prima di ricevere conferma da un amico: “Pianificava tutto in maniera maniacale”, ha aggiunto l’intervistata. (Aggiornamento di Emanuela Longo)

È Roberta Ragusa la protagonista della puntata di Quarto Grado – La Domenica, il programma condotto da Gianluigi Nuzzi in onda oggi su Rete Quattro a partire dalle 20:30. A pochi giorni dalla lettura delle 134 pagine di motivazioni con cui il gup Elsa Iadaresta ha spiegato i perché della sentenza di condanna a 20 anni di reclusione di Antonio Logli, ecco che ad aggravare il ritratto dell’elettricista della Gesta accusato dell’omicidio e della distruzione del cadavere della moglie, scomparsa da Gello di San Giuliano Terme la notte tra il 13 e il 14 gennaio 2012, intervengono le dichiarazioni di una sua ex. Proprio Quarto Grado ha infatti intervistato Mary Pasini, già compagna di Logli prima che l’uomo iniziasse la sua relazione con Roberta Ragusa. Come riportato da today.it, la Pasini ha raccontato così quegli anni:”Non mi ricordo la sua galanteria, si litigava parecchio. Diceva che era così e così doveva essere, mi tradiva con quella, poi con l’altra. Però a quell’età lì…”. La donna ha confermato che quella di tradire, per Antonio Logli, era una sorta di abitudine e che anche lei è stata messa da parte, proprio in favore di Roberta Ragusa:”L’ho scoperto durante una vacanza all’isola d’Elba. Poi qualche settimana dopo li ho visti per strada insieme”. Secondo Mary Pasini la descrizione di Logli come bugiardo regge pienamente:”Mi diceva che andava a letto e poi magari a letto non c’era, mi diceva che stava a casa e poi magari usciva con un suo amico. Con me è stato bugiardo chiaramente, se lui mentiva allora probabilmente mente ancora”. A rendere ancora più inquietante il profilo di Logli, però, sono stati alcuni dettagli non ancora emersi sul suo conto. Pare infatti che l’elettricista da giovane si sia reso colpevole di alcuni furti, e che si sia spinto ad incendiare la macchina di un rivale d’amore. Comportamenti non in linea con quelli di una persona che della rettitudine fa il suo stile di vita. Questi ulteriori elementi contribuiscono a ricreare l’identikit dell’assassino di Roberta Ragusa?