Continuano le voci attorno allo psichiatra arrestato ad Aosta incastrato dalle telecamere. L’indagine era iniziata grazie alla guardia di finanza come riporta Valle D’Aosta Glocal. Questi avevano sottolineato che l’uomo riceveva denaro durante le visite mediche. Dalle indagini è merso inoltre che si sono verificati addirittura diciotto casi di molestie e per trentacinque volte all’uomo è stato consegnato del denaro. Si parla in quasi tutti i casi di cinquanta euro. All’uomo sono stati sequestrati ben quattromila euro e tremila franchi svizzeri in contanti. L’inchiesta, va sottolineato, non si può considerare ancora conclusa. La guardia di finanza che la conduce è quella del Gruppo Aosta con a capo il tenente colonnello Francesco Caracciolo e sarà poi coordinata dal Pubblico Ministero Giancarlo Avenatti Bassi. Ovviamente l’aggravante è rappresentata dal fatto che il medico lavorava e svolgeva questi malaffari negli ambienti della Usl. (agg. di Matteo Fantozzi)
E’ finito nei guai uno psichiatra arrestato per truffa e violenza sessuale ad Aosta. Ne dà notizia l’agenzia di stampa Ansa.it che rivela il complesso lavoro della Guardia di Finanza la quale è riuscita ad arrestare il 63enne Marco Bonetti, di professioni psichiatra ma che in realtà faceva di tutto ad eccezione che curare i numerosi pazienti che si rivolgevano a lui. Il medico, al quale sono stati concessi i domiciliari, è stato incastrato dalle telecamere nascoste che erano state installate negli ambulatori dell’Usl documentando episodi di violenza sessuale e corruzione ai danni di numerosi pazienti affidati a lui in cura dal Servizio sanitario nazionale. Stando alle indagini condotte dalle Fiamme Gialle, inoltre, Bonetti avrebbe anche fornito ai suoi pazienti farmaci ospedalieri in suo possesso, in cambio di denaro. Non solo: ad altri pazienti avrebbe anche rilasciato certificati falsi usati per il rinnovo della patente di guida, omettendo la presenza di patologie psichiatriche. Per questo, oltre che dei reati di violenza sessuale e truffa pluriaggravata dovrà rispondere anche di peculato e corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio. In tutto sarebbero 18 le molestie sessuali accertate e 35 i pagamenti ricevuti stando all’indagine che ha preso il via dopo la segnalazione del ricevimento di denaro, nel corso delle sue visite, da parte dello psichiatra arrestato. La magistratura aveva così dato l’ok alle riprese che lo hanno riguardato per circa 50 giorni alla fine del 2016, nel corso delle quali sono state accertate le responsabilità del medico, arrestato nella giornata di ieri. Nel corso delle perquisizioni sono stati sequestrati anche 4000 euro e 3000 franchi svizzeri, denaro che secondo la Guardia di Finanza proverrebbe interamente dai reati commessi e che ha dato il via anche ad una indagine tributaria parallela. L’indagine è tutt’altro che conclusa e potrebbe portare ancora a nuovi clamorosi colpi di scena. Intanto, la Usl della Valle d’Aosta ha già fatto sapere l’intenzione di ritenersi sin da ora parte offesa nel procedimento contro lo psichiatra arrestato per truffa e violenza sessuale, lasciando intendere la possibilità di valutare azioni a tutela del proprio patrimonio e della propria immagine.