Fratelli uccisi a Trento, Gabriele Sorrentino: un debito da oltre un milione alla base della tragedia (29 marzo 2017) – Un buco da un milione e centomila euro ha portato Gabriele Sorrentino a compiere un gesto che sicuramente non poteva essere previsto e che lascia un vuoto incolmabile. Il Corriere della Sera racconta come l’ex carabiniere cambiando strada e diventando promoter finanziario si sia rovinato la vita. Aveva perso infatti in pochissimo tempo tantissimi soldi tra quelli dei suoceri, di venti clienti e anche della vendita di un immobile. L’uomo non pagava più le bollette ed era arrivato a chiedere al padre ben cento euro per la benzina. In una situazione molto delicata l’uomo aveva perso davvero tutto e non sapeva come portare avanti un tenore di vita lussuoso che si era aperto con una famiglia che sembrava all’apparenza perfetta. Il gesto non si commenta e sicuramente lascia aperti tanti punti interrogativi. Il padre era l’unico ad aver fiutato qualcosa per la richiesta di soldi continui, anche la moglie aveva dei dubbi con l’uomo pronto a smentire tutto mostrandole finte schermate. (agg. di Matteo Fantozzi)
Fratelli uccisi a Trento, Gabriele Sorrentino: l’ultimo sms alla moglie (29 marzo 2017) – Emergono ancora dettagli sul caso dei fratelli uccisi a Trento, l’omicidio-suicidio del broker Gabriele Sorrentino. Prima di uccidere i figli di 4 e 2 nni e mezzo e di suicidarsi l’uomo avrebbe mandato un ultimo sms alla moglie per rassicurarla. Nel messaggio, come riportato dal Corriere della Sera, Gabriele Sorrentino avrebbe scritto “Stai tranquilla”. Queste sono le ultime ore vissute dal broker, secondo quanto ricostruito finora sull’omicidio-suicidio. Intorno alle 10 l’uomo ha preso l’automobile, un suv Volvo xc90, che è stato ripreso dalle telecamere di sorveglianza mentre usciva dal garage. Poi Gabriele Sorrentino ha guidato verso Sardagna ed è arrivato alla terrazza panoramica verso le 10.15: a quest’ora infatti una cella ha agganciato il segnale del cellulare dell’uomo. Dal suo telefonino avrebbe scritto l’ultimo sms alla moglie ignara di quanto il marito aveva compiuto e di quanto stava ancora per compiere. Poi, verso le 10.20-10.30, l’uomo si è buttato da una roccia, facendo un volo di oltre 150 metri. Sull’omicidio-suicidio sono in corso le indagini della squadra mobile di Trento.
Fratelli uccisi a Trento, Gabriele Sorrentino: la tragica risposta dell’autopsia dei bimbi (28 marzo 2017) – Continuano ad arrivare notizie legate ai fratelli che sono stati uccisi a Trento dal padre Gabriele Sorrentino. La situazione tragica è piena di risvolti che lasciano senza parole e sicuramente regalano dolore anche a chi non era legato alla situazione. Sono arrivate oggi, martedì 28 marzo 2017, le autopsie dei bambini che sono stati colpiti, come riportato da Ansa, da cinque martellate alla testa in totale. La Procura di Trento aveva disposto esami necroscopici che hanno sottolineato come uno dei bimbi sia stato colpito da una sola martellata mentre l’altro da tre-quattro. A breve poi dovrebbe essere anche rilasciato il nulla osta per la sepoltura dei corpi. Inoltre viene sottolineato come l’uomo, operatore finanziario, avesse un computer su cui hanno deciso di lavorare gli inquirenti per cercare di capire meglio la situazione di un uomo che era ridotto sul lastrico per una serie di decisioni assai rischiose e finite male. Sicuramente qualsiasi risposta trovata dentro quel computer non restituirà la vita né a Gabriele Sorrentino né ai due bambini.
