L’allarme terrorismo in tutto il mondo, anche in seguito ai fatti terribili che stanno coinvolgendo molte città, sta portando all’adozione di numerose misure di sicurezza anche nel nostro Paese, fino a sfociare talvolta in vera psicosi. A farne le spese, questa volta, è stato Alfredo Santamato, un camionista 42enne di Noci, in provincia di Bari. L’uomo, che oggi si fa chiamare Muhammad, è stato soggetto ad una serie di misure di sorveglianza speciale dopo essersi convertito all’Islam e per tale ragione risulta attualmente indagato per terrorismo internazionale e apologia di terrorismo. A darne notizia è il quotidiano Corriere del Mezzogiorno nella sua edizione online, rivelando come a carico del camionista pugliese vi sia anche l’obbligo di soggiorno, il divieto di comunicazioni via internet ed addirittura l’ammissione ad un percorso di de-radicalizzazione, come prescritto dal Tribunale di Bari.
Il camionista indagato per terrorismo internazionale, Alfredo Santamato, già da alcuni giorni era stato investito dagli effetti della misura della sorveglianza speciale adottata nei suoi confronti dal Tribunale barese. Per questa ragione si era visto ritirare la patente di guida ed il passaporto dalla Digos, su esplicita richiesta del pm Dda Carmelo Rizzo. Il provvedimento è stato successivamente confermato anche dal collegio dopo aver sentito il 42enne. Nel corso dell’udienza il camionista aveva cercato di dimostrare di non essere affatto un terrorista. Aveva per questo tagliato la barba e confessato di essersi convertito all’Islam per amore della moglie. Tuttavia, ciò non è bastato a convincere il Tribunale di Bari, anche a causa delle sue precedenti dichiarazioni ritenute troppo estremiste poiché aveva dichiarato l’intenzione di fare infibulare le figlie. Queste ultime, insieme alla moglie, attualmente sarebbero in una struttura protetta.