Il Pontificato di san Sisto III si protrasse dal 432 al 440 e apportò importanti discussioni alla religione cattolica. Famoso fu il suo impegno nello studio e nella decisione di attribuire a Maria il nome di “Madre di Gesù”. Papa san Sisto, durante il suo pontificato, apportò numerose migliorie a importanti chiese e basiliche, fece ristrutturare e ricostruire monumenti religiosi di grande importanza e valore. Le sue famose otto apostoliche sono tutt’oggi utilizzate nelle prediche domenicali, a modello di tolleranza e protezione della fede cattolica. Papa san Sisto diceva, in queste lettere pregne di passione e carità cristiana, che un buon Papa deve prendersi cura di tutte le chiese, di tutte le genti e non può fare preferenze o differenze tra i suoi devoti. Dimostra così il più sommo e ampio impiego pratico della dottrina cattolica e del senso di pietas, nonché delle parole e degli insegnamenti di Nostro Signore. Tra le opere monumentali ed architettoniche da lui promosse e incentivate ricordiamo la Basilica sull’Esquilino, una splendida basilica che fece ricoprire interamente di mosaici, dal valore inestimabile. La dedicò alla Madonna, alla Madre di Dio, suggellando così definitivamente il suo percorso d’impegno spirituale nel riconoscere a Santa Maria questo ruolo fondamentale nella religione cristiana. Si impegna a far completare le decorazioni nella famosa Balisica degli Apostoli ed erige una grande, statuaria e pregiata Basilica per San Lorenzo, a cui era particolarmente devoto e dove fu seppellito alla sua morte. San Sisto III, Papa e Santo, viene ricordato oggi come esempio di conduttore di greggi spirituali buono e giusto, attento alla politica corretta e amante dell’arte. Un esempio di rispetto verso le opere monumentali dedicate alle personalità religiose, in grado di coniugare spiritualità e praticità e capace di condurre e consolare con poche ma importanti parole. Sotto il suo pontificato furono combattute grandi battaglie per la difesa della religione cattolica. Papa san Sisto III combattè per tutta la sua vita contro gli eretici e contro chi praticava eresie. Lo fece con pazienza e tolleranza, con una dolcezza e una diplomazia uniche, tanto che alcuni, a un certo punto, cominciarono ad accusarlo di propendere anch’egli per l’eresia. 



Non è attualmente, a patronato di nessuna città ma è molto amato a Roma e il suo culto è praticato in diverse chiese romane a lui dedicate. Viene ricordato durante le Messe come esempio fulgido e puro di capacità di parlare con i nemici mantenendo la calma e la dolcezza necessarie per trovare accordi. San Sisto III è il santo a cui ci si rivolge per chiedere la capacità, la forza e l’abilità di risolvere situazioni spinose, discussioni pericolose e che possono compromettere la serenità familiare o comunitaria. È il santo della diplomazia, delle buone intenzioni, della capacità di trovare compromessi ed accordi per sconfiggere il male a favore dei buoni principi senza creare guerre e senza spargere sangue. Un Papa che ha segnato la storia della religione cattolica perché fu uno dei primi a scendere tra le genti ed ad ascoltare i suoi devoti, interagendo con loro e andando a parlare personalmente con gli eretici per convincerli ad abbandonare la loro sbagliata causa.

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