Una parte dei soldi che Lele Mora ha avuto da Silvio Berlusconi sono finiti nelle mani di Emilio Fede: a rivelarlo è stato lo stesso ex agente dei vip nel corso del processo per concorso in bancarotta a carico dell’ex direttore del Tg4. Lele Mora in sostanza ha confermato la versione messa a verbale nel luglio del 2011: una parte dei 2,75 milioni di euro ricevuti in prestito nel 2010 dall’ex premier sono stati dati ad Emilio Fede. «Aveva parlato con Silvio per chiedere quel prestito per me e poi mi aveva chiesto di dargliene una parte, dicendomi anche che Silvio è generoso e che me ne avrebbe dati altri», ha raccontato l’ex manager, che in quel periodo era sull’orlo del crac finanziario. Nessun dubbio neppure sulla bontà di Emilio Fede: «È una persona perbene». Lele Mora, infatti, ha spiegato che stava «facendo la fine di Icaro in un mondo di lustrini che prima ti dà tante ricchezze e poi nessun aiuto». Ed è finito a vivere sulle spalle di suo figlio. Sulla generosità di Silvio Berlusconi non ha alcun dubbio l’ex agente dei vip, convinto che il leader di Forza Italia lo sia anche oggi.



Inoltre, sostiene che il loro legame non sia svanito: «Eravamo amici e gli amici restano sempre tali, anche se sono passati 7 anni e non l’ho più visto», ha dichiarato prima di entrare nel Palazzo di Giustizia di Milano, dove l’ex talent scout sperava di incrociarlo. Nessuna “carrambata” nei corridoi, visto che le testimonianze sono state fissate in due orari diversi. La versione comunque è stata confermata da Silvio Berlusconi, che ha spiegato le ragioni del prestito: «Sapevo che aveva bisogno, ma anche, dopo, che non ci sarebbe stata nessuna possibilità di riavere questo prestito che era un atto di generosità, poi ritenni di non interessarmene più». Poi ha preso le distanze dall’ex direttore e da Lele Mora: «Il signor Fede ha chiuso il suo rapporto con l’azienda per ragioni indipendenti da questo fatto. Non ho avuto più modo di parlare con Mora, mi ha cercato al telefono ma non ho risposto su suggerimento dei miei avvocati».

Leggi anche