Un episodio di violenza, l’ennesimo in Italia nel giro di poche ore, questa volta già risolto con la confessione del marito della povera Battistina Russo, 52 anni, uccisa dal 64 compagno di una vita, Angelo Visciglia. Il caso ha fatto scalpore e orrore e Pinerolo in provincia di Torino ed è intervenuto perfino il Vescovo Mons. Debernardi per provare a dare un pensiero ad una città “shoccata” il giorno dopo la confessione del pensionato con piccoli precedenti penali. «Questo episodio di violenza accaduto nella nostra città non può che riempirci di tristezza. Purtroppo, ancora una volta, la vittima è una donna», spiega il Vescovo di Pinerolo in una nota rilasciata alla città. «A Pinerolo da tempo diverse volontarie operano a favore delle donne vittime di violenza, con un grande lavoro di supporto e di sensibilizzazione», ricorda il porporato rispetto all’impegno che ora aspetta tutti nella comunità colpita a freddo da questa notizia orrenda. Per Debernardi, «A Pinerolo da tempo diverse volontarie operano a favore delle donne vittime di violenza, con un grande lavoro di supporto e di sensibilizzazione. Assicuro la mia preghiera per la signora Battistina, per i figli e anche per il marito», conclude la nota del vescovo riportata dall’agenzia Agensir. (agg. di Niccolò Magnani)
Uxoricidio a Pinerolo, dove un uomo di 64 anni ha ucciso la moglie 52enne a coltellate nella loro casa in via Poirino 37. A risultare fatali per la vittima, come riportato da La Repubblica, sono state le ferite inferte dall’uomo all’addome. L’assassino, subito dopo aver ucciso la moglie in cucina, ha deciso di consegnarsi e ha telefonato al 112:”Venite, ho ucciso mia moglie”, ha detto agli inquirenti che hanno raccolto la sua chiamata. Sul posto, oltre ai militari dell’Arma, si sono precipitati anche i sanitari del 118, ma per la donna non c’era più nulla da fare, come hanno potuto constatare non appena fatto il loro ingresso all’interno dell’abitazione. Agli inquirenti che lo hanno tratto in arresto dopo le ore 18:30, l’uomo ha subito confessato il movente dell’omicidio dicendo che la moglie “spendeva troppi soldi”, mentre La Stampa sostiene che si sia anche lamentato di essere lasciato spesso da solo dalla compagna. La situazione familiare, secondo quanto riportato da La Repubblica, non era delle più rosee: la donna lavorava come addetta alle pulizie, mentre il killer era disoccupato. Del nucleo familiare, come riportato da La Stampa, faceva parte anche il figlio maschio di 30 anni della coppia, che al momento dell’omicidio non era in casa.