Per sorprendere amici e parenti a Pasqua non è importante solo preparare un buon pranzo, quindi un menù ricco e originale. Oltre al buon gusto, anche l’occhio vuole la sua parte, quindi potete apparecchiare la tavola seguendo le tendenze e i colori di questa stagione. Potreste cominciare scegliendo un tema da riproporre con diverse sfaccettature o scegliere un materiale particolare. In alternativa, potete scegliere un colore o un “personaggio” di riferimento. Se già non vedete l’ora che arrivi l’estate, potreste colorare di azzurro la tavola e decorarla con piante per ricordare le alghe marine. Un colore di tendenza è il corallo, che può essere contrapposto al bianco. Potreste usare una tovaglia bicolor con stampe del corallo, scegliendo questo colore per piatti e posate, mentre i bicchieri è meglio che siano trasparenti. La vostra tavola apparirà come un fondale marino unico, a cui potreste abbinare alcune ceste di vimini da riempire con qualche pianta. (agg. di Silvana Palazzo)



Menù a cinque stelle per il Pranzo di Pasqua 2017: potete non rinunciare alla grigliata, ma pensarla in grande stile. A Milano, ad esempio, verrà allestita un’ambientazione bucolica nel sontuoso giardino di Palazzo Parigi. Il menù prevede frittate agli asparagi selvatici, ravioli di ricotta, cosciotto d’agnello e maialino di latte arrosto. Questi ultimi preparati alla griglia proprio in giardino. Il menù comunque è chilometrico, oltre che agreste. La grande novità è però Fanceat: si può ordinare un menù da una lista di 30 chef in tutta Italia, anche stellati, e nel giro di 24 ore si riceve a casa un box refrigerato. Per i vegetariani-vegani – come riportato dal Corriere della Sera – c’è il brunch organizzato da Capre e Cavoli all’Isola. Chi, invece, predilige la cucina cinese anche a Pasqua, c’è Bon Wei, che propone una carta da cui ordinare, ad esempio, insalata saltata con salsa di ostriche e rombo in padella. (agg. di Silvana Palazzo)



Siete alla ricerca di un’idea originale per il Pranzo di Pasqua 2017? Volete concludere il menù della festa di domenica 16 aprile con un dolce mai visto? Allora fa per voi questa ricetta che di sicuro stupirà parenti e amici e che ha come ingrediente principale l’immancabile uovo di cioccolato. Certamente ne avrete già comprato uno: si tratta infatti di una tradizione che non può che essere rispettata anche per la Pasqua 2017. Ma non è comune portare in tavola, alla fine del menu del pranzo di Pasqua, un uovo di cioccolato ripieno. Questa ricetta particolare e golosa, presentata da La Cucina Italiana, prevede di riempire l’uovo di cioccolato con crema tiramisù e amaretti, al posto dei classici savoiardi. Per realizzare questa ricetta vanno bene sia le uova di cioccolato fondante che al latte o anche di cioccolato bianco. Il tiramisù infatti si sposa bene con tutti i tipi di cioccolato. Ecco come comporre l’uovo di cioccolato ripieno: prima bisogna tagliare l’uovo a metà, poi mettere della crema al mascarpone realizzata secondo la ricetta tradizionale del tiramisù e dopo aggiungere uno strato di amaretti leggermente bagnati nel caffè (o nel latte se a tavola ci sono bimbi). Poi si va avanti con gli strati, alternando crema e amaretti fino a riempire tutto l’uovo. Infine una spolverata di cacao e la ricetta per il dolce del Pranzo di Pasqua 2017 è servita.



Pasqua e Pasquetta sono dietro l’angolo e, oltre a stare con la famiglia, ad unire tutti gli italiani sarà il cibo. Il pranzo pasquale è una tradizione irrinunciabile che conquista anche i palati più fini e particolari e, tra pranzi vegani, light e “controcorrente”, quello che si può portare sulle nostre tavole non lascia alcun limite alla fantasia. Naturalmente però, prima di cucinare e successivamente gustare, il cibo va anche acquistato, ecco perché secondo una stima di Confartigiano, una famiglia fiorentina, per un pranzo completo di quattro persone, spenderà circa 112 euro, un euro in più rispetto allo scorso anno. “Più qualità, meno quantità. Sembra proprio questa la tendenza seguita dai fiorentini negli ultimi anni – commenta Giovanni Guidarelli, responsabile alimentazione per Confartigianato Firenze – a tutto vantaggio non solo dei consumatori, ma anche della piccola imprenditoria locale. Per esempio, per i dolci, tanto per il palato, quanto per l’economia locale, i fiorentini preferiscono ogni anno di più acquistare una colomba e un uovo pasquali artigianali a famiglia, piuttosto che i numerosi prodotti dolciari standardizzati offerti sugli scaffali della grande distribuzione”.

