A dare gli ultimi saluti nella Camera Ardente allestita al Piccolo Teatro (ora chiusa, tra poco cominciano i funerali nel quartiere Quinto Romano di Milano) vi era anche l’ex direttore della Rai, Franco Iseppi, che ha voluto ricordare il buon Mago Zurlì come no già particolarmente affezionato alla tv di oggi. «In Tortorella c’era un grande spessore culturale e una grande valenza educativa dietro quello che faceva, anche se poi si è occupato di un segmento della tv». Una tv “educativa” il sogno e l’impegno dedicato di una vita intera per Cino, come ricorda Iseppi con un tono anche di amarezza; alcuni hanno parlato di emarginazione dalla Rai, ma replica «non parlerei di emarginazione, ma piuttosto di un cambiamento nel modo di fare televisione che aveva provocato forse in lui un disagio». Un ultimo saluto legato allo spessore, alla semplicità e alla grandezza di un grande personaggio di una tv che forse non esiste più. (agg Niccolò Magnani)
Raggiunto da molti cronici al di fuori della camera ardente di Cino Tortorella, ha parlato il figlio maggiore, Davide, in maniera commossa nel ricordo di un padre speciale, non solo perché il Mago Zurlì amato da tutti i bambini. «Era un padre compagno di giochi con i bambini si divertiva, era paterno ma li trattava da pari a pari. Quando avevo sei anni gli ho chiesto se era vero che fosse un mago». La risposta del buon Cino è stata sincera e allegra, come era lui: «Sì, sono un mago da quattro soldi’, e in effetti non sapeva fare nemmeno il più semplice gioco di prestigio». Un padre con una grande passione per la gastronomia e insieme anche l’attenzione per le emergenze sociali del suo tempo: «aveva sempre nuovi progetti tra cui quello di realizzare un documentario sull’obesità infantile». Non stava mai fermo e questa sua vitalità dal figlio Davide a chiunque lo abbia conosciuto, rimarrà impressa nella mente e nel cuore. (agg Niccolò Magnani)
È in corso il penultimo saluto ufficiale per Cino Tortorella nella camera ardente allestita dalla famiglia, con l’accordo del Comune, presso il Piccolo Teatro Grassi di via Rovello, aperta da circa un’ora e in chiusura verso mezzogiorno. All’ingresso, davanti alla bara del mitico “Mago Zurlì”, si scorgono alcuni oggetti molto commoventi: sulla bara fiori bianchi, a fianco un trespolo da pittore (una delle sue passioni) con sopra la fotografia del grande Cino che lo ritrae sorridente in uno studio televisivo con in mano due cartelli molto significativi. “Ridere” e “applaudire”: insomma, i due mantra del Tortorella nazionale che vengono così immessi davanti ai visitatori che recano omaggio alla salma del Mago Zurlì amato dalle Zecchino d’oro per decine di generazioni. Oggi pomeriggio i funerali, ma intanto la coda per salutare Cino Tortorella si fa ingente nel centro di Milano per questo grande personaggio scomparso venerdì scorso a 90 anni. (agg Niccolò Magnani)
Oggi pomeriggio si terranno i funerali del grande Cino Tortorella, il Mago Zurlì per decine di generazioni e anche uno splendido autore tv per mille stagioni; dalle 9 alle 12 però di questa prima mattina, sarà presente la camera ardente al Piccolo Teatro Grassi di Via Rovello (Milano) dove il grande Cino aveva mosso i primi passi nella prestigiosa accademia di Giorgio Strehler nel lontanissimo 1952. Ha voluto così la famiglia, con i figli Chiara, Guido, Lucia e Davide che volevano fino all’ultimo permettere ai tanti amici, fan e ammiratori di poterlo salutare con semplicità. Alle 14.45 poi appuntamento alla Parrocchia della Divina Provvidenza in Quinto Romano, a sud-ovest di Milano, con i funerali religiosi e l’ultimo estremo saluto a Mago Zurlì. Presente il Coro dell’Antoniano che canterà ricordando la felice simbiosi allo Zecchino d’oro con lo storico conduttore: intanto la stessa trasmissione canora di Rai 1 ha fatto sapere in una note come la prossima stagione, la 60esima edizione, in programma in autunno «sarà senz’altro occasione di ricordarlo nel modo migliore. Ideatore di una trasmissione che continua ad andare in onda dopo sessant’anni, creando ogni anno un repertorio sempre più vasto di canzoni per l’infanzia». Nella nota stampa si ricorda anche il grande impegno di Cino Tortorella con la solidarietà e l’aiuto ai più poveri: «Cino fu anche promotore del Fiore della Solidarietà – oggi Cuore dello Zecchino d’Oro – progetto a sostegno dei più bisognosi che ogni edizione si accompagna al premio musicale, e che ancora oggi è attivo ogni giorno grazie al lavoro di Antoniano onlus». (agg Niccolò Magnani)
La scomparsa di Cino Tortorella, conosciuto come il Mago Zurlì dello Zecchino d’Oro, ha lasciato un vuoto enorme negli italiani. Oggi, lunedì 27 marzo 2017, si svolgeranno i suoi funerali presso la chiesa Divina Provvidenza di Quinto Romano, a Milano, a partire dalle 14:45. Sarà presente inoltre il Piccolo Coro Mariele Ventre diretto da Sabrina Simoni e parte dell’Antoniano di Bologna, che accompagnerà le esequie con un omaggio a Cino Tortorella. Un saluto di cuore, si legge nel comunicato stampa “a chi per primo ha saputo valorizzare con uno strumento nuovo, come quello della televisione, il mondo dell’infanzia”. Chiunque vorrà mostrare la propria vicinanza alla famiglia e dimostrare il proprio affetto verso Cino Tortorella, potrà recarsi al Piccolo Teatro Grassi di Milano, dove dalle 9:00 alle 13:00 verrà allestita la camera ardente. L’ideatore dello Zecchino d’Oro verrà inoltre ricordato in autunno, in occasione della 60a edizione della kermesse. Un’eredità che Mago Zurlì ha regalato a diverse generazioni di bambini di tutta l’Italia. La propensione di Tortorella verso i bisognosi lo spinse a promovere le attività del Fiore della Solidarietà, ricorda La Repubblica, oltre che a vederlo impegnato in modo attivo per mantenere un repertorio musicale dedicato all’infanzia, più vasto di anno in anno.