Quando è stato rinvenuto il corpo senza vita di Antonella Lettieri all’interno della sua abitazione, la mattina del 9 marzo scorso, gli inquirenti non hanno potuto non notare immediatamente una ciocca di capelli tra le sue mani. Stando a quanto rivelato da Lacnews24.it, la ciocca di capelli apparterrebbe alla stessa vittima, la quale se la sarebbe strappata nel vano tentativo di difendersi dal suo assassino. Questo rende ancora più inquietante il drammatico quadro nel quale si sarebbe consumato l’omicidio della donna 42enne. Al vaglio dei Ris resta ancora il materiale trovato sotto le unghie di Antonella Lettieri e che potrebbe corrispondere al Dna del suo assassino. Nel caso in cui il Dna fosse riconducibile a Salvatore Fuscaldo, è chiaro che la posizione dell’uomo si complicherebbe ancora di più. L’intento degli inquirenti è però quello di capire se accanto al presunto assassino della donna di Cirò Marino abbiano agito anche altre persone. I sospetti della sorella della vittima, infatti, continuano a concentrarsi proprio sulla moglie indagata dell’arrestato. (Aggiornamento di Emanuela Longo)

Nel corso dei nuovi sopralluoghi, prima in casa di Salvatore Fuscaldo, poi in quella di Antonella Lettieri, da parte dei Ris di Messina, come rivela Lacnews24.it, sono stati sequestrati alcuni oggetti ritenuti importanti. Gli inquirenti, per non lasciare nulla al caso avrebbero così deciso di portare via ed analizzare alcuni attrezzi da macellaio usati dal defunto padre della vittima 42enne massacrata nella sua abitazione. Il dubbio degli inquirenti è che Salvatore Fuscaldo, ritenuto il presunto assassino della commessa, abbia potuto usare un’arma bianca trovata in casa della donna e poi ripulita e rimessa al suo posto. Da qui la scomparsa misteriosa dell’arma del delitto di Antonella Lettieri, la quale la si è cercata ovunque, nei campi limitrofi alla sua abitazione e, nelle passate ore, anche al porto di Cirò Marina. Antonella, come emerso, si sarebbe difesa con tutte le sue forze al punto da strapparsi la ciocca di capelli trova poi nelle sue mani ed ora oggetti di analisi da parte dei Ris di Messina. (Aggiornamento di Emanuela Longo)

Le indagini sull’efferato delitto di Antonella Lettieri non si fermano, a distanza di quasi un mese dall’atroce fatto che ha sconvolto Cirò Marina. In attesa delle novità sul giallo e che saranno rese note nella prima serata di oggi con la nuova puntata di Quarto Grado, si snocciolano le ipotesi in riferimento all’arma del delitto. Sono ancora tanti i misteri che avvolgono il caso che vede attualmente in carcere il vicino di casa della vittima, Salvatore Fuscaldo. Come rivela il portale Lacnews24.it, gli inquirenti sono attualmente a caccia delle armi e delle chiavi della casa di Antonella Lettieri, scomparse misteriosamente e forse portate via dal suo assassino. Per tale ragione, le indagini hanno riguardato anche il porto di Cirò Marina dove gli inquirenti starebbero cercando almeno una delle armi usate da Fuscaldo per compiere il terribile omicidio della commessa 42enne. Il luogo sarebbe oggetto di attenzione soprattutto alla luce di alcune indicazione sui movimenti del presunto killer. La sensazione, in ogni modo, è che la svolta nel caso del delitto efferato di Antonella Lettieri sia ormai prossima, come emerso anche dagli ultimi sopralluoghi compiuti in casa dell’arrestato e successivamente della vittima, quasi a voler cristallizzare il quadro indiziario e chiarire se il presunto assassino abbia agito da solo o aiutato da un complice prima o dopo l’omicidio della donna. (Aggiornamento di Emanuela Longo)

