È subito diventata trend topic su Twitter. Le voci infatti su questa appche minerebbe la privacy degli utenti che usano Whatsapp ha portato moltissime persone a discutere sui social network di questo. La paura infatti che ci sia la possibilità di veder i propri dati trafugati da chiunque è diventata quasi una fobia generale della nostra generazione. Come ha raccontato il film di Paolo Genovese ”Perfetti sconosciuti” sicuramente siamo una generazione che dentro un piccolo smartphone custodisce segreti, seconde vite e possibilità di cui magari si vogliono tenere all’oscuro persone anche molto vicine a noi. Siamo sicuri però che questo non sia controproducente e ci porti a chiuderci sempre di più? Certo questo è possibile, ma non giustifica comunque l’esistenza di un’applicazione che possa portare chiunque a guardare dentro al nostro cellulare. E’ logico quindi pretendere una protezione direttamente dal fornitore. (agg. di Matteo Fantozzi)



È l’applicazione con sui si possono decrittare le conversazioni private e, quindi, spiare le conversazioni altrui. L’applicazione è stata progettata per smascherare le falle dei protocolli di sicurezza di WhatsApp, ma è diventata per molti lo strumento attraverso cui carpire immagini, video e conversazioni di altri dispositivi connessi alla stessa rete wi-fi. Si tratta di un uso che viole le regole sulla privacy e per il quale, dunque, si può essere perseguiti penalmente. Ma ci si può difendere dai tentativi di intrusione, anzi farlo è più semplice di quanto si possa immaginare: in primis bisogna evitare di usare WhatsApp nei luoghi pubblici se ci si connette a reti wi-fi non sicure, quindi si può in alternativa utilizzare la connessione 3G o 4G del prprio dispositivo. Se non si può fare a meno di usare il wi-fi, allora si può usare un programma che cripta i messaggi, rendendoli illeggibili a coloro che non posseggono il codice di decriptazione usato. Su Play Store e Apple Store se ne trovano diversi per riuscire a difendere nel migliore dei modi la propria privacy e quindi da WhatsApp Sniffer.



Le conversazioni su WhatsApp possono essere spiate con Sniffer, un software per Android e iPhone che – a scanso di equivoci – viola molte disposizioni normative in materia di privacy. Questa applicazione è salita agli onori della cronaca per un servizio de Le Iene Show, che ha trattato un complicato e controverso triangolo amoroso. WhatsApp Sniffer, dunque, permette di controllare le chat di un altro dispositivo che si trova sotto la copertura della stessa rete wi-fi, quindi spiare una delle app più sicure al mondo, soprattutto per quanto riguarda l’aspetto della privacy. Ci teniamo a precisare che utilizzando questa applicazione si commette un reato: utilizzare un software di questo tipo e con quelle finalità si finisce per essere puniti dalla legislazione, che tra l’altro è particolarmente severa in materia. WhatsApp Sniffer, però, è reperibile in rete e quindi scaricabile: non è reperibile su Play o Apple Store per questioni legate, appunto, alla privacy e alla sicurezza, quindi l’installazione sul dispositivo è necessariamente manuale. Nonostante porti a commettere un reato penalmente rilevante, questa applicazione garantisce i risultati per i quali viene installata: dopo aver effettuato la connessione e lo “spofing” automatico, è in grado di spiare le conversazioni. Con questa app è, dunque, possibile carpire le conversazioni WhatsApp avvenute sotto la stessa rete internet, senza che l’utente spiato possa rendersene conto. Quindi, si possono “rubare” messaggi, contenuti multimediali, foto e video. L’uso di questa applicazione tra l’altro è semplice, un altro motivo per dibattere sul tema della violazione della privacy: la cronaca è piena di casi di diffusione non autorizzata di dati e contenuti carpiti da WhatsApp. Le conseguenze, dunque, non sono solo legali: usando questo tipo di software si rischia di generare conseguenze inaspettate.

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