Si complica la posizione di Padre Graziano, condannato a 27 anni di carcere per l’omicidio e occultamento di cadavere di Guerrina Piscaglia. I suoi legali hanno presentato ricorso in appello per il sacerdote congolese, ma i nuovi elementi emersi potrebbero spingere i giudici a confermare la condanna. Ci sono delle telefonate che “inguaiano” il 50enne. Le intercettazioni telefoniche sono state riportate da La Vita in Diretta e sono compromettenti: molte di loro lo invitavano a casa, alcune sposate e altre che di mestiere facevano le prostitute. Si tratta di conversazioni troppo ambigue per un uomo di chiesa, che dimostrerebbero la sua inclinazione a dire bugie. Durante il programma di Raiuno è intervenuto anche Mirco Alessandrini, marito della casalinga di Ca’ Raffaello: «Queste parole fanno male. I preti dovrebbero fare il loro lavoro». Riziero Angeletti, avvocato di Padre Graziano, ha delle perplessità: «È colpevole perché ha detto delle bugie? Ha sempre negato di aver incontrato Guerrina. Non devo dimostrare io che non c’è stato l’incontro, l’accusa deve dimostrare che ci sia stato». La replica di Nicola Detti, avvocato di Mirco Alessandrini: «Gli indizi confermano l’incontro, infatti la Corte di Assise lo ha condannato». Padre Graziano intanto continua a professarsi innocente e i suoi avvocati sono pronti a dimostrare la sua estraneità all’omicidio di Guerrina Piscaglia. Nel frattempo ci si interroga anche sui motivi per i quali non è stato ancora scomunicato dalla Chiesa. «Non ha subito nessun provvedimento all’interno della sua congregazione. Non è stato sospeso o sanzionato. Evidentemente le valutazioni sono diverse da quelle della sentenza. E continua a celebrare messa» ha dichiarato a tal proposito l’avvocato di Padre Graziano a La Vita in Diretta.



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