Fratelli uccisi a Trento, Gabriele Sorrentino: la figlia scampata al massacro gli era molto legata (28 marzo 2017) – Trento è ancora incredula il giorno dopo il duplice omicidio-suicidio messo in atto da Gabriele Sorrentino, il papà che ha ucciso due dei suoi figli a colpi di martello prima di lanciarsi in un burrone. Ad essere risparmiata è stata la figlia maggiore di Gabriele, una tredicenne che per caso si trovava in gita scolastica e per questo è sfuggita al massacro. Di lei, come riportato da La Repubblica, ha parlato la barista del quartiere Albere che quotidianamente incontrava quella famigliola all’apparenza perfetta:”Anche la ragazzina si vedeva che era molto attaccata a Gabriele. I bimbi poi erano molto legati anche al nonno paterno, che vive nell’edificio di fronte ai Sorrentino. Ieri mattina li ho visti come sempre, era tutto normale, erano sereni, anche il padre”. Quello stesso nonno paterno che al figlio Gabriele, come riportato dall’edizione online de Il Corriere della Sera, era stato proprio l’artefice del trasferimento del figlio a Trento. Era stato lui, dopo la raffica di tagli di Alitalia del 2008 che aveva coinvolto anche Gabriele, a consigliargli:”Vieni qui a Trento, che stai a fare a Roma da solo?”, e a trovargli l’appartamento in affitto nel nuovo quartiere che è forse la causa dell’estremo gesto del broker, incapace di firmare il rogito dopo aver bruciato diverse migliaia di euro in investimenti sbagliati. (aggiornamento di Dario D’Angelo)
Fratelli uccisi a Trento, Gabriele Sorrentino era sommerso dai debiti (28 marzo 2017)-Gabriele Sorrentino, il papà di Trento che ha ucciso i sue due figli a colpi di martello, era sommerso dai debiti: ed è proprio questo, secondo gli inquirenti, il movente che ha spinto l’ex carabiniere a compiere un duplice omicidio prima di suicidarsi. La moglie veterinaria era convinta che ieri sarebbero dovuti andare dal notaio per firmare il rogito della casa nel quartiere Albere in cui vivevano da 2 anni. Un appartamento descritto dagli inquirenti come molto simile ad un asilo, studiato per i bambini, tanto la presenza di giocattoli pervadeva la casa. Ieri, però, nessun rogito è stato firmato: come riportato da Il Corriere della Sera, infatti, Gabrele Sorrentino da mesi non era più in grado di pagare le rate del «rent to buy» corrispondenti a 36 mila euro, una sorta di affitto con riscatto che alla fine gli sarebbero valsi l’acquisto della loro casa per circa mezzo milione di euro. Una spesa fuori budget, alla stregua del tenore di vita elevato impossibile da sopportare, soprattutto dopo che alcuni investimenti non erano andati a buon fine e anche la liquidazione da 60mila euro come ex dipendente Alitalia era stata bruciata. (aggiornamento di Dario D’Angelo)
Fratelli uccisi a Trento, Gabriele Sorrentino si è suicidato a causa di problemi economici? (28 marzo 2017)- La comunità di Trento è ancora sconvolta per quanto successo a Marco e Alberto, i due bambini di quattro e due anni e mezzo uccisi a martellate dal padre. Secondo le prime ricostruzioni, Gabriele Sorrentino avrebbe lasciato in soggiorno il martello insanguinato, in quell’appartamento moderno in via della Costituzione, nel quartiere moderno di Albere. Alcuni testimoni affermano di aver visto l’auto di Sorrentino, una Volvo, sfrecciare verso l’Hotel Panorama attorno alle 10:30. È qui, nel sobborgo di Sardagna, che il suo corpo è stato ritrovato in fondo ad un burrone due ore più tardi. La pista primaria che stanno seguendo in queste ore gli investigatori è di tipo economico, per via di alcuni appartamenti che Gabriele Sorrentino era in procinto di acquistare, nelle vicinanze della casa di famiglia. “Si ipotizza che potesse avere difficoltà di carattere economico”, sottolinea a La Repubblica Pasquale Profiti, il Sostituto Procuratore di Trento. L’ipotesi sarebbe avvallata dall’assenza di un biglietto da parte del suicida, alcun particolare che indichi una possibile motivazione del suo gesto. Esclusa l’ipotesi del coinvolgimento di una terza persona sulla scena del crimine, dato che in quelle ore la moglie, Sara Failla, si trovava al lavoro e le prove non sarebbero state inquinate.
Fratelli uccisi a Trento, Gabriele Sorrentino si è suicidato, un negoziate: “Sembrava una famiglia felice” (28 marzo 2017)- Sconvolge la notizia che arriva da Trento dove un uomo ha ucciso i suoi due figli piccoli e si è poi tolto la vita in un burrone. Le parole di stupore arriva da chi conosceva la famiglia anche se nella superficialità di tutti i giorni. La Voce del Trentino riporta alcune voci che di sicuro ci fanno capire molti dettagli di una situazione davvero molto delicata. Un negoziante della zona dove abitavano e dove si è consumata la tragedia ha sottolineato: “Gabriele era un uomo alto, con le spalle molto larghe. Non parlava tanto, ma era educato come la moglie che chiacchierava con le persone più volentieri. Spesso li vedevamo in giro lei con la carrozzina e il cane alano al guinzaglio”. Un vicino invece sottolinea: “Sembrava fossero di origine di Roma. I tre figli erano belli ed educati. Erano tutti persone squisite. Non si capisce quindi davvero il perchè del gesto compiuto”.