Quanto emerso dall’autopsia eseguita sul corpo di Giulia Ballestri, la 39enne uccisa lo scorso settembre a colpi di bastone avrebbe rivelato una fine terribile e dolorosa. Tante le lesioni emerse dal suo corpo, secondo l’accusa provocate dal marito Matteo Cagnoni, in merito al quale non si esclude che possa aver infierito con uno o più pugni e calci. L’azione omicidiaria, come rivela il quotidiano Il Resto del Carlino, sarebbe emersa chiaramente dall’elevato numero di colpi e soprattutto dalla sua concentrazione sulla testa della vittima. Al contrario, l’assenza di lesioni mortali a cuore e polmoni lascia intendere come l’aggressione sia stata prolungata. Per un ampio lasso di tempo, dunque, Giulia Ballestri si sarebbe mossa all’interno della villa, trasformatasi nel luogo del delitto, al fine di sottrarsi dall’azione omicida del suo assassino. L’agonia, dunque, secondo gli esperti che hanno consegnato la relazione ufficiale relativa all’autopsia, sarebbe durata “varie decine di minuti”. La donna inoltre era stata spogliata e le impronte dei piedi dimostrerebbero ulteriormente il tentativo di fuggire dal marito, il noto dermatologo Matteo Cagnoni, attualmente in carcere in quanto accusato di essere il solo responsabile del suo omicidio.
Nei giorni scorsi è stata depositata ufficialmente la relazione relativa all’autopsia eseguita sul corpo di Giulia Ballestri, la donna uccisa lo scorso settembre in una villa abbandonata a Ravenna. Del suo omicidio è accusato il marito 51enne Matteo Cagnoni, attualmente in carcere. I risultati emersi dalla perizia medico-legale sono inquietanti: la donna di appena 39 anni, infatti, sarebbe morta dopo una lunga agonia. E’ quanto trapelato dal quotidiano Il Resto del Carlino nella sua edizione online. La presenza del caffè nello stomaco della vittima, indica che la morte è sopraggiunta la medesima mattina in cui Giulia Ballestri vide il marito, con il quale consumò la bevanda in un bar prima di essere uccisa. Tante le ecchimosi trovate su mani e braccia, segnale che la donna tentò di difendersi dal suo assassino, prima di essere finita a colpi di bastone. Giulia tentò più volte di alzarsi e fuggire prima di morire al culmine di diversi minuti di agonia. I risultati dell’autopsia sono stati messi a disposizione delle parti. Era questo l’ultimo tassello che mancava ancora e che anticipa la chiusura ormai imminente delle indagini. A permettere di ricostruire gli ultimi istanti di vita della 39enne sarebbero state le telecamere di videosorveglianza della pasticceria che ha ripreso la donna mentre consumava la sua ultima colazione, accompagnata dal marito e noto dermatologo Matteo Cagnoni, dal quale stava per separarsi. Dopo aver bevuto un caffè Giulia avrebbe raggiunto (secondo la Procura) insieme a Cagnoni la villa di via Genocchi da visionare un quadro da vendere in vista della separazione e qui si sarebbe consumato l’omicidio, in un orario compreso tra le 8:30 e le 10:30, stando alla presenza di caffeina nel contenuto gastrico. Secondo la consulenza, Giulia Ballestri fu colpita ripetutamente con un bastone mentre si trovava al primo piano. Fu quindi trascinata per una rampa di scale, agonizzante, e successivamente per una seconda rampa fino allo scantinato, dove sarebbero state trovate tracce di sangue della vittima sul frigo e che andrebbero ad incastrare il marito. E’ qui che Cagnoni avrebbe infierito e non si esclude che la vittima possa essere stata colpita anche da pugni e calci.