Sul caso di Antonella Lettieri, mentre siamo in attesa delle ultime novità che verranno espresse nella puntata di questa sera a Quarto Grado, continua a far parlare l’intrusione dell’uomo incappucciato due sere fa, in piena diretta di un’altra trasmissione, Chi l’ha visto. Subito dopo che i Ris avevano condotto le rilevazioni nell’appartamento di Salvatore Fuscaldo, il presunto assassino della donna di Cirò Marina, un uomo incappucciato si è introdotto nella casa e vi è uscito circa 20 minuti all’interno. L’inviata della trasmissione di Rai3 ha avvisato subito gli inquirenti che, dopo aver visionato le immagini, hanno scoperto che potrebbe trattarsi del fratello di Fuscaldo, quello stesso che aveva anche tentato di depistare le indagini ad inizio inchieste chiamando la polizia e affermando, «Indagate altrove, la famiglia Fuscaldo non c’entra». Gli interrogativi che erano stati posti da Chi l’ha visto – Cosa è andato a fare il fratello a casa della famiglia Fuscaldo dopo l’importantissima ispezione del Ris di Messina? Cosa cercava? – sono rimasti anche in questi ultimi giorni, visto che non vi sono stati importanti novità a riguardo, nemmeno convocazioni del fratello del presunto assassino di Antonella. (agg. di Niccolò Magnani)

Un delitto del quale manca ancora un movente, quello di Antonella Lettieri, la giovane donna di Cirò Marina massacrata la sera dell’8 marzo scorso. A seguire gli ultimi sviluppi dell’intricato caso sarà la trasmissione Quarto Grado, che tornerà questa sera con nuove importanti novità, alla luce di quanto avvenuto nelle passate ore. Gli ultimi due giorni sono stati infatti caratterizzati da importanti sopralluoghi avvenuti prima nell’abitazione del presunto assassino della commessa, il vicino di casa e bracciante agricolo 50enne, ora in carcere, Salvatore Fuscaldo e successivamente nella stessa abitazione dove la vittima è stata uccisa. I Ris di Messina, dunque, nella giornata di ieri hanno eseguito nuovi importanti accertamenti sulla scena del crimine, dalla stanza in cui Antonella Lettieri è stata brutalmente uccisa e fino ai piani superiori dell’appartamento, trovati totalmente a soqquadro. Come evidenziato dalla trasmissione Pomeriggio 5 nella puntata di ieri, dopo aver analizzato l’appartamento della vittima, i Ris si sono spostati all’esterno per compiere nuove analisi anche sulla sua auto. I sopralluoghi sono durati anche ieri per molte ore nonostante resti ancora da capire cosa stessero cercando gli inquirenti nei luoghi in uso ad Antonella Lettieri. Informazioni, queste, impossibili da ottenere anche alla luce degli atti di inchiesta secretati per motivi di ordine pubblico. Il magistrato, in tal senso, ha deciso di non rendere noti neppure i primi risultati avuti dagli esami di laboratorio del Ris e che hanno riguardato, fra tutti, i capelli rinvenuti nelle mani di Antonella dopo la sua uccisione. Come ribadisce l’inviata della trasmissione dell’ammiraglia Mediaset, tuttavia, quasi certamente ci sarà stato qualcosa di importante tanto da spingere gli inquirenti ad un ritorno inaspettato nell’abitazione della vittima, dove ieri i sopralluoghi sono durati per oltre cinque ore, dopo le sei ore di accurati accertamenti che avevano riguardato il giorno precedente anche l’appartamento di Salvatore Fuscaldo. Ricordiamo che nell’ambito delle indagini sul delitto di Cirò Marina, nei giorni scorsi sono stati ritrovati anche una coperta intrisa di sangue e un paio di scarpe anch’esse riportanti macchie ematiche. I risultati sui due oggetti repertati avranno un’enorme importanza al fine di capire se il presunto assassino si trovasse da solo o se avesse dei complici che lo avrebbero potuto aiutare sia prima che dopo l’omicidio, nella fase relativa all’occultamento dell’arma (o delle armi) del delitto. Il Colonnello dei Carabinieri di Crotone, ai microfoni di Pomeriggio 5 ha motivato il ritorno dei Ris nelle abitazioni distanti pochi metri l’una dall’altra, ovvero quella di Salvatore Fuscaldo e quella della vittima: “Si tratta di una esigenza del Ris di fare un’ulteriore ispezione dei luoghi”, ha commentato. “Un approfondimento e una conferma di quello che possono essere i dati già acquisiti sulla scena del crimine”, ha aggiunto. Dopo gli accertamenti in casa della persona indagata, sempre secondo il Colonnello dei Carabinieri, gli inquirenti avrebbero già trovato dei riscontri in riferimento alla trapunta e agli scarponcini. Sebbene Fuscaldo abbia negato, gli scarponcini trovati e macchiati di sangue apparterrebbero proprio al principale indagato, arrestato lo scorso 16 marzo. In merito alla trapuntina, invece, non è ancora chiaro se questa si trovasse in casa della famiglia Fuscaldo o, al contrario, in casa di Antonella Lettieri. Su questo aspetto, ad oggi, non ci sarebbe assoluta chiarezza.