Bufera attorno a Paolo Crepet che è stato chiamato di recente ad una perizia da Lottomatica in causa contro il sindaco di Bergamo Giorgio Gori che voleva nella sua città regole e paletti assai più restrittivi contro le sale slot e i tanti bar con giochi d’azzardo presenti nella Bergamasca (e con notevoli conseguenze sulla società). Lo psichiatra dei salotti tv ha condotto una consulenza assai audace in cui sostanzialmente sul tema della ludupatia ha provato a difendere la sua ipotesi di assoluzione per il gioco d’azzardo, anche se i giudici hanno dato ragione al comune di Bergamo nella causa contro Lottomatica. Ma è la perizia in realtà a fare discutere, «Non esiste un punto di riferimento scientificamente accertabile», spiega Crepet: «stabilire un serio e probativo rapporto di causa/effetto tra il gioco e gli effetti psicopatologici è complesso», ma per lo psichiatra è altrettanto «difficile sia capire qual è la patologia di partenza sia qual è la prevalente». Secondo Crepet infatti, come nota oggi sul Corriere un fondo di Stella sulla sua perizia, «il malato di gioco rientra nella categoria dei malati impulsivi-compulsavi alimentati a vario genere spesso da altre dipendenze quali la bulimia o la tossicodipendenza». In poche parole un malato ludopata è predisposto e dunque non “inficiano” le possibilità di continuo gioco d’azzardo che vengono trovate in bar e sale slot. La perizia, ovviamente, ha fatto scalpore e la primissima reazione del sindaco di Bergamo è assai dura, «Ippocrate si starà rivoltando nella tomba. I sogni? Abbiamo problemi enormi di persone che hanno perso tutto e Crepet parla del diritto ai sogni?». Qui Gori fa riferimento al passaggio della perizia dove Paolo Crepet “avanza” la sua teoria sulla ludopatia – che in altri contesti in passato aveva definito come ingigantita da fini politici – e afferma «Non si tengono in considerazione alcuni effetti potenzialmente positivi del gioco, quali la socializzazione, il diritto al sogno, la possibilità di alleviare la propria amarezza e la propria tristezza: non credo che tocchi allo Stato disciplinare anche i sogni e le speranze…». Bergamo intendeva ridurre alcuni punti chiave del gioco d’azzardo in città, «sale gioco e punti-azzardo lontani da scuole, ospedali, bancomat, luoghi sensibili e chiusi in tre fasce orarie, colazione, pranzo, cena», ricorda Gori, in modo da allontanare un problema potenzialmente devastante per le tante famiglie di Bergamo, come nel resto d’Italia.
– Le dichiarazioni e la perizia di Paolo Crepet non sono state prese benissimo da alcuni consumatori e vittime della ludopatia, tanto che il Codacons ha sporto denuncia contro lo psichiatra dopo l’asaluzione di Lottomatica nella causa contro il comune di Bergamo. «Attraverso una perizia a favore della lobby dei giochi, sarebbe arrivato a «santificare» l’azzardo, sostenendo che sale slot, videopoker e slot machine creerebbero effetti positivi sulle persone». Secondo il Codacons, come continua nella sua nota, la tesi di Crepet andrebbe contro tutti gli studi scientifici in materia e contro le disposizioni del ministero della Salute. Per questo motivo la denuncia è stata presentato contro l’Ordine dei Medici di Roma, chiedendo di acquisire la perizia a favore di Lottomatica redatta da Paolo Crepet: «se al suo interno saranno confermate le gravi tesi apparse sulla stampa, di adottare provvedimenti nei confronti dello psichiatra, compresa la radiazione dall’Albo». Ricordiamo infatti che l’intera vicenda nasce da un articolo di Gian Antonio Stella apparso sul Corriere della Sera che cita svariati stralci della perizia tenuta da Crepet contro il comune di Bergamo e a favore del gioco d’azzardo (legalizzato, va ricordato) di molte slot machine servizi ludici.