Domenica delle Palme “al veleno” nella parrocchia di Sant’Antonio a Montesilvano, in provincia di Pescara. Il vice parroco e diacono indiano don Edward Pushparaj ha scatenato un profondo malcontento nei fedeli per alcune parole molto dure contro il magistero di papa Francesco su svariati temi. Risultato, parole arrivate fino alle orecchie dell’Arcivescovo che consultato con il parroco di Montesilvano ha deciso di sospendere il sacerdote esonerandolo per ora solo dagli impegni pastorali di Pasqua. Ma cosa ha detto questo prete più volte in passato critico in alcuni passaggi del Pontificato di Bergoglio? Secondo quanto riportato da “Il Pescara”, il vice parroco sospeso avrebbe detto durante l’omelia che Papa Francesco è «male per la Chiesa», criticando e non poco l’atteggiamento di apertura e dialogo con le altre religioni, «in particolare sulla islamica», riportano le fonti del quotidiano locale di Pescara. ci sarebbe stata anche una dura critica anche all’esortazione apostolica “Amoris Laetitiae” scatenando alcune reazioni indignate dei fedeli. Da qui la decisione di sospendere a tempo determinato il prete in attesa di avere un colloquio magari direttamente con l’Arcivescovo Mons. Valentinetti in modo da capire se vi siano i margini di un conciliazione o meno. 



Annunciando la sospensione del vice parroco di Montesilvano per la sua omelia molto dura contro Papa Francesco, l’arcivescovo di Pescara ha sottolineato in una nota alla Diocesi come «La predicazione è una delle azioni principali del ministero di un presbitero e non può certamente riguardare giudizi personali, tanto più quando non sono in comunione con il Santo Padre». Il presule ha sentito prima della sospensione il parroco di Sant’Antonio, don Antonio Casale, verificando con lui la veridicità delle voci che gli erano arrivate: una volta confermate, è partita la sospensione augurando direttamente a don Edward un possibile periodo di stanchezza particolare che possa aver generato parole così dure. Anche se poi incalza, «immagino che abbia “letto” il ministero petrino con superficialità, sollecitato, probabilmente da alcune correnti clericaliste e pseudo-tradizionaliste a cui il Papa, per fortuna, dà fastidio», sottolinea il vescovo Valentinetti. In conclusione il responsabile della Diocesi di Pescara tiene comunque aperta la porta per il parroco ripreso, «non vogliamo allontanare nessuno. Per questo, nel periodo pasquale, intendo raggiungere la comunità di Sant’Antonio di Padova per mettermi in ascolto delle loro perplessità». Assieme alla comunità il vescovo Valentinetti intende affrontare la situazione anche per «valutare e capire come aiutare il sacerdote», si legge nella lunga nota pubblicata da “Il Centro”.

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