Nel frattempo, tra le altre informazioni degne di rilievo sul Pranzo di Pasqua, pare che anche i ristoranti quest’anno, cambieranno le carte in tavola non servendo dell’agnello (un ristorante su quattro). A segnalarlo ci ha pensato la Federazione italiana pubblici esercizi (Fipe). Ampio spazio – precisa la Federazione – sarà offerto anche a menù a filiera corta e con prodotti biologici (40%). Domenica 16 aprile quindi, sono previsti presso i ristoranti 3,7 milioni di clienti, in aumento dell’1,5% sul 2016. Tra i possibili antipasti che potrebbero servire, spazio per le uova in camicia, così come per i soufflé al formaggio, i muffin salati al prosciutto, le uova ripiene e uova con avocado. (Aggiornamento di Valentina Gambino)

Come da tradizione la tavola del Pranzo diPasqua 2017 sarà imbandita con i cibi tipici di questa festività: agnello e uova sode non mancheranno sicuramente nel menu. Gli italiani si stanno già preparando alla ricorrenza che si celebra domenica 16 aprile e stanno già pensando a cosa cucinare. Le famiglie, nonostante i rincari annunciati dal Codacons, di sicuro acquisteranno lo stesso questi cibi da gustare insieme a parenti e amici nel Pranzo di Pasqua 2017. Quest’anno l’associazione a difesa dei consumatori prevede che gli italiani trascorreranno questa festività proprio a tavola, cucinando ricette tradizionali e realizzando menu “fai da te”: 8 famiglie su 10 decideranno infatti di trascorrere Pasqua 2017 a casa. Sulle tavole imbandite saranno poi presenti anche i dolci, dalla classica colomba alle uova di cioccolato. Anche se i prezzi sono rincarati, stando al monitoraggio effettuato dal Codacons, gli italiani compreranno 31,7 milioni di uova di cioccolata e circa 27 milioni di colombe. Il presidente Carlo Rienzi sottolinea che “ancora una volta a vincere sarà la tradizione e gli italiani, nonostante i forti rialzi dei prezzi nel settore alimentare, non rinunceranno al classico pranzo di Pasqua in famiglia, malgrado la situazione attuale determinerà per le tasche dei consumatori un maggior esborso”. (aggiornamento di Stefania La Malfa)

-Se qualcuno proprio non vuole saperne di sedersi a tavola per il Pranzo di Pasqua 2017 pensando di mangiare un agnello, se qualcuno ha deciso per la svolta vegana dopo aver visto il video di Silvio Berlusconi, ecco che le idee per il menù di Pasqua che seguono fanno al caso vostro. Si parte con la salvia in tempura, che funge da antipasto, e che può essere alternato con il seitan al ginepro, si prosegue con delle deliziose crespelle vegane, suggerite da cambiamenu.it, che costituiscono un primo piatto a base di farina di riso, latte di soia e asparagi da far leccare i baffi. L’alternativa può essere rappresentata dalle erbette con briciole croccanti su crema di fave, un piatto la cui presentazione sarà degna dei migliori talent culinari. Chi crede che non possa esistere menu vegan all’altezza della Santa Pasqua senza un buon dolce a fine pranzo sarà soddisfatto dopo aver assaggiato un prelibatissimo cremoso al caffè, da gustare con biscottini alla vaniglia. Agnello o non agnello, carnivori o vegani: a Pasqua si mangia e bene…

Se siete tra quelli che amano le tradizioni per il Pranzo di Pasqua 2017, e soprattutto se siete napoletani (ma anche del Sud va bene), sapete già che tutte le idee per il menu di domenica prossima vi alletteranno meno di una buona fetta di pastiera. Dolce tipico di Pasqua, quanti di voi sanno da dove arriva questa prelibatezza che un profano potrebbe definire sinteticamente come “crostata alla ricotta”? La leggenda vuole che a crearla sia stata la sirena Partenope, ma i miti attorno alla pastiera si sprecano. Pare infatti che la pastiera sia legata al culto di Cerere, le cui sacerdotesse erano solite portare in processione l’uovo, visto come emblema di rinascita, successivamente adottato dalla tradizione cristiana. Per questo motivo la ricetta divenuta celebre in tutto il mondo venne perfezionata nei conventi, in particolare in quello delle suore di San Gregorio Armeno. Se questa versione non vi basta, allora forse vi piacerà quella che descrive l’impresa di 4 pescatori che, in balia delle onde per un giorno e una notte, dissero di essere riusciti a sopravvivere in mare aperto mangiando la “Pasta di Ieri” – pastiera vi ricorda qualcosa? – da allora divenuta simbolo di rinascita.

Statene certi, in queste ore di avvicinamento al Pranzo di Pasqua 2017, la domanda più ricorrente tra chi quel giorno si siede semplicemente a tavola è la seguente: qual è il menù di domenica prossima? Peccato che a doversene preoccupare siano soprattutto le donne (e le nonne!) che di menù pasquali hanno ormai una grande esperienza. Le idee, con siti e programmi di cucina che spuntano come funghi, non mancano ma c’è una folta categoria di pensiero che crede che nelle cosiddette “feste comandate” si debba rispettare a tutti i costi la tradizione. E tradizione, per il Pranzo di Pasqua, non ce ne vogliano gli animalisti, significa soprattutto “agnello a tavola”. Certo, si comincia dagli antipasti: salumi, formaggi locali e uova affettate a metà, come ricorda ricetta.it, sono il preludio di un primo piatto che solitamente è rappresentato dalle tagliatelle, condite (eccolo) con il sugo del cosciotto di agnello cotto al forno con piselli e patate. Agnello sacrificale, che sarà “sacrificato” come secondo piatto, e mandato giù con un buon vino rosso. Come chiudere se non con un dolce? In questo caso la tradizione impone una colomba o una pastiera:e questa sì che è una vera guerra di religione…