Un altro caso di bullismo, questa volta a Ragusa: la vittima è stata un ragazzino disabile di un istituto superiore che più volte ha subito sfottò e dileggi da alcuni compagni. Non aveva detto nulla finora il ragazzo, che però ha deciso di raccontare tutto a un insegnante dopo che è stato costretto a spogliarsi e a ballare davanti a una compagna di scuola. Ripreso dalla videocamera di un telefonino alla fermata del bus davanti alla scuola e ad altri compagni, il ragazzo ha deciso di confidarsi con una docente, che poi ha avvertito il preside. Il dirigente scolastico ha allertato la polizia, a cui il ragazzo ha raccontato tutto con l’aiuto del padre e di una psicologa. Nello specifico, ha spiegato di essere stato spesso vittima di pesanti “scherzi” per restare nel gruppo, ma quella mattina i compagni di scuola sono andati troppo oltre. Due ragazzi lo hanno costretto ad abbassarsi i pantaloni e gli slip e a continuare a ballare, minacciandolo di picchiarlo. Un altro ha ripreso le fasi dell’aggressione, trasmettendole in diretta su Instagram, dove però il video viene cancellato dopo 24 ore senza lasciar traccia sul telefonino. I responsabili sono stati individuati anche con la collaborazione degli insegnanti: sono tutti ragazzi tra i 14 e i 18 anni. Due di loro sono stati denunciati per violenza privata. Prima hanno negato, ma di fronte alle contraddizioni hanno ammesso le loro responsabilità e hanno promesso di porgere le loro scuse al compagno. L’indagine della Polizia di Stato per appurare i fatti è stata brevissima, ma è stata efficace per mettere fine al nuovo caso di bullismo. «Fondamentale il rapporto tra scuola e squadra mobile, risultato efficace per una risoluzione del problema a poche ore dalla denuncia», ha dichiarato Antonino Ciavola, dirigente della Mobile, come riportato da La Stampa.