Ridurre l’uso di Facebook è importante per preservare la propria salute mentale: è quanto emerso da uno studio Usa, secondo cui usarlo troppo fa male. I ricercatori americani Holly B. Shakya e Nicholas A. Christakis hanno analizzato la relazione tra il benessere personale e il rapporto con i social media, coinvolgendo 5.208 adulti. Per realizzare il loro studio, pubblicato recentemente sulla rivista scientifica Harvard Business Review, i ricercatori hanno preso in considerazione il livello di soddisfazione della vita, il benessere mentale, quello fisico e l’indice di massa corporea. Per Facebook sono stati presi in considerazione, invece, like, messaggi privati e condivisioni. Ogni partecipante a questo studio ha dovuto indicare fino a quattro amici con cui si era confrontato su questioni importanti e altrettanti con cui aveva invece trascorso del tempo libero.



I ricercatori hanno poi monitorato i dati nell’arco di due anni, così da tracciare i cambiamenti nell’uso dei social media in associazione con quelli nel benessere. Hanno quindi scoperto che le relazioni sociali aumentano il benessere nel mondo sociale, mentre quelle basate solo su Facebook lo fanno diminuire. E questo vale soprattutto per quanto riguarda il benessere mentale. Trascorrendo il tempo a pubblicare link, commentare gli status degli altri e seminando like, si riduce la propria soddisfazione e si produce un peggioramento della salute mentale. Gli studiosi non hanno, però, potuto spiegare come avviene ciò, ma hanno avanzato delle ipotesi: visionare le immagini degli altri e quindi indagare nella vita altrui porta a un confronto negativo; inoltre, interagendo di più sui social, si finisce per sminuire (e diminuire) le esperienze importanti della vita reale. Altri studi hanno invece dimostrato che i social media può avere un impatto positivo sulla salute mentale grazie al rafforzamento delle relazioni reali.

Leggi anche

Numeri vincenti Million Day di oggi 27 dicembre 2024/ Scopri l'estrazione delle ore 20:30Profezie Baba Vanga 2025/ Guerra, disastri naturali fino al Mondiale alla Ferrari: le previsioni inquietanti