Il caso del carabiniere che ha ucciso un ladro è scoppiato in provincia di Macerata, a Monte San Giusto. Tutto è accaduto, riferisce il Corriere della Sera, lo scorso 25 febbraio. Dopo alcuni furti avvenuti nei giorni precedenti, quella notte i carabinieri in borghese hanno visto un ragazzo che stava correndo verso un’auto: gli hanno urlano di fermarsi ma, secondo la versione dei militari, il giovane non l’ha fatto e anzi si sarebbe diretto contro di loro con la macchina a grande velocità. Un militare ha cercato di evitare che l’appuntato capo pattuglia fosse travolto dall’auto e in quel movimento è partito dalla sua pistola un colpo che ha colpito alla testa l’uomo al volante. Il giovane alla guida aveva 34 anni e si chiamava Klodjan Hysa: è morto dopo due giorni. Nel bagagliaio della sua auto sono stati ritrovati una mazza da baseball, un piede di porco e oggetti trafugati da alcune case della zona. In questo caso sorge spontanea una riflessione: ci si chiede infatti che cosa sarebbe giusto fare nei panni dei carabinieri.
Il carabiniere è ora indagato per omicidio colposo ed eccesso di legittima difesa. Nel paese nelle ultime settimane si sono verificati vari furti in casa: si è trattato di dodici casi in quindici giorni, tra febbraio e marzo. Lo stesso comando regionale dei Carabinieri ha capito che la situazione doveva essere presa in considerazione e il generale Salvatore Favarolo ha mandato nel paese un paio di marescialli in più come rinforzo per i controlli alla sicurezza dei cittadini. Il generale ha ringraziato tutti per la solidarietà mostrata dopo l’episodio del carabiniere che ha ucciso il ladro ma ha voluto mettere in chiaro che non ce ne fosse alcun bisogno. Il sindaco di Monte San Giusto Andrea Gentili, eletto in una lista civica di centrosinistra, ha invitato alla calma. “Siamo un’isola felice ai margini del grande caos nostrano. Almeno ci illudevamo di essere così”, ha sottolineato il primo cittadino. E ha aggiunto: “A me fa rabbia vedere i picchetti della Lega Nord sotto il mio ufficio. La sicurezza è un tema che appartiene a tutti. Se restiamo fermi, ipergarantisti e benpensanti, lasciamo spazio al loro populismo”.
I cittadini di Monte San Giusto si sono però schierati dalla parte del carabiniere e hanno dato vita a una petizione per contribuire alle spese per la difesa del militare. “Ci ha difeso uccidendo quel ladro”, sostengono infatti gli abitanti. La petizione ha raccolto ormai 2.500 adesioni, su un totale di 7.900 residenti. Oriano Lattanzi, il titolare del bar Vogue dove i cittadini possono firmare la petizione, spiega: “Al posto dell’appuntato avrei fatto la stessa cosa. I furti sono la cosa peggiore, perché oltre ai soldi ti portano via anche i ricordi. Quell’uomo ci ha difeso da un ladro”. L’ iniziativa però nata per sostenere economicamente il carabiniere nell’iter giudiziario ma poi è stato anche creato un comitato cittadino ‘Difendiamo i tutori dell’ordine’. I cittadini si sono riuniti in manifestazioni spontanee e hanno espresso su Facebook solidarietà all’appuntato. Il carabiniere, 47 anni e da 15 al lavoro a Monte San Giusto, per ora ha ripreso servizio in attesa degli sviluppi della vicenda.