Un incubo terminato per Andrea Sempio, giovane di Garlasco il quale era stato indagato come atto dovuto nell’ambito dell’inchiesta bis sul delitto di Garlasco nel quale perse la vita Chiara Poggi. Del caso tornerà ad occuparsi la trasmissione Quarto Grado nella nuova puntata di oggi, che approfondirà l’archiviazione dell’inchiesta a carico di Sempio. Dopo la notizia, come riporta CorriereQuotidiano.it, gli avvocati della famiglia Poggi hanno reso pubblica una nota nella quale si ribadisce la presa di coscienza della decisione della Procura di Pavia. “Anche l’esito di quest’ulteriore indagine conferma ancora una volta la sicura responsabilità dello Stasi al di là di ogni ragionevole dubbio”, si legge. Gian Luigi Tizzoni e Francesco Compagna, avvocati difensori della famiglia di Chiara Poggi, hanno ribadito i ringraziamenti dei familiari della ragazza uccisa nei confronti del lavoro svolto dai magistrati “che hanno consentito di accertare con il loro lavoro, lontano da qualsiasi vetrina mediatica, la sicura responsabilità di Alberto Stasi”, nonostante gli ostacoli incontrati.
Per mesi i riflettori sono tornati ad accendersi sul giallo del delitto di Chiara Poggi, avvenuto il 13 agosto 2017. Ad entrare con forza nell’inchiesta bis, ridando speranza al solo accusato dell’omicidio, il fidanzato Alberto Stasi (in carcere, dove sconta una condanna in via definitiva a 16 anni), era stato Andrea Sempio. Giovane 29enne, anche lui di Garlasco ed amico del fratello minore della vittima. Su di lui si erano ammassati i maggiori dubbi della famiglia dell’arrestato, che aveva ribadito anche alcune anomalie nell’alibi fornito dal giovane nel corso delle indagini. I pm che hanno proceduto con l’archiviazione dell’inchiesta a suo carico, hanno ritenuto veritiero il suo alibi, per la mattina in cui Chiara Poggi aprì inconsapevolmente la porta al suo assassino. I magistrati hanno anche spiegato l’anomalia dello scontrino tenuto per tanto tempo dal giovane Sempio, ben conservato. Hanno scritto in merito: “L’idea di trattenerlo è venuta alla madre, alla luce del drammatico accadimento occorso quel giorno e della elevata probabilità che il figlio, amico del fratello della vittima venisse sentito”. Un giallo risolto, dunque, del quale si discuterà questa sera nel corso della nuova puntata della trasmissione Quarto Grado, in onda su Rete 4.
Poco prima dello scorso Natale intervenne un colpo di scena clamoroso nell’ambito del giallo sul delitto di Chiara Poggi, la giovane uccisa a Garlasco il 13 agosto 2007 e per il cui omicidio è stato condannato in via definitiva a 16 anni il fidanzato Alberto Stasi. Dallo scorso dicembre, infatti, entrò con forza nell’inchiesta un nuovo nome, quello di Andrea Sempio, indagato per atto dovuto dopo una serie di dubbi sollevati dalla difesa di Stasi e che cercarono di spostare l’attenzione sul 29enne, amico del fratello minore della vittima. La sua posizione fu posta sotto la lente di ingrandimento dopo un esposto-denuncia presentato alla procura da Elisabetta Ligabò, madre di Alberto Stasi. Contro il neo indagato, il suo stesso Dna che secondo il biologo forense Pasquale Linarello era compatibile con quello rinvenuto sulle unghie di Chiara Poggi. Fu così l’inizio di un incubo per Andrea Sempio, terminato solo a distanza di oltre tre mesi con l’archiviazione dell’inchiesta a suo carico. E’ quanto reso noto nei giorni scorsi dal quotidiano Il Giorno nella sua versione online e che sarà approfondito questa sera nel corso della trasmissione di Rete 4, Quarto Grado, che tornerà ad interrogarsi su uno dei casi che da sempre ha diviso l’opinione pubblica in merito alla posizione di Alberto Stasi. Secondo la Procura di Pavia, l’integrazione depositata dalla difesa di Stasi “altro non era che un maldestro tentativo di trovare, ancora una volta un colpevole alternativo” al ragazzo condannato a 16 anni di reclusione. La procura, nell’archiviare l’inchiesta su Sempio ha anche ribadito la strategia già nota da parte della difesa del fidanzato di Chiara Poggi, nell’ambito del processo bis, nel tentare “di deviare l’attenzione da Stasi su fantomatici terzi soggetti”. Dopo l’uscita definitiva dall’inchiesta sul delitto di Garlasco da parte del 29enne, a rilasciare alcune brevi dichiarazioni è stato il padre del giovane, Giuseppe Sempio, che al medesimo quotidiano ha dichiarato nelle passate ore: “Cerchiamo di tornare alla vita di prima”. I mesi appena trascorsi li ha considerati “tremendi” ma l’uomo ha anche ammesso di non aver mai dubitato del figlio. Giuseppe ha sempre sostenuto Andrea Sempio, facendosi coraggio a vicenda. L’incubo, per il giovane amico del fratello minore di Chiara Poggi è finalmente terminato e anche la famiglia della vittima ha ribadito di non aver mai avuto dubbi sul fatto che l’unico colpevole dell’uccisione dell’amata figlia fosse solo Alberto Stasi.