Mancano poche ore, poi arriverà il Pesce d’aprile e con sé una pioggia di scherzi. Google, però, ha giocato d’anticipo quest’anno, perché l’azienda di Mountain View ne ha già lanciato uno. Qualcuno, infatti, si è accorto di un gioco nelle Maps e cioè del famosissimo Pac-Man, presentato però nella versione femminile. Uno dei primi e più famosi videogiochi torna dopo lo scherzo del 2015. Oggi c’è la “compagna” a scorrazzare tra le strade delle varie città alla ricerca di punti e provando a stare lontani dai fantasmi. In questo caso, dunque, possiamo parlare di uno scherzo molto divertente: chi ha aperto l’applicazione per cercare suggerimenti stradali o seguire un percorso specifico si è ritrovato, invece, all’interno del famosissimo gioco. Non credete alle nostre parole? Ecco la testimonianza di un internauta che ha pubblicato su Youtube il video della sua esperienza con Google Maps e quindi del Pesce d’aprile subito. (agg. di Silvana Palazzo)
È il pesce d’aprile domani e non sapete cosa inventarvi con il vostro collega che ogni anno vi frega con uno scherzo, magari anche di bassa leva? Beh, domani potete tranquillamente vendicarvi nel mondo più antico possibile. con una fantastica “supercazzola” che potete tranquillamente veder qui sotto in una delle scene più memorabili della storia del cinema. Non avete mai sentito? Ecco allora per prima cosa “state sereni” (no tranquilli, non come il pesce d’aprile tirato da Renzi a Letta qualche anno fa) e mettervi comodi, e poi leggete qui: se qualcuno vi dicesse, “allora prostino senza una vera Antani da vivere”, voi cosa direste? Proprio un bel “eh???” vi farebbe esclamare e sarete cosi caduti nella trappola della supercazzola, come il mitico conte Lello Mascetti improvvisò al povero vigile in “Amici miei” di Monicelli. Ugo Tognazzi in grande spolvero organizzò lo scherzo perfetto per evitare la multa del vigile: insomma, con il primo d’aprile che si avvicina, al vostro “collega simpaticissimo” sapete già cosa fare no?
Uno scherzo che passò alla storia come uno dei primi pesce d’aprile più azzeccati e riusciti sul piccolo schermo: lo mise a segno la tv del Paese re dello humour, quella stessa Bbc che con un importanti giornalisti e reportage d’autore rappresentavano (ancora oggi) una delle testate più autorevoli nel mondo dell’informazione. Ebbene, quel 1 aprile 1957 rappresenta anche il “cambio” e avvenimento che ha segnato la storia: anche la Bbc può scherzare. E tutti ci cascarono: la voce seria e compita di un ex corrispondente di guerra come Sir Richard Dimbleby raccontava come in Canton Ticino era finalmente arrivata la stagione della raccolta per… gli spaghetti. Già, proprio così: e gli inglesi, abituati in quegli anni a spaghetti e pasta in scatola, ci cascarono in pieno. «”È stata una stagione eccellente, grazie a un inverno mite e all’assenza del terribile punteruolo degli spaghetti: se ogni filo di pasta cresce della stessa lunghezza è solo grazie alle cure di generazioni di coltivatori», commentava il giornalista in sottofondo, come riporta oggi un focus di Rai News. Epico, leggendario e molto ironico: il pesce d’aprile inglese è sempre di moda, la competenza sulla pasta e i prodotti italiani forse un po’ meno…
Un pesce d’aprile particolarmente fantasioso quello che la casa automobilistica Tesla ha regalato a tutti i suoi clienti: chi infatti (e fortunati questi “chi” visto il costo delle auto Tesla) ha acquistato da poco una Model X o una Model S negli States potrebbe aver già scoperto l’arcano nascosto nella gestione del touch screen di ultima generazione della loro fiammante auto ibrida. Ma per evitare di prendersela con i venditori perché hanno dato un’auto che non funziona e che ha importanti difetti nell’uso dei comandi generali al touch screen, il Ceo dell’azienda ha ovviato “anticipando” e svelando il pesce d’aprile qualche giorno prima. Su Twitter Elon Musk ha dunque spiegato il simpatico pescione regalato a tutti i clienti, che però potrebbe addirittura divertire e non rappresentare invece un odioso scherzo di quelli che abbiamo ricevuto tutti magari a scuola o nei luoghi di lavoro. Praticamente con due tocchi semplici sulla T della barra in alto dell’interfaccia la schermata del vostro touch diventerà bianca e potrete iniziare ad usare una versione semplificata di Paint! Disegno libero, colore e fantasia all’estrema potenza, il tutto stando comodamente seduti sulla vostra auto (vi raccomandiamo, non mentre siete alla guida!); in seguito potete anche condividere con il web e i social integrati all’auto avveniristica il vostro capolavoro, esattamente come ha fatto il buon Musk qui sotto!
