La 14enne di Bologna non è stata rasata a zero dalla madre perché si è rifiutata di indossare il velo islamico: il retroscena è stato svelato dalla sorella maggiore della ragazza. La madre l’avrebbe rasata a zero per aggiustare un taglio di capelli fatto male: è questa la tesi della 16enne, secondo cui non è stato loro imposto di indossare il velo islamico. «Non è stato per il velo che è stata rasata, ma perché si era tagliata i capelli da sola e le sue amiche le avevano detto che non stava bene» – ha dichiarato ai microfoni di Trc la sorella della 14enne, che poi ha aggiunto – «Io porto il velo e lo metto a scelta mia e se voglio lo posso anche togliere». Nessuna punizione, il velo islamico non c’entra nulla: «Non ha detto alla mamma: “No, non mi rasare”. Anche la mamma stava piangendo, perché pure lei era dispiaciuta di tagliarle i capelli». Si tratta, dunque, di un clamoroso fraintendimento? Intanto la sorella è in una struttura protetta e non sa dove si trova: «La mamma è a casa e il papà sta cercando qualche rimedio, prova a parlare con qualche persona».



Ben integrata, una delle migliori della classe, ma il rifiuto di indossare il velo ha spinto sua madre a rasarla a zero: protagonista di questa storia è una 14enne di Bologna, ma originaria del Bangladesh. La sua famiglia, di stretta osservanza musulmana, l’avrebbe maltrattata con insulti, minacce e continui divieti: non poteva uscire da sola, né vedere ragazzi. «E` stata mia madre a tagliarmi tutti i capelli, ce l’aveva con me perche´ mi sono rifiutata di portare il velo come mi aveva ordinato», ha raccontato la ragazzina ad una professoressa della scuola superiore che frequenta. La scuola ha trattato con estrema delicatezza la vicenda, ma la storia è trapelata e quindi sono stati presi provvedimenti immediati: la 14enne e le sorelle sono state allontanate dai genitori, quindi sono ospitate presso comunità protette, mentre i genitori sono indagati per maltrattamenti. Tutto è cominciato con l’ordine di mettere il velo per andare a scuola: la 14enne non ne vuole sapere, quindi prova a rifiutarsi, ma la madre le taglia una ciocca di capelli come avvertimento; nonostante ciò, la giovane decide di indossare il velo per uscire di casa e di toglierselo lontano da occhi indiscreti, ma viene scoperta e, quindi, punita. Per il sindaco di Bologna si tratta di un caso di autoritarismo familiare: «Dobbiamo, pero`, spiegare ai genitori che vengono in Italia che devono educare i loro figli non solo in base alle loro convenzioni piu` o meno religiose. Bisogna rispettare le leggi e la Costituzione italiana», ha dichiarato Virginio Merola. Il presidente del Tribunale per i minori di Bologna, che si occuperà del caso, ha spiegato invece che bisogna evitare qualsiasi strumentalizzazione, perché anche nelle famiglie italiane ci sono genitori che maltrattano i figli. La priorità per Giuseppe Spadaro però, come riporta Il Fatto Quotidiano, è una sola ora: «Noi dobbiamo prima di tutto impegnarci a proteggere il minore». Non si tratta comunque del primo caso di maltrattamenti in Italia da parte di genitori del Bangladesh: nel 2008, ad esempio, due genitori bengalesi furono denunciati per aver picchiato a sangue e rasato a zero una 16enne, colpevole di essersi rifiutata di sposare un uomo più anziano.

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