Il Delitto di Garlasco ha vissuto ieri forse una delle ultime novità per quanto riguarda almeno la posizione di Andrea Sempio, archiviata definitivamente. Mentre la difesa di Alberto Stasi tenta di ritrovare il bandolo della matassa per le prossime mosse, arriva il commento dei genitori di Chiara Poggi, «Non spetta alle vittime valutare se le accuse incautamente rivolte ad una persona innocente nell’esclusivo interesse del condannato siano state o meno legittime, ma l’augurio è che tutto questo non abbia davvero più a ripetersi», hanno commentato ai cronisti Rita e Giuseppe Poggi attraverso i loro avvocati Francesca Compagna e Gian Luigi Tizzoni. In maniera del tutto composta, i genitori della vittima di Garlasco non intendo affrontare altre indagini e nuove possibili teorie; «L’esito di quest’ulteriore indagine conferma ancora una volta la sicura responsabilità di Stasi al di là di ogni ragionevole dubbio». (agg. di Niccolò Magnani)



-All’indomani della decisione del gip di Pavia Fabio Lambertucci di archiviare l’inchiesta-bis del delitto di Garlasco avente come protagonista Andrea Sempio, non è ancora detta la parola fine sul processo per la morte di Chiara Poggi avvenuta 10 anni fa. La difesa di Alberto Stasi, il fidanzato della vittima condannato a 16 anni di reclusione con l’accusa di omicidio, ha infatti dichiarato che questa archiviazione non pregiudica l’intenzione di presentare un’istanza di revisione del processo alla Corte d’Appello di Brescia già a partire dalle prossime settimane. L’istanza di revisione, fanno sapere gli avvocati Fabio Giarda e Giada Bocellari, si baserà su nuove indagini condotte proprio dal pool difensivo del bocconiano. Certo è che ad essere interessato dal dibattimento non dovrebbe essere Andrea Sempio, l’amico del fratello di Chiara – all’epoca dei fatti 18enne – coinvolto in questa vicenda alcune indagini genetiche effettuate a sua insaputa dai legali di Stasi. A chiarire la sua totale estraneità rispetto all’omicidio di Chiara Poggi è stato proprio il gip Lambertucci, sottolineando come “rileggendo criticamente l’elaborato allegato all’esposto, la conclusione che pare di poter trarre è che non vi è alcuna corrispondenza fra il materiale genetico rinvenuto sui reperti ungueali di Chiara Poggi ed il dna di Sempio”. Sempre il giudice per le indagini preliminari, come riportato da Il Giorno, ha evidenziato l’assenza di un movente credibile tale da convincere Sempio ad uccidere Chiara:”Anche volendo immaginare un invaghimento da parte del ragazzo nei confronti della vittima, circostanza peraltro completamente smentita dal fratello di Chiara (a cui è verosimile che, in questa ipotesi, Sempio si sarebbe rivolto per ottenere informazioni sulla sorella e magari usarlo come intermediario per rappresentare alla stessa il proprio interesse), non si comprende per quale assurdo motivo Sempio avrebbe dovuto, senza compiere alcun tentativo di avvicinamento alla ragazza, ucciderla con modalità così brutali ed efferate”. Per queste ragioni, “escluso il motivo della violenza sessuale ipotetico e senza nessun riscontro non è possibile individuare alcun motivo per cui un ragazzo di 19 anni avrebbe dovuto determinarsi a compiere un gesto tanto violento ed efferato”. A compiere il delitto di Garlasco, spiega il gip, è stato un soggetto con “un prolungato rapporto di quotidiana intimità, di cui non c’e’ traccia nelle evidenze probatorie con riguardo ai rapporti tra Chiara Poggi e Andrea Sempio”. 

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