Ci si è interrogati molto in vista dell’arrivo della Pasqua sulla possibilità o meno di rinunciare al classico agnello. Sono sempre di più le persone che hanno deciso di dire stop con la carne, passando a un menù completamente vegano. Potrebbe quindi capitare anche a voi di essere vegani o di avere qualcuno a pranzo che magari ha abitudini alimentari diverse dalle vostre. E’ così che entrano in scena una carrellata di piatti vegani che sicuramente sono buoni e si possono preparare proprio per questa speciale festività. Tra le idee più citate online troviamo la lasagna vegana che sostituisce la mozzarella e il classico ragù con dei bocconcini di soia e perpara la besciamella con il latte sempre di soia. Una ricetta gustosa e che non contiene elementi di provenienza animale. Tra le scelte c’è anche ovviamente la caponata, un piatto che è un piatto tipico della Sicilia e che nonostante sia fatto solo con verdure è estremamente saporito. Inoltre abbiamo anche la possibilità di mangiare la pastiera napoletana, che in molti mangiano in questo periodo. Ovviametne però in questo caso bisognerà trovare un’alternativa credibile alle uova e alla ricotta. (agg. di Matteo Fantozzi)



Il pranzo di Pasqua è una vera e propria istituzione al quale non è possibile rinunciare. Anche per la prossima domenica, dunque, ci si prepara a rivivere un intero menù pasquale a base di idee sfiziose, prelibatezze tipiche e golosità a base di cioccolato e della classica colomba. Ogni Regione d’Italia, tuttavia, ha le sue tradizioni ed anche in Salento non manca il piatto tipico pasquale, la cosiddetta Cuddhura, una ciambella semplice ma gustosa, nella sua variante dolce o salata e decorata con le classiche uova sode. La caratteristica di questo dolce è la forma, che varia a seconda che sia o meno destinata ad una femminuccia (Pupa) o ad un maschietto (Caddhuzzu). La versione dolce, infatti, viene tradizionalmente data in dono ai più piccoli. La semplicità è la parola d’ordine di questo piatto, che va a cozzare, in parte, con la complessità delle ricette tipicamente pasquali. La pasta della Cuddhura è realizzata utilizzando semplicemente uova, zucchero e farina per la versione dolce. Viene quindi stesa e tagliata a seconda della forma desiderata (e del destinatario) e vedrà al suo centro un uovo sodo, fermato da striscioline di pasta. Prima di andare in forno, immancabili le decorazioni con zuccherini colorati. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



Pasqua è anche sinonimo di creatività, soprattutto a tavola, dove in attesa dell’arrivo degli ospiti ci si può sbizzarrire con idee sorprendenti e golose. Come accade per ogni festività, anche la prossima domenica l’attenzione dei commensali sarà tutta rivolta alla parte finale del menù, ovvero quella dedicata ai dolci. Cosa possiamo preparare di così sorprendente e sempre goloso? Il web ci regala chicche imperdibili, soprattutto in questo periodo dell’anno! La pagina Facebook di “Fatto in casa da Benedetta”, ad esempio, in vista di Pasqua 2017, tra le numerose idee ci propone anche il profitterol uovo di Pasqua. Si tratta di un’idea molto semplice ma perfettamente a tema con la quale stupire proprio tutti. Cosa ci occorre? Ovviamente un uovo di cioccolato fondente da 500 gr, tagliato in due: una metà riduciamola a pezzi sminuzzati con le mani in modo grossolano, mentre l’altra metà mettiamola momentaneamente da parte. Del cioccolato spezzettato, facciamone sciogliere un po’ insieme ad un cucchiaio di latte: ci servirà per fissare il nostro uovo sul piatto da portata. Mettiamolo in frigo ed intanto procediamo con la realizzazione del nostro dolce per il quale abbiamo bisogno di 250 ml di panna fresca montata e zuccherata e 700 gr di crema pasticciera. Uniamo i due ingredienti, mescolandoli e lasciando da parte un po’ di panna. Con l’impasto ottenuto, riempiamo 20/24 bignè. Riprendiamo il restante cioccolato a pezzi, lo mettiamo a sciogliere su un pentolino con 250 ml di panna fresca, finché non sarà della giusta consistenza, quindi procediamo assemblando il profitterol nell’uovo. Per il tocco finale, non dimentichiamoci della restante panna che useremo per decorare la nostra prelibatezza pasquale! Clicca qui per vedere il video (Aggiornamento di Emanuela Longo)



