Il santo più importante che si festeggia nella giornata odierna è sicuramente sant’Ezechiele. Il nome di questo santo, uno dei più importanti per la Chiesa Cattolica, per tutti gli ebrei e per il mondo cristiano in generale, sta a significare “fortezza di Dio”. Secondo la tradizione il suo luogo natio è Sanara, in Palestina. Stando alle poche fonti disponibili la sua data di nascita è da collocare nella seconda metà del 600 a.C. Il periodo in questione era quello di Tarquino Prisco. Sant’Ezechiele faceva parte della tribù dei Levi e per questo motivo la sua vita fu da subito votata al sacerdozio. L’epoca in cui nacque il santo era molto difficile per tutti coloro facenti parte della popolazione giudea e sempre stando alle fonti sant’Ezechiele, insieme ai propri familiari, fu presto costretto a recarsi esule a Babilonia. Quando aveva circa trent’anni ebbe inizio il suo percorso spirituale, che lo portò ben presto a diventare uno degli esponenti più importanti del popolo giudeo da un punto di vista spirituale. Basti pensare che gli anziani del popolo giudeo erano soliti riunirsi nella sua spoglia abitazione per prendere le decisioni più importanti: tale scelta era simbolo della grande importanza che sant’Ezechiele aveva per tutti i Giudei.
Si mostrò uno dei più indefessi uomini di Dio. Furono diversi i miracoli di cui si rese protagonista nel corso della sua vita terrena, alcuni dei quali lo resero addirittura simile, per alcuni, a Mosè. Tale accostamento fu dovuto ad un evento in particolare: a causa della persecuzione da parte dei Caldei, si ritrovò a dover attraversare il Cobar e vi riuscì, con l’aiuto di Dio, proprio come aveva fatto Mosè con il Mar Rosso molto tempo addietro. Questo rese la sua figura ancora più mitica per tutti i Giudei. In un’altra occasione, quando la Palestina era alle prese con una tremenda carestia, aiutato da Dio si rese protagonista di un miracolo grazie al quale tutta la popolazione riuscì a sfamarsi. Il suo modo di diffondere la parola di Dio gli procurò diversi nemici e la sua vita ebbe termine, presumibilmente nel 570 a. C nei pressi di Babilonia, per volontà di un principe di Giuda, che lo fece uccidere per lavare nel sangue l’accusa di idolatria che sant’Ezechiele gli aveva rivolto. Tra le sue profezie più importanti vi è senza dubbio quella relativa alla caduta della Città Santa e ve ne è una ancora oggi avvolta dall’oscurità per quanto riguarda il suo significato, ma che secondo la maggior parte degli esperti di cose sacre è relativa all’avvento dell’Apocalisse.
È il patrono di tutti gli Ebrei. Parlandosi di un profeta non è patrono di nessuna città in particolare e si può festeggiarlo in qualsiasi luogo e con qualsiasi tipo di manifestazione di tipo religioso o rientrante nella categoria della sagre.
Gettando uno sguardo sugli altri santi e beati che vengono ricordati in questa giornata, vanno senza dubbio citati san Macario di Armenia e tra i beati beato Marco Fantuzzi da Bologna.