Made today on Tesla sketch pad pic.twitter.com/Z8dFP2NN41
— Elon Musk (@elonmusk) 30 marzo 2017
Pesce d’aprile sinonimo di scherzo, come tutti sanno: ma ogni anno cercare lo scherzo più “bello” e originale è sempre un’impresa visto quanti ne sorgono, specie nell’era dei social che amplificano e rendono velocissima la diffusione di un bello scherzone fatto anche ad ampia platea. Come dimenticare quello che nel solo 2015 venne organizzato perfettamente da Cern, il Centro europeo di ricerche nucleari di Ginevra, una delle istituzioni più serie e competenti del pianeta scientifico. Ecco, i brillanti scienziati brevettarono la “scoperta del secolo”: in pratica, il 1 aprile 2015 Tullio Basaglia e Valerio Rossetti, due luminari italiani, hanno pubblicato una foto in cui viene usata la forza dei Jedi per prendere dei libri e per bere un caffè senza di fatto afferrare la tazzina. Il tutto con tanto di prova scientifica spiegata nel dettaglio: «potenziamento del Large Hadron Collider (LHC), l’acceleratore di particelle del Cern che ha permesso, questa volta davvero, di provare l’esistenza della “particella di Dio”, ossia il Bosone di Higgs». Tutto falso insomma, il mitico Cern ha sperimentato lo scherzo “nucleare” del secolo e in tanti ancora oggi se lo ricordano. Che la forza sia con voi cari “pescioni”…
Inutile girarci intorno, il 1 d’aprile oltre ad avere paura e volere diffidare di tutti per possibili scherzi, in tanti ci chiediamo da dove diavolo provenga la “tradizione” del pesce, assai trasversale anche nelle altre Nazioni il primo giorno d’aprile. Ebbene, spesso la leggenda si fonde con la storia e le origini di questo bel “pescione-pacco” da rifilare ad amici e parenti si perdono nei meandri della storia passata. Uno degli elementi maggiormente considerati come spiegazione riguarda il buon beato Bertrando di San Genesio, patriarca di Aquileia che nel 1300 avrebbe liberato miracolosamente un Papa soffocato in gola da una spina di pesce; per gratitudine e in seguito a questo atto, il pontefice avrebbe decretato che ad Aquileia, il primo aprile, non si mangiasse pesce. Non vi basta come storicità? E allora dobbiamo sfoderare l’arma del Calendario Gregoriano: in sostanza, nel 1582 con la grande riforma di Papa Gregorio XIII venne spostato il nuovo capodanno e dunque inizio d’anno al 1 gennaio. Nella Francia di quel periodo però era usanza celebrare il nuovo anno tra il 25 marzo e il 1 aprile: per questo motivo, tanti francesi si rifiutavano di cedere alla nuova regola mondiale della cristianità, scambiandosi lo stesso regali e omaggi per il “loro” capodanno. Gli amici transalpini vennero però sbeffeggiati allegramente dando inizio alla tradizione di scambiarsi pacchi vuoti per simboleggiare la festività come del tutto obsoleta e superata. A quel “pacco” vuoto venne dato nome “poisson d’Avril”, per l’appunto il pesce d’aprile. Sarà tutto vero? Per i più pragmatici, Wikipedia informa su un terzo modo possibile di origine per il buon procione: le prime pesche dei primavera avvenivano nei paesini sul mare nei primi giorni di aprile, solo che i fondali erano spesso vuoti perché ancora molto freddi e quindi i pescatori ritornavano con le pive nel sacco a riva, sbeffeggiati e derisi dai compaesani. Buon pesce (e buona scelta di leggenda che più fa al caso vostro…).
Il Cern e il pesce d`aprile che non t’aspetti. Ecco i dettagli http://t.co/pjY3mmcfou #pescedaprile pic.twitter.com/Tj7i5sQGwL
— Rai Scuola (@RaiScuola) 1 aprile 2015