Una bomba carta lanciata proprio davanti all’ospedale di Napoli “Loreto Mare” fa riaprire i misteri e gli allarmi nella struttura passata tristemente alle cronache nei giorni scorsi per la maxi operazione contro i furbetti del cartellino, con 95 indagati e 50 arrestati tra medici, amministrativi e addetti dell’ospedale. Un boato è stato avvertito in mattinata dai pazienti e dai medici del Loreto Mare, con un una esplosione in piena regola avvertita praticamente in tutta la zona: paura in corsia, anche se all’interno della struttura sanitaria non si è verificato alcun incidente o attentato. Secondo le prime ricostruzioni fatte dal Mattino d Napoli, la bomba carta sarebbe fatta esplodere dai manifestanti che hanno inscenato davanti all’ospedale una protesta ancor diversa rispetto all’operazione anti-assenteismo. «A scendere in piazza dipendenti della Silba Spa (società che gestisce i centri medici di riabilitazione Villa Alba in Cava de’ Tirreni, Villa Silvia in Roccapiemonte e Gf Montesano in Roccapiemonte), da questa mattina in liquidazione e che sostengono siano a rischio 500 degenti affetti da disabilità mentali e 350 posti di lavoro», riportano i colleghi del Mattino.
Una bomba carta lanciata davanti al Loreto Mare e l’ospedale degli scandali che torna subito nelle cronache nazionali: questa volta però non si tratta di assenteismo o finte strisciate del cartellino all’ingresso, ma qualcosa di altrettanto serio e grave come il lancio di un ordigno artigianale fatto dai manifestanti di alcune strutture sanitarie della provincia di Salerno, come potete leggere qui sopra. Deflagrazione è stata avvertita in tutta la zona e paura per medici e pazienti: ora sono in corso i rilievi per cercare di capire anche chi materialmente ha lanciato la bomba carta in modo da poterlo fermare e interrogare. Ora i manifestanti hanno lasciato il piazzale antistante l’ospedale Loreto Mare: pare che siano venuti davanti alla struttura perché uno dei proprietari delle strutture sarebbe un primario dell’ospedale, e ora si stanno dirigendo verso corso Meridionale 53, sede di Eurosportello, dove lavora un altro titolare delle strutture in liquidazione. Non c’è pace per il Loreto Mare dopo questo e soprattutto gli scandali dei giorni passati: i carabinieri dei Nas hanno eseguito cinquanta cinque ordinanze di custodia cautelare per altrettanti dipendenti finiti agli arresti domiciliari. In totale sono novanta quattro le persone indagate e finite nel mirino della procura di Napoli. Le indagini portate avanti dai militari dell’arma hanno permesso di appurare come i dipendenti – tra cui medici ed infermieri – furbetti strisciavano il cartellino e dopo poco si allontanavano dal posto di lavoro. L’inchiesta iniziata due anni fa ha portato i carabinieri a scoprire migliaia episodi in cui i dipendenti del nosocomio napoletano non erano a lavoro.