La domenica di Pasqua 2017 si avvicina e l’ideale sarebbe trascorrerla in famiglia, tutti attorno alla stessa tavola, meglio se imbandita a dovere. Chi dovrà occuparsi di organizzare il menù pasquale, potrà giocarsi la carta vincente soprattutto con il dolce, la pietanza più attesa da grandi e piccini. Tante le alternative golose per chiudere in bellezza un pranzo pasquale con i fiocchi. Chi non vuole ridursi al classico Uovo di cioccolato o alla colomba confezionata, la rivista specializzata in cucina, “Ci piace”, per l’occasione propone un’idea sfiziosa e d’effetto, nonché molto semplice e veloce da realizzare: la colomba millefoglie. L’occorrente è davvero esiguo e facile da reperire anche all’ultimo momento: 3 rotoli di pasta sfoglia, zucchero a velo e ribes (o altri frutti di bosco), oltre ai classici ingredienti necessari per realizzare la crema pasticciera. Servendoci di uno stampo (o una mascherina) ricaviamo da ogni foglio una colomba. Spennelliamola con acqua fredda e cospargiamola con dello zucchero a velo al fine di farla caramellare. Le nostre sfoglie di colomba andranno cotte in forno a 200° per circa 10/15 minuti. Dopo aver realizzato anche la crema nel modo classico (o quello che più desiderate, anche nella versione light e vegan senza uova), e dopo aver fatto raffreddare le sfoglie a forma di colomba, non resta che compiere la parte più divertente: comporre il nostro dolce. Alterniamo la sfoglia con uno strato di crema e ribes, spolverizzando poi l’ultima sfoglia con zucchero a velo, guarnendo in base alla nostra fantasia. Per una versione elegante e senza fronzoli, basterà usare il ribes per l’occhio della nostra colomba ed il gioco è fatto, altrimenti sarà possibile farcire ulteriormente anche con panna montata ed altri frutti di bosco. (Aggiornamento di Emanuela Longo)

Ora, prendiamoci un minuto: per il pranzo di Pasqua di quest’anno, ma in generale per qualsiasi buon pranzo speciale, perché discriminare qualche categoria di animali, pennuti o carne in generale? Magari l’idea non piacerà a tutti ma sapete cosa vi diciamo? Prima provate e poi ci saprete dire se avremo ragione oppure no: stiamo parlando del piccione, categoria abbastanza odiosa nella sua forma vivente mezzo alle grandi città, in grandi frotte e con quel poco simpatico senso di sporcizia. Ecco per il vostro menù di Pasqua cancellate questa visione e pensatelo ripieno al forno con del polpettone infilato dentro. Una delizia incredibile con una ricetta tutto sommato semplice: servono per 4 persone solo 2 piccioni, del sale, olio, pepe nero, succo di limone, salvia in foglie, il polpettone e aglio. La preparazione è veloce, circa 30 minuti, mentre serve poi un giorno per fare riposare l’insieme e dunque andrebbe preparato il sabato santo per poterlo portare in tavola al grand atteso pranzo di Pasqua. Piccioni sventrati e spiumati dal vostro macellaio e poi il gioco è tutto vostro: metterli in poneteli in una ciotola e condire con olio, pepe, succo di limone aglio e salvia, vanno poi gli amati pennuti bucherellati con  i rebbi di una forchetta affinché il condimento penetri la carne. A quel punti – come insegna la ricetta di GialloZafferano – vanno coperti con la pellicola trasparente e poi mettere in frigo per tutta la notte. Il giorno dopo il passaggio decisivo: «prelevate i piccioni e farciteli con il polpettone. Chiudeteli cucendoli con lo spago da carne oppure con dei semplici stuzzicadenti di legno ed infornate a 220° per circa un’ora». Cottura pronta e servizio in tavola: buon appetito, e buona sfida! (agg. di Niccolò Magnani)

Il pranzo di Pasqua si avvicina e cresce l’ansia per preparare un menù ricco e originale per i propri ospiti. Grande attenzione su primi, secondi e dolci, ma non vanno affatto trascurati gli antipasti. Sono tante le idee per prepararne con le uova, simbolo di questa festività. Ecco allora qualche ricetta per usare questo ingrediente della tradizione per preparare dei piatti innovativi. Potreste rivisitare, ad esempio, l’uovo in camicia: va bollito e condito poi dopo la cottura con spinaci e pomodorini cotto al forno. In alternativa c’è il soufflé al formaggio o muffin salati al prosciutto. Più semplice è la preparazione delle uova ripiene: dopo averle rese sode, tagliatele a metà e privatele dei tuorli, da sostituire con il composto di maionese, erba cipollina tritata e pepe. Altrettanto facile è la ricetta per preparare uova e avocado: tagliate quest’ultimo in quattro pezzi da inserire in 4 cocotte con l’uovo sgusciato e condito con sale, erba cipollina tritata e pepe fresco macinato; dovrete infornarlo e cuocerlo affinché diventi sodo e poi potrete servirlo.

La carne d’agnello è l’alimento tipico del pranzo di Pasqua: verrà, infatti, servita in più di una tavola su due tra case, ristoranti e agriturismi. Lo afferma un’analisi Coldiretti/Ixè, secondo cui il 12% degli italiani comprerà carne d’agnello direttamente del produttore, mentre solo il 6% non è interessato alla provenienza. Portare questa carne a tavola significa salvare quest’anno il lavoro di circa quattromila pastori terremotati, che non hanno abbandonato le aree colpite dal sisma. Per fare un buon acquisto e portare in tavola carne d’agnello di qualità potreste preferire quella a denominazione d’origine, garantita dai marchi di provenienza territoriale. In alternativa, rivolgetevi direttamente ai pastori. Sono circa 60mila gli allevamenti italiani di pecore e spesso sono concentrate nelle are più marginali del Paese. Il patrimonio è di 7,2 milioni di animali, che si trovano prevalentemente in Sardegna.