Svolta, nella mattinata di oggi, in merito all’omicidio a Lodi consumatosi ieri mattina ai danni di una prostituta 65enne di origini colombiane. Dalla serata di ieri un uomo era sotto interrogatorio: stando a quanto reso noto da FanPage.it nell’edizione milanese, un 42enne di nazionalità italiana è stato sottoposto a fermo per l’omicidio della donna trovata morta all’interno del suo appartamento a Lodi. Ad incastrare il presunto assassino sarebbero state le sue ultime telefonate ricevute dalla vittima sui suoi telefonini. Le indagini si sono concentrate su 15 persone le quali negli ultimi giorni avrebbero avuto contatti con la 65enne uccisa, fino a restringere il cerchio dei sospettati arrivando così al fermo del 42enne dopo averle sentite tutte. La soluzione, dunque, sarebbe giunta a distanza di 24 ore dall’inizio del giallo attorno al quale mancherebbe al momento la confessione, l’arma ed il movente, sebbene non si esclude che il delitto sia stato scaturito dopo una lite in seguito ad un rapporto consumato con la vittima. Numerose le ferite da arma da taglio rinvenute sul suo corpo, molte delle quali rivelatesi mortali.
E’ ancora sotto interrogatorio un uomo, indiziato per l’omicidio a Lodi della prostituta 65enne di origini colombiane. Lo riferisce questa mattina La Stampa nell’edizione online, rivelando come la vittima sia stata accoltellata violentemente in diverse parti del corpo ma in particolare alla gola. Il coltello usato non sarebbe ancora stato trovato dagli inquirenti. La donna, residente a Piacenza e madre di un figlio, si trovava nel bilocale a Lodi usato per accogliere regolarmente i suoi clienti e che condivideva con un’amica che svolgeva lo stesso mestiere. L’omicidio, stando alle indiscrezioni che emergono dagli ambienti investigativi, potrebbe essere stato scaturito da una lite sorta dopo un rapporto sessuale. Non si esclude, dunque, che l’assassino sia stato proprio uno dei suoi clienti, forse l’uomo che da ieri sera è sotto interrogatorio e per il quale potrebbe scattare il fermo proprio nelle prossime ore.
Si è trattato di un “omicidio violentissimo” quello che si è consumato ieri mattina a Lodi a scapito di una prostituta colombiana. Lo ha riferito il procuratore Domenico Chiaro, come rivela Il Giorno, rivelando nuovi dettagli inquietanti relativi alle modalità di ritrovamento della vittima ed alle ferite riportate. A permettere il ritrovamento del corpo senza vita della donna è stato un suo vicino di casa, insospettito dalla presenza di macchie di sangue fresco sul pavimento dell’ascensore. A quel punto, dopo averle seguite, è giunto alla porta d’ingresso dell’appartamento nel quale viveva la vittima, un piccolo bilocale, dando così l’allarme alle forze dell’ordine. Giunta sul posto, la polizia ha trovato il corpo della donna riverso sul pavimento, seminudo e totalmente coperto di sangue. Sul viso un cuscino, forse messo dal suo assassino al fine di non farla urlare mentre la colpiva ripetutamente con una serie di coltellate al torace, al volto, al collo ed all’avambraccio destro, queste ultime inferte durante un vano tentativo della vittima di difendersi. Nella palazzina divenuta il luogo dell’omicidio, la 65enne colombiana residente a Piacenza con un figlio, era solita accogliere molti suoi clienti.
Per l’omicidio della prostituta uccisa in casa a Lodi, è sotto interrogatorio da ieri sera un uomo fortemente indiziato. Non si esclude che già da questa mattina potrebbe sopraggiungere un fermo del presunto responsabile. Al momento, tuttavia, non sarebbe ancora stata trovata l’arma del delitto. La vittima, come ha rivelato il procuratore di Lodi, è stata trovata in un lago di sangue. L’appartamento trasformatosi nel luogo del delitto veniva condiviso dalla donna e da un’amica, anche lei prostituta. Qui sarebbe avvenuta una vera e propria lotta tra la 65enne e il suo assassino, come evidenziato dai segni trovati al suo interno. Oltre alle tracce di sangue in ascensore, gli inquirenti avrebbero trovato un’impronta di sangue del piede nudo della donna anche sul pianerottolo, insieme a quella di una scarpa, verosimilmente di un uomo e che potrebbe appartenere proprio al suo killer. L’attesa è ora per il possibile fermo che potrebbe scattare proprio in queste ore e che potrebbe interessare l’uomo, già da ore sotto interrogatorio e fortemente indiziato.