È morto: addio al celebre nome dell’etologia, noto a livello internazionale anche per il suo ruolo di divulgatore scientifico. Mainardi si è spento all’età di 84 anni dopo una vita trascorsa interamente a contatto con il mondo animale, del quale ne ha osservato e raccontato il comportamento, lo sviluppo e le abilità comunicative grazie anche allo studio dell’habitat delle varie specie con le quali è venuto a contatto. Amico di Piero Angela, Danilo Mainardi ha spesso preso parte in qualità di ospite ed esperto alla trasmissione Rai SuperQuark. Il noto etologo oggi compianto ha anche condotto una trasmissione tutta sua dal titolo “In difesa degli animali”, oltre a dirigere l’Italian Journal of Zoology. Nato a Milano nel 1933, Danilo Mainardi si era avvicinato al mondo della natura e degli animali per sfuggire alla guerra. Dopo un’infanzia a stretto contatto con la campagna, Mainardi si avvicinò sempre di più allo studio della biologia e della zoologia, laureandosi in Scienze Biologiche all’Università di Parma, la stessa nella quale tra il 1967 e il 1992 ricoprì il ruolo di docente. Alla carriera accademica Mainardi affiancò anche la divulgazione scientifica e l’attivismo in ambito ambientale, senza mai sfociare nell’eccesso. Oltre ad essere presidente della Lipu (Lega italiana protezione uccelli) e di altre molteplici associazioni, Danilo Mainardi è stato anche autore di numerose pubblicazioni come “La scelta sessuale nell’evoluzione della specie” (1968) e “Il comportamento animale” (1970), nelle quali l’etologo metteva a confronto il ruolo dell’uomo in ambito animale, riconoscendone le diversità ed al tempo stesso il legame. Da sempre contrario a circhi, corride ed altri “spettacoli” nei quali l’uomo ha imposto la presenza degli animali senza rispettarne la loro esistenza, Mainardi ha sempre tentato con vena critica di insegnare e avvicinare con estrema curiosità l’uomo al mondo che lui amava e che tanto ci comprende e ci somiglia. A renderlo tra i nomi più celebri e stimati del campo dell’etologia e della divulgazione scientifica internazionali, è stato il suo linguaggio accattivante e semplice, capace di avvicinarlo anche ai più piccoli. Le sue posizioni sono state sempre molto nette su svariate tematiche: oltre agli spettacoli che prevedono la presenza di animali e per i quali, come abbiamo detto, Mainardi era fortemente contrario, si annoverano anche l’enorme sostegno alla pet therapy e le sue idee mai integraliste sulla questione relativa alla vivisezione per scopi